Nulla é più patetico della vita.
Ogni giorno è uguale all'altro:
ti svegli, vai a scuola, spari qualche cazzata, mangi, cerchi inutilmente di studiare, talvolta esci con gli amici ed infine vai a coricarti.
Anche le persone sono tutte uguali o perlomeno, tutte diverse da me. Diversa da tanti, o forse da tutti. Vorrei non prestarvi attenzione, ma la vita è così bastarda da ricordarmelo ogni giorno.
Ai pasti, il pomeriggio, in classe...
All'inizio era doloroso e potevo vividamemte sentire le taglienti fitte allo stomaco del nero coltello dell'ostinazione. Coltello, che mi portava a percepire il mondo a colori e dare alla vita un valore che in realtà, non ha mai meritato.
Non mi ero ancora resa conto di quanto sia inutile continuare a sperare, perchè anche il più bello dei fiori verrà lentamente sommerso dal nauseabondo catrame della società. Scomparirà come niente, indifferentemente ignorato e facilmente dimenticato: continuerà tutto come se non fosse mai esistito.
Una sola persona,
un solo pensiero,
contano quanto uno spicciolo nelle mani di un miliardario: potrai urlare, squarciare la tua voce pur di farti ascoltare, ma nessuno mai sentirà la tua patetica e sofferta invocazione.
Sarà come l'eco tra le possenti montagne in cui anche il più potente grido, inevitabilmente, scomparirà. Non rimarrà che un sospiro.
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Il sogno dell'ubriaco
Short StoryL'unico modo per scoprire di cosa tratta questa raccolta, é aprirla e cominciare a leggere. E non perché non mi interessa rendere partecipi i lettori o indurli alla fruizione di quest'opera, ma semplicemente perché i miei pensieri vagano da una sto...