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"You love when I fall apart
So you can put me together and throw me against the wall"
Love on the brain-Rihanna

La porta spalancata,segno che lui è all'interno della stanza,mi mette ansia.
Tra poco dovrò entrare a parlargli e non so ancora cosa dire;potrei entrare e salutarlo come se non fosse successo niente e potremmo parlare del più e del meno,oppure potrei varcare la soglia della stanza e dire ad alta voce "Ehi stronzo,sei sparito da due anni senza dire niente.Non pensare che io mi sia dimenticata di quell'ultima notte insieme e di quello che dovevi dirmi perché,come puoi ben notare,sono un essere umano del sesso opposto al tuo e noi ragazze le cose non le dimentichiamo,semmai le 'archiviamo' per momenti come questo" ma,al contrario,busso delicatamente alla porta ed entro all'interno della stanza senza fiatare.
<<Ehi!Non mi aspettavo di incontrarti qui>>dichiara sorpreso.
<<A dir la verità ti sarei venuta a cercare in questi giorni>>continua poi,le iridi dei suoi occhi puntate nei miei.
Per quanto mi possa sforzare di riuscire a dire qualcosa,le mie labbra rimangono immobili,come se ci fosse qualcosa che le tiene unite impedendomi di parlare.
Mi era mancato,eccome se mi era mancato.
Mi era mancata la sua risata,il suo sorriso,quel suo sguardo penetrate capace di capirti senza dire una parola...

Calum Hood,classe '96,tipico esemplare di ragazzo dolce che ti rimane impresso per i suoi gesti e per il suo carattere stronzo tanto quanto serve nei momenti opportuni.
Prima di mettermi con Liam ero innamorata di lui,ora non so come andranno le cose,il ricordo di quella ultima notte trascorsa insieme è ancora impresso nella mia mente come se fosse stato ieri.

Erano le due del mattino ed io,come sempre, non riuscivo a chiudere occhio quando, all'improvviso,sentì un rumore acuto verso la finestra della mia camera.
Mi alzai dal letto titubante ed andai ad affacciarmi per capire cosa stesse succedendo.
Calum era lì,in piedi davanti al cancello di casa mia con in grembo una manciata di sassolini che stava lanciando alla mia finestra.
Mi tolsi il pigiama,indossai delle robe a caso e scesi di corsa le scale uscendo in cortile stando attenta a non fare troppo rumore.
"Cosa sta succedendo?Sei forse impazzito?Sono le due del mattino ed i miei genitori,come tutta la gente del vicinato,credo,stanno dormendo"sussurrai piano per evitare di fare troppo rumore.
"Vieni con me"mi disse afferrandomi il polso destro.
"Ma ti sei per caso bevuto il cervello?!È successo qualcosa?"risposi terminando il legame fra la sua mano ed il mio polso tornato nella tasca della felpa che stavo indossando.
"Ho bisogno che tu venga con me...fidati per una volta"mi supplicò e fu proprio in quel momento che capì che la situazione era seria...Calum che si avvicina e ti chiedi di fidarti di lui è davvero una catastrofe,vuol dire che anche lui non sa di preciso cosa sta facendo.

<<Avevo sentito che ti trovavi qui da quando sei tornato e ho pensato di venire a salutarti>> esordisco poi.
Intento a scrivere qualcosa in particolare sul suo taccuino tutto rovinato,mi si avvicina e mi abbraccia senza un motivo del tutto apparente.
<<Pensavo non saresti mai venuta.Ashton mi ha detto di te e Liam>>mi sussurra lentamente fra i capelli.
Istintivamente mi allontano da lui di qualche centimetro per guardalo meglio e noto la piccola collanina di corda intorno al suo collo. Lentamente la prendo fra le dita ed il solo pensiero della nostra ultima notte insieme riesce a farmi sorridere.
<<Pensavo non ce l'avessi più>>bisbiglio piano.
<<Non me ne sarei mai sbarazzato,neanche per scherzo>>pronuncia sorridente.
<<Tu piuttosto,che fine le hai fatto fare?>>mi domanda scherzosamente.
Con gesto veloce mi scopro il polso destro mostrando la mia piccola cordicella attorcigliata a su se stessa davanti a tutti i miei altri bracciali.
<<Non me ne sarei mai sbarazzata>>gli rispondo citando le sue parole.
Continuiamo a guardaci negli occhi per quella che sembra un'eternità,fin quando lui non decide di spezzare quest'atmosfera ricominciando a parlare.
<<Con Liam va tutto bene?Sai,mi sono accorto come tu abbia completamente ignorato la mia affermazione,prima>>.
Bella domanda!
Con Liam va tutto bene? Beh,se per "bene" intendiamo vederci a stento e litigare di continuo,direi proprio di sì.
<<Non proprio>>rispondo semplicemente sperando di evitare il terzo grado.
<<Se vuoi parlarne ti ascolto volentieri>> ed eccola qui la goccia che fa traboccare il vaso.
<<Non credo di volerne parlare,o perlomeno non con te che sei sparito nel nulla per due anni senza farti sentire o dare spiegazioni...sai come ho conosciuto Liam? Ad una festa,da ubriaca,per colpa tua.Tu non puoi capire cosa ho passato dopo quei bellissimi momenti trascorsi insieme prima delle tua partenza.Mi sono sentita la persona più felice della terra e quella più distrutta e vuota nel giro di due ore.Non sono riuscita a riprendermi per un bel po' di settimane fin quando non ho incontrato lui>>confesso con quasi tutta la rabbia che ho in corpo.
Calum mi guarda sorpreso,quasi sconvolto da tutto quello che ho appena detto.Non sembra essere arrabbiato,eppure nel suo sguardo c'è qualcosa che non riesco a capire,sembra più una nota di dolore che lo logora da quando ho iniziato a parlare.
<<Ti spiegherò perché sono partito senza darti una spiegazione o senza salutarti per bene, solo non oggi. Quell'ultima notte insieme è stata forse la più bella della mia vita e sai che non ti avrei mai ferita per nessun motivo al mondo>>afferma con aria affranta.
Quanto vorrei poterlo stringere a me e fargli capire che non sono così arrabbiata con lui. Ma non posso. Sono stata troppo male per poter perdonarlo così presto.
Mi era mancato così tanto non poterlo vedere tutti i giorni; non poter sentire il suo tocco sulla mia pelle; non poter veder il suo sorriso.
Vederlo qui davanti a me fa riaffiorare alla mente così tanti ricordi che non so neanche io cosa pensare.
<<Mi sei mancato così tanto. Tu non puoi neanche immaginare come io mi sia sentita abbandonata dall'unica persona a cui tenevo veramente, l'unica di cui mi fidavo>> gli rispondo e mi volto verso l'uscita, tornare a casa non mi è mai sembrato così tanto una buona idea.
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<<Quindi mi stai dicendo che io non tengo più a te?!>> mi urla Liam.
Ecco un'altra delle nostre litigate. Va avanti già da più di un'ora e ho l'impressione che presto finiremo di litigare definitivamente.
<<Si, è esattamente così. Ti ho dato così tante possibilità di dimostrarmelo ultimamente che adesso mi sono stufata.
Quando è stata l'ultima volta che ti sei ricordato della mia esistenza negli ultimi giorni?>> gli urlo di rimando.
Lui si avvicina e mi stringe il polso destro con così tanta forza da far male.
<<Smettila di urlarmi in questo modo. Sei così insopportabile quando lo fai.>> mi risponde di rimando inchiodandomi al muro della mia camera.
Mi sta facendo male. Sento la sua presa sul mio polso come se fosse fuoco.
<<Lasciami stare e vattene.>> affermo brevemente.
<<Altrimenti cosa pensi di fare?>> mi risponde e in una frazione di secondo le sue labbra sono sulle mie.
Il suo non è un bacio passionale, ma è un bacio fatto di rabbia e foga.
Immediatamente le sue mani passano su tutto il mio corpo in maniera più forte del previsto.
<<Basta!>> lo cerco di allontanare invano.
<<Liam basta mi stai facendo male.>> continuo e lo spingo lontano da me.
<<Vaffanculo>>mi dice ed esce dalla mia stanza andando via.
Questa storia deve finire il prima possibile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2018 ⏰

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