aiuto

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Mi sto risvegliando. Inizio a vedere qualcosa. Anzi, qualcuno. È Benji. Mi sta portando a mo' di sposa. Sta piangendo. Mi sveglio del tutto,se ne accorge e si ferma per guardarmi negli occhi un attimo.

-dove mi stai portando?- Domandai io

-al sicuro.-

-che sarebbe...?-

-in ospedale.-

-no! Se mi porti in ospedale poi mi porteranno in un orfanotrofio o in una comunità. Ti prego, sono già stata sola per molto e non voglio tornare ad esserlo!- Dissi piangendo come una bambina. All'inizio non voleva ma poi lo convisi a patto che..

-okai, non ti porto un ospedale ne lo dirò a nessuno a patto che tu mi permetta di aiutarti.-

-okai. Grazie- e gli diedi un bacio sulla guancia.

Tornammo a casa ed era ancora vuota. Ne Aurora ne Marielou erano ancora arrivate. Ben mi impose di farmi una doccia e di sistemarmi e così feci. Mi lavai, mi vestii con una felpona rosa e fuseaux neri (abbigliamento deciso da Ben), mi arricciai i capelli e mi misi del mascara. Squillò il telefono e rispose Ben. Era Marielou, diceva che non sarebbe tornata sta notte perché si fermava da una sua amica e disse a Ben di restare con me. Mangiammo una pizza e poi ci sdraiammo sul divano. Eravamo abbracciati a vedere Twiligth e così fu per tutto i primi due film della serie. Prima di guardare il terzo, mentre c'era la pubblicità, si sollevò e si mise seduto.

-alza la manica- disse indicandomi il braccio.

All'inizio non capii poi fece lui. Mi sollevò la manica, accarezzò quelle cicatrici e le baciò. Notai che stava per piangere allora lo abbracciai.

-scusa, sono stato uno stupido. Non ti chiedo di perdonarmi ma almeno di accettare le mie scuse!- disse tra un singhiozzo e l'altro.

-no, perché non ti devo scusare di niente. La colpa non è tua.

-invece si! Ti ho preso in giro anche io.

-lo so, ma l'hai fatto solo una volta e basta. Non è colpa di nessuno. Quelle ragazze mi hanno fatto notare i miei difetti. Mi hanno fatto vedere la realtà.

-no! Non è vero. Questa non è la realtà. La realtà è che sei fantastica. E non ti meriti questo. Me lo meriterei io.

-no, non sarebbe giusto- prima che iniziasse a parlare per controbattere lo interruppi e gli chiesi:

-cosa stavi facendo su quel ponte?

-Kat...io...'

-rispondi. Ti stavi per buttare?!

-si.

-Perché?

-non riuscivo a sopportare l'idea di averti fatto del male.

-okai. Ora sono qui, insieme a te. Tranquillo. Non pensarci mai più a fare una cosa simile!

-si signor capitano. Capitana*-

Ridemmo per poi tornare a guardare Twilight. Ci addormentano abbracciati sul divano.

*Mattina*
Mi svegliai per la troppa luce. Ben non era più accanto a me. Mi alzai per andare a mangiare qualcosa e Ben era in cucina con dei croissant al ciccolato appena sfornati e un cappuccino molto schiumoso. Lo saluto e gli do' un bacio sulla guancia.
Finito di mangiare mi preparo per andare a scuola. Metto dei pantaloni lunghi, larghi ma stretti in fondo di Adidas neri e una maglietta di Adidas rosa. Metto una felpona (anche questa di Adidas, manco mi pagassero per fargli pubblicità..Ma ok) nera, faccio una coda alta e Ben mi accompagna a scuola.
Arrivo davanti a scuola, entro e vado alla ricerca di Seba.
Lo trovo davanti al suo armadietto con gli occhi rossi.

-ciao Sebaaa!-Gli dissi abbracciandolo

-ciao piccola Kat-disse ricambiando l'abbraccio

-ma che hai?- chiesi preoccupata

-oh, sono preoccupato e sono giorni che non chiudo occhio

-ah okai, ma preoccupato per cosa?

-per te.

-come per me? In che senso?

-venerdì, appena sei corsa fuori dalla classe, Ben mi ha detto che l'avevi sentito deriderti. Sono corso a cercarti, avevo paura potessi fare qualche cazzata

-ah. Mi dispiace averti fatto preoccupare. Scusa- dissi abbracciandolo

-capita quando tieni a una persona- disse ricambiando l'abbraccio

-posso vedere una cosa?- mi chiese

-cosa?-

Mi portò in giardino, in un posto abbastanza tranquillo e mi tirò su le maniche della felpa. Non riuscii a fermarlo. Sentii gli occhi inumidirsi.

-ecco di cosa avevo paura- disse guardandomi negli occhi. Anche lui aveva gli occhi lucidi.

-scusa...io...mi dis- e mi abbracciò. Iniziammo a piangere abbracciati.

-shh. Non dire niente- disse tra i singhiozzi

-Seba.- mi scollai dall'abbraccio.

-Tu sei il mio più caro amico. Sei come un fratello per me è non voglio mentirti: sì, mi sono tagliata. Stavo male, mi sentivo vuota e inutile. Ben l'ha scoperto mi ha promesso di non dirlo a nessuno se gli permettevo di aiutarmi. Io non ti volevo dire niente per non farti soffrire e non deluderti.

-Oh Kat, non mi hai deluso. Non sei inutile e non sei sbagliata. Sei perfetta così come sei. Io ti voglio bene per questo. Perché sei te stessa, perché con te mi diverto, perché sei simpatica... Perché sei unica. Non dire mai più che sei inutile o cessa.

-è per questo che ti voglio bene- e lo riabbracciai

-sai, Ben appena ha capito che lo avevi sentito si è sentito male. Non voleva ferirti. Me ne ha parlato subito per paura che ci stessi troppo male. L'ha fatto senza pensarci ed è molto dispiaciuto.

-lo so, ma gli altri ci hanno pensato e come. Io non sono arrabbiata con nessuno e tanto meno con Ben. In fondo è un ragazzo d'oro, ha solo paura che gli altri non lo accettino per come è realmente e che lo escudino. Ha solo paura di essere solo.

-lo so. Ora basta pensare alle cose negative. Ora ci siamo io e Ben a proteggerti- risi al tono con cui l'aveva detto.

-per sempre?

-per sempre.- rispose sicuro.

Never let go of your dreams♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora