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3 giorni senza parlarmi, se n'è andato e non è più tornato, neanche a notte fonda come fa quando litighiamo.

"Basta cazzo" prendo il telefono e lo chiamo per la trentaseiesima volta.

Sta squillando fortunatamente "Alex che vuoi? Sono le tre di notte devi dormire" dice con voce stanca.

"Dove sei? Che fai? Ho capito che sei sconvolto ma se non vuoi avere niente a che fare con me e il bambino allora dimmelo adesso." dico molto duramente.

"Io...non lo so Alex ho bisogno di tempo" lo sento sospirare "bene ma sappi che ho prenotato un volo per tornare in America, a casa mia, parto dopo domani" attacco e lancio il telefono contro il muro.

"Vaffanculo"

-

"Alex!!" mi sveglio all'improvviso e me lo ritrovo in piedi davanti al letto "sei cretino? Ho preso un colpo!" mi siedo sul letto ancora spaventata.

"Non provare a partire!" dice incazzato "perché no? L'ho già detto ai miei papà e hanno stappato lo champagne e comprato due maglioni con scritto -migliori nonni del mondo- sono stati molto più contenti di te" incrocio le braccia.

"Hanno fatto cosa?" ride ma si ricompone subito "comunque voglio che tu stia qui perché ti amo" si addolcisce un po'

"Beh io e lui o lei siamo un pacchetto completo, quindi prendi tutto o niente" si siede vicino a me e mi prende la mano "pacchetto completo" sorride

"Ah e andremo a vivere a New York" lo guardo e si irrigidisce subito "perché cazzo dovremo farlo?"

"Perché non voglio che mio figlio cresca in questo ambiente, ti spacci e uccidi criminali, essendo anche te un criminale, non voglio che sia in pericolo, quindi ce ne andiamo con o senza di te" finalmente glielo ho detto.

"Mi lasceresti per il lavoro che faccio?" dice senza parole "per mio figlio si"

"È ANCHE MIO FIGLIO!" urla "calmati, te lo avevo detto, tu non mi hai mai ascoltata quindi..."

"Non mi ami più?" abbassa il tono "ma certo che ti amo! Sei l'amore della mia vita ma le cose cambiano Harry, hai 23 anni ormai, dobbiamo stabilizzare la nostra vita, e devi smetterla di fare cose illegali se vuoi crescere un bambino"

"Dovrei lasciare tutti i miei amici?" chiede triste "mi dispiace ma ho preso una decisione e loro posso venire quando vogliono, ho una casa grande a New York e potremo ospitarli quando vogliono, il lavoro te ne ho già parlato e sarebbe tutto perfetto"

"Niente va mai come vogliamo, e non sarà mai perfetto" abbassa lo sguardo "lo so che non vuoi lasciare il tuo lavoro perché vuoi rendere tuo padre orgoglioso di te, ma so anche quanto è importante per te avere una famiglia, essere il padre che non hai mai avuto e io vorrei essere la madre che non ho mai avuto perciò anche se il tempismo è decisamente sbagliato dobbiamo accettare le conseguenze a un nostro errore. Un errore che però ci porterà sicuramente tantissime gioie e quanto a me anche tantissimo dolore fisico" cerco di sdrammatizzare un po' avvicinandomi a lui.

"Ok dì ai tuoi genitori di fare un maglione anche per me con scritto -miglior papà-" mi guarda e sorrido "credi veramente che non l'abbiamo già fatto?"

Chiedo e lo bacio "e questo per cosa è?" mi sorride "per ringraziarti...so che sarà difficile per te ma ho bisogno di tornare a casa"

"Lo so e lo faccio solo per te amore, e poi Luke e Calum abitano lì quindi non sarò completamente solo" mi abbraccia.

Il giorno dopo, dopo 6 ore di viaggio finalmente atterriamo a New York.

"Oddio preparati a vedere i miei papà, saranno su di giri" lo avviso mentre camminiamo verso l'uscita del gate con le nostre 5 valigie.

"Si come quella volta che sono arrivati a Londra e hanno sparato le stelle filanti in aeroporto come loro ingresso" sorrido ripensando a quella scena.

I miei papà sono tipi davvero particolari, mia mamma è morta durante il parto e non ha mai saputo chi fosse il padre tra loro due, perché era andata a letto con entrambi recentemente ma loro due hanno capito di essere gay e non hanno voluto sapere chi fosse il padre biologico, per essere una famiglia con una mamma e due papà.

Neanche io voglio sapere chi sia il mio papà biologico perché io li amo entrambi allo stesso modo e non vorrei che mi influenzasse sapere di chi sono in realtà la figlia.

"Aaaaa eccoli!!" li sento urlare e poi li vedo correre verso di noi "eccoli" ride Harry guardandoli.

Appena sono abbastanza vicini mi abbracciano "oh la nostra piccola mamma" mi stringono, troppo "papà mi stai soffocando" tossisco e lui mi lascia andare "ed ecco il nostro piccolo papà" cambiano vittima e abbracciano anche Harry.

"Date a noi le valigie voi sarete stanchi,vi portiamo subito nella vostra nuova casa" Chiedono prendendo tutte le valigie e vedo Harry non troppo entusiasta.

Gli prendo la mano e gli sorrido "allora come state? Stasera siete a cena da noi che c'è anche tuo fratello che vuole vederti" ci avvisano mentre andiamo verso l'uscita.

Guardò Harry e vedo che è molto stanco "stasera vorremo riposarci un po' possiamo fare domani a pranzo, sai il fuso orario ci ha distrutti" gli sorrido e loro annuiscono "certo capisco, non c'è problema tesoro" sorridono e saliamo in macchina.

"Allora maschio o femmina?" chiede papà Micheal "papà non si sa ancora, è una settimana che sono incinta" salgo dietro con Harry.

"Ah giusto...allora Harry quando conosceremo la tua famiglia" chiede papà Josh "ormai la vostra è una relazione seria"

Merda non doveva fargli una domanda del genere.

Harry smette di sorridere.

Sua madre Harry non la vede da 3 anni, perché dopo che ha scoperto che faceva lo stesso lavoro di suo padre non l'ha più voluto vedere

Suo padre, un capo gangster beh...è uno stronzo, omicida e spacciatore, chiuso in prigione.

"Beh...la mia famiglia non è come la vostra famiglia, mio padre è in carcere e mia madre...sono anni che non la vedo" lo guardo come per dirli che poteva mentire, non doveva dirli la verità.

Lui annuisce e accenna un sorriso "ah mi dispiace..." dice scusandosi papà J.

"Stia tranquillo" dice e mio padre si gira e lo guarda "chiamami Josh o anche papà se vuoi"

"Papà non esagerare" lo rimprovero e Harry ride "oh che rompi coglioni che sei Alex" sbuffa rigirandosi e Harry continua a ridere sempre di più.

"Papà!" sospiro e papà M che guidava gli dà uno schiaffetto sul braccio "Josh lasciala stare"

"Spero che sia una femmina, ho bisogno di un supporto femminile" mi tocco la pancia e Harry mette una mano sulla mia.

"Ti amo" sussurra e sorrido "anche io vi amo ragazzi" si aggiunge papà J "anche io ci amo tanto" ride papà M

"Avete appena rovinato un momento romantico grazie" rido insieme a tutti gli altri mentre mi appoggio sulla spalla di Harry.

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