Lascialo

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È arrabbiato,triste e confuso, vedo che una lacrima gli scende giù per la guancia, gli afferro la mano, -"ci sono io-" sussurro, -"Jack per favore"- supplica Caroline, -"facci scendere qui"- esclama lui, lo guardo spaventata e lui serra i pugni, -JACOB"- grida Caroline intanto che ferma l'auto, e lui si fionda di fuori lasciandomi sola in macchina.
Guarda Caroline, è molto preoccupata, -"Mi spieghi che è successo?"- esclamo io, -"Jacob è stato adottato, la sua vera famiglia non lo poteva mantenere è così lo abbiamo adottato"- dice lei cercando di calmarsi, -"Ok tu vai a casa, vado io da lui"- esclamo scendendo dalla macchina.
Corro, corro cercando con lo sguardo Jacob, capivo quanto potesse far male sapere che la famiglia con cui ha vissuto per tutto questo tempo non era quella vera.
Continuo a correre per svariati minuti.
Eccolo.
Mi avvicino piano, -"Posso"- sussurro sedendomi vicino a lui, -"Nia. Non so cosa fare."- esclama seriamente, lo guardo, noto che ha pianto.
Il suoi occhi sono rossi, la sua voce sembra triste.
-"Tu! Vuoi bene a Caroline, a tua mamma e a tuo babbo? Eh!? Pensaci sono loro che ti hanno cresciuto, sono loro che ti sono stati accanto quando ne avevi bisogno, capisco che ti senti confuso, ma pensaci!"- esclamo senza prendere fiato, mi faceva male vederlo così, lui è la mia vita.
-"TU NON PUOI CAPIRE! TU NON SEI STATA ADOTTATA. LA TUA VITA È PERFETTA!"- grida diventando rosso, abbasso gli occhi, non me la sarei aspettata questa risposta, la mia vita è perfetta?, basta non ce la faccio, ora dico tutto, -"LA MIA VITA È PERFETTA JACOB? Almeno tu hai una madre che ti vuole bene, almeno tu! Non sei stato violentato da bambino. Tu hai la vita perfetta. Non io. Tu!!"- urlo anche io, non resistevo più a tenermi tutto dentro.
Mi guarda.
Continua a guardarmi.
-"Scusa"- sussurra senza togliere il suo sguardo sul mio, -"Ero arrabbiato. Non dovevo"- continua, non dico niente, mi limito solo a guardare le mie scarpe, -"Nia. Non lasciarmi mai, torna sempre da me"- sussurra prendendomi il mento e alzandomi la testa, lo abbraccio, lo abbraccio fortissimo, tra le sue braccia mi sento protetta, -"Sempre"- dico.
************
-"Sono a casa"- grida Jacob, -"Buongiorno"- dico timidamente, non ho mai incontrato i suoi genitori, -"Ci hai fatto preoccupare"- dice la signora Sartorius venendo verso di noi, la tensione si sente, il mio sguardo è sperduto, sento Jacob allontanarsi, va verso sua mamma e l'abbraccia, -"Wow"- mi esce dalla bocca, sono sorpresa, grazie a me lui ha fatto pace con la sua famiglia, si girano tutti verso di me, -"Allora chi è questa bella ragazza"- dice la signora, -"Mamma lei è Nia, la mia ragazza."- esclama.
Boh. Sentirlo dire che sono la sua ragazza mi fa strano, mi fa venire i brividi.
-"Piacere io sono Pat, sua mamma"- dice dandomi un piccolo abbraccio, -"ti fermi a mangiare qui?"- mi domanda sciogliendosi dal' abbraccio, annuisco, -"Se per lei va bene"- dico, -"Certo"- esclama andando in cucina, -"Dai vieni andiamo in camera mia"- esclama Jacob, mi avvicino e saliamo le scale.

-"Benvenuta nella mia dimora"- esclama aprendo la porta, -"La mia stanza è più bella"- esclamo ironica, "-È un po' in disordine"- continua.
Mi siedo sul letto e prendo il telefono, vedo dei messaggi da Charlotte.
Amor🔐: ehi, è successa una cosa troppo wow.
Amor🔐: oi Nia cagami
Io: cosa?
Amor🔐: io e Blake siamo usciti insieme e lui mi ha baciata.
Io: no non ci credo
Amor🔐: ti chiamo.
Subito dopo ricevo una sua chiamata
Io:dimmi tutto
Charlotte: AHHHH sono stra felice
Io: dettagli
Charlotte: siamo andati al parco e abbiamo iniziato a parlare di come stavamo bene insieme prima che lui partisse e poi... mi ha baciata.
Io: Sono contenta per te
Charlotte: dove sei?
Io: sono con Jacob, puoi dire a Jade che se la chiama mio fratello, gli deve dire che mangio da lei.
Charlotte: ok ciaooo
Fine chiamata.
Riattacco, -"Chi è?"- domanda Jacob, -"Non indovinerai mai"- esclamo felice, -"Cosa?"- dice, -"Blake e Charlotte..."- continuo, -"Stanno insieme"- mi interrompe Jacob, -"Siiii"- dico saltandogli addosso,-"Sono super cute"- continuo io, -"Siamo più belli noi"- esclama Jacob, sorrido e gli lascio due baci a stampo.
************
Siamo stesi sul letto, stiano aspettando di pranzare.
-"Jacob ma tu e Lisa siete stati insieme"- domando io; ho paura della sua riposta, sono una persona molto gelosa, -"Perché me lo chiedi"- domanda lui accarezzandomi i capelli dolcemente, -"Boh, così per sapere"- mi invento una scusa, -"No. Ci usavamo solo per fare"- esclama, -"Ah"-, sono le uniche parole che mi escono dalla bocca, -"Sei gelosa"- dice con lo sguardo pervertito, scuoto la testa, -"No"- dico, -"Seh seh. Tutte le ragazze vogliono stare con me"- esclama, -"allora vai da loro"- dico abbastanza infastidita da questa risposta, -"Io voglio solo te"- dice salendomi addosso e baciandomi il collo, cerco di scrollarmelo ma niente da fare, così gli lascio dei succhiotti sul collo, -"Ragazzi è pronto"- urla qualcuno aprendo la porta... VERGOGNA.
-"Bussare no?!"- grida Jacob alzandosi, io come sempre divento rossa come un pomodoro, tanta vergogna in un solo minuto, abbasso lo sguardo, -"Oh Dio"- esclamo per diverse volte, -"Mai più nella mia vita entrare in questo modo"- sussurra Caroline andando via, -"Sai c'è se troppo tenere quando ti vergogni"- borbotta, -"Fanculo"- esclamo tirandogli dei pugni nella spalla.
Scendiamo le scale, e andiamo in cucina.
-"Ciao"- saluto il signore Sartorius, -"Ciao io mi chiamo Rolf, il babbo di Jacob"- esclama, intanto mi siedo, -"Io mi chiamo Nia"- dico timidamente, annuisce, -"Caroline la prossima volta bussa"- dice Jacob sedendosi anche lui, ancora tanta vergogna.
Pat mette in tavola delle buonissime bistecche di manzo, mi viene l'acquolina in bocca, -"Prendi pure"- esclama Rolf, -"Grazie"- dico sempre timidamente, è così iniziano a mangiare e parliamo del più e del meno, almeno loro parlano io ascolto e basta.

Finito di mangiare, saliamo di nuovo di sopra, e ogni uno fa i cazzi suoi: Jacob al telefono a chattare con qualcuno, e io invece ascoltando musica con le cuffie.

16.02
-"Che ore sono"- domando, -"16.03"- risponde lui, -"Oddio sono in ritardo, devo andare"- esclamo ansiosamente, -"Palle, già mi manchi"- sussurra, -"Ma non sono ancora uscita"- dico mettendomi le scarpe, -" Jack. Vado a piedi"- esclamo, -"ti accompagno"- dice, -"Guai a te"- lo fulmino con lo sguardo, -"daiii"- borbotta, -"N-O"- dico decisa, -"Almeno dammi un bacio"- esclama, annuisco e vado verso di lui; le nostre lingue si accarezzano delicatamente, ma mi stacco subito, -"Vado"- dico uscendo dalla porta.
Scendo le scale, prendo lo zaino, -"Ciao, e grazie"- dico aprendo la porta, -"Ciao"- dicono loro.

Esco.

Si sta facendo sempre più buio, sento qualcuno dietro le spalle, mi giro ma non vedo nessuno, autenticamente inizio a correre, qualcuno mi sbatte contro un muro di un viale.
Tiro un urlo, ho paura, mi fa voltare e vedo...Ian.
La mia bocca si apre e prende forma di una "o", -"Cosa vuoi"- grido dimenandomi, -"Stavo cercando te "- dice Ian, -"Lasciami andare"- continuo a gridare sempre più forte, -"Non vederti più con Jacob"- esclama.
I suoi occhi sono spalancati e rossi, puzza di alcol, -"Non puoi dirmi cosa posso e non posso fare"- dico, -"Smettila di vederti con lui. Oppure lo farò pentire di essere nato"- alza la voce , abbasso la testa, non voglio piangere.
-"Perché dovrei? Tu non sei nessuno"- esclamo singhiozzando.
Ridacchia, -"Ora basta. Fammi andare"- grido spaventata, -"Ricorda le parole che ti ho detto"- dice lasciandomi e andando via.

Mi accascio per terra.
Piango.
Perché io e Jacob non possiamo stare insieme come ogni fidanzatini del mondo.
Fanculo.
-"Perché"- singhiozzo.
Prendo il telefono e lo chiamo.

Jacob: oi che succede
Io:Vieni a prendermi
Jacob:che cazzo è successo? Perché piangi?
Io: avevi detto che nessuno mi avrebbe mai più toccata
Jacob: dove sei?
Io: un quartiere pia avanti del tuo
Riattacca il telefono.

Pov.Jacob
Io: oi che succede
Nia:Vieni a prendermi
Io:che cazzo è successo? Perché piangi?
Nia:avevi detto che nessuno mi avrebbe mai più toccata
Io: dove sei?
Nia:un quartiere pia avanti del tuo
Riaggancio il telefono.
Scendo velocemente le scale.
-"Io esco vado a dormire da Hunter"- urlo uscendo da casa, prima di sentire la risposta.
Che cazzo gli è successo?
E se...?
Cazzo.

Eccola. Corro verso di lei.
È per terra , sta piangendo.
Mi avvicino e mi siedo vicino a lei.
-"Cosa è successo"- domando guardandola da testa a piedi.
Silenzio.
Si sentono solo mugolii.
-"Parlami.cazzo"- alzo la voce.
-"Niente"- borbotta, -"Non vuoi dirmelo?"- continuo, -"Io vorrei. Ma non posso"- esclama, -"Oggi rimango con te. Dai vieni"- dico porgendole la mano, la alzo, i nostri visi sono a 1cm di distanza...appoggio le mie labbra contro le sue, ma mi respinge.
-"Mi dici che cazzo successo"- grido furioso, -"Non posso"- continua lei iniziando a camminare, la seguo e la prendo per mano.
Mi sembra molto tesa, e si gira molte volte cercando qualcosa.



Eccomi. Come sempre a rompere le palle🌚.
Lasciate delle stelline e andate a leggere il mio nuovo libro (che me l'ha suggerito una persona molto speciale)

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