Nell'ordinarietà del mondo circostante, Jungkook si perde nel sorriso carico di nostalgia di Taehyung, mentre quest'ultimo è intento a fissare gli alberi e le loro chiome sgargianti fuori dalla finestra
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Feci sdraiare il moro in modo che appoggiasse la testa al cuscino e avanzai sul letto fino a sovrastare il suo corpo dall'alto. Delineai con gli occhi il contorno del suo viso, per poi ripeterne il percorso con la mano, sembrava fatto di ceramica tanto era pallido e tanto la sua pelle era liscia e fredda.
Portai le mani sulle sue guance, lo carezzai con dolcezza, guardandolo negli occhi. Mi guardava anche lui. I nostri occhi si parlarono chiaramente, volevamo sentirci vicini, volevamo vivere la notte. Mi chinai sul suo viso e lo beai delle umide carezze delle mie labbra sulle sue. I
n questo bacio non c'era malizia, quanto più un cosciente bisogno di intimità, di affetto, di vicinanza.
Taehyung spostò le sue fredde mani tra i miei capelli, provocando brividi che mi attraversarono tutta la schiena. I
l mio corpo cominciava ad accaldarsi, il bacio si era fatto più umido, più voluttuoso, le nostre lingue danzavano in sincronia perfetta.
Scesi con le mani fino al suo bacino, carezzai il suo petto e le sue braccia, carezzai i suoi capezzoli turgidi e le sue clavicole, le sue spalle e il suo collo. S
cesi con le mani fino ad arrivare all'elastico dei suoi boxer. Glieli sfilai lentamente, facendo fare a lui lo stesso con i miei, mentre le nostre bocche erano impegnate in un tenero bacio.
Tolsi la mano dal viso di Taehyung e la allungai verso il comodino a fianco al letto, aprii il cassetto e ne tirai fuori di fretta qualche preservativo. T
aehyung si avvicinò al mio viso, poggiando la sua fronte sulla mia e carezzandomi il collo con le mani. «Voglio sentire solo te» sussurrò, tenendo gli occhi chiusi.
Lasciai cadere le piccole confezioni sul pavimento a fianco al letto e mi dedicai nuovamente alle labbra umide di Taehyung, che mi richiamavano a soddisfarle. A
llargai le sue gambe con gentilezza, massaggiando la sua coscia con una mano. Lui circondò le mie spalle con le sue braccia, stringendomi al suo corpo.
Etrai piano dentro di lui, Taehyung reagì con un gemito di dolore, strinse istintivamente la presa sulla mia schiena. Il suo petto si muoveva veloce sotto il mio corpo.
Con la mano libera afferrò la mia e incrociò le sue dita con le mie, stringendole forte. Continuai con spinte delicate, mentre i nostri gemiti si mescolavano in una frenetica melodia e i nostri corpi si stringevano avidi l'uno dell'altro.
Lo strinsi forte. Mi strinse forte.
Nella mia testa c'era lui, c'era il suo respiro caldo sul mio collo, le sue mani, le sue gance rosee, i suoi occhi, il suo sorriso timido.