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Le lezioni stanno per finire così metto tutte le mie cose nello zaino.

E per non dimenticare nulla do un'ultima controllata sotto il banco. Non c'è nulla. Apposto.

Scuoto la mano per far segno a Alessia di girarsi e le chiedo se questo pomeriggio passa a casa mia.

Sperando che Daniel non interrompa le nostre discussioni tra ragazze.

Quel birbante sarà sul letto con noi quando Alessia viene a casa. Ma non importa, è piccolo e affinchè sono piccole sciocchezze lo faccio contento pur di non farlo stare da solo.

Accetta.

"Vengo, così possiamo parlare di tutto! Sono cose molto urgenti ma qui a scuola è meglio non parlarne. Le mura hanno le orecchie." Si gira e mi porta a guardare Rosalba, una ragazza al quanto tranquilla, però Ale pensa che nascondi qualcosa.

Per me Ross è una ragazza che non nuocerebbe neanche a una mosca.

Ma affinchè si parla di Ale preferisco fare come dice lei.

Suona la campanella e possiamo scappare da questa cella di isolamento.

Sono nel parco scolastico e Peppe mi viene incontro e mi abbraccia. Un telefono suona. E il nostro abbraccio finisce in quel istante. Saluto Alessia e di corsa va via salendo sul auto della madre.

Ma che palle! Per forza questo schifoso telefono doveva squillare, ma poi di chi è?

Non mi dire, è il mio! Rispondo è papà.
Oggi ho casa libera ci saremo io e Daniel soltanto perciò invito subito a Peppe a mangiare da me.

"Amo vieni a mangiare da me?"Chiedo gioiosa. Così gioiosa che lui accetta subito pur di farmi felice.

"Sicuro?" Salto dalla gioia e lui ride così tanto che lo trovo inginocchiato a terra.
Poi si alza e ci salto di sopra e lui subito mi prende e incomincia a fare il pazzo, correre, saltare. Sembriamo proprio dei bambini.

Scendo e mi volto vedo alcune ragazze che si stanno mangiando con gli occhi Giuseppe. Così rido di più e avverto il mio migliore amico delle ragazze che lo fissavano e lui di colpo si gira divertito e infatti come dicevo io si trova un bel po di ragazze di prima che lo fissano come se avrebbero visto la Madonna scesa dal cielo.

Per farle rossicare mentre camminiamo prendo il braccio di Peppe e lo metto sopra le mie spalle e mi stringo a lui. E con la punta del occhio vedo le ragazze che guardano scioccate.

Per dir la verità Peppe è sempre stato uno dei ragazzi più amati della scuola. Ma per me lui è sempre stato come un fratello maggiore che mi proteggeva da tutto e tutti.

Arriviamo a caso abbracciati, è sempre stato coccolone con me.

Mi stacco e apro lo zaino per prendere le chiavi.

Attendo che la porta si apre da sola e percorrendo il vialetto sento già da qui che c'è la tv accesa e Peppe più contento che mai di vedere la sua furia, Daniel, mi sfila le chiavi di mano e apre la porta principale.

Vediamo subito Dani correre verso di noi, mi salta di sopra e mi stringe.

"Cosa si mangia?"Io e Peppe ridiamo per la sua domanda affrettata. Scende da sopra di me e va subito dietro dove si trova quello stupido.

"Neanche il tempo di salutare e già pensi a cosa mangiare?"Il piccolino scuote la testa da su e giù e sorride.

Mi arrendo e vado in cucina a vedere cosa mangiare. Scelgo pasta con il sugo.

Metto l'acqua nella pentola e il sugo in un'altra.

Ritorno da loro e Daniel gioca con una macchinina della polizia.
Invece Peppe è sul divano che guarda un po di tv dando ogni tanto un'occhiata a Daniel. Mi stendo sul divano insieme a Peppe.

"Facciamo un selfie e lo mandiamo a Alessia?" Accetta.

Una foto bellissima, la semplicità in persona.Gli do un bacio in guancia e scatto un'altra foto.

Controllo la salsa ,appena sarà pronta aggiungo la pasta all'acqua che sta già bollendo.

"È ora di mangiare, tutti a tavola" Daniel si siede subito per la troppa fame ma prima deve lavarsi le mani.

"Daniel! Che devi fare prima di mangiare?"

"Dire buon appetito "è più una domanda che una risposta. "Vai a lavarti le mani senza bagnarti però"chiedo gentilmente.

"Mi fai compagnia?" Accetto per sbrigarmi.

"Amo mi sei mancata veramente so di essere ripetitivo ma non ci posso fare nulla!" Lo guardo sbalordita dal suo tono di voce dolce.

Non ho neanche il tempo di rispondere che Daniel mi tira.

Arriviamo in bagno subito. Si alza le maniche della tuta e comincia a giocare con l'acqua subito dopo aver aperto il rubinetto.

Non so come riesce ma si è bagnato tutto.

Infatti chiudo il rubinetto e lavo le mani e metto apposto il bagno dal suo piccolo assalto. L'acqua è finita da tutte le parti ma scelgo di lasciarlo così e poi lo pulisco. Ho tanta fame.

Esco dal bagno. E Daniel corre verso la cucina per poi saltare addosso a Giuseppe.

Mangiamo tranquillamente e mio fratello va sul divano per guardare i cartoni animati.

Chiedo a Giuseppe di salire con me in stanza. Lui accetta.

Accendo lo sterio e incomincio a ballare come una stupida. Giuseppe si avvicina a me e prendendo la mia mano mi chiede: " Posso avere questo ballo signorina?" Rido ma dico si ,ovviamente. Solo lui farebbe così con me, nessuno apparte lui mi tratta veramente bene. Ci muoviamo sincronizzati e mi accorgo che mi sta guardando attentamente. Ma il suo sguardo non mi imbarazza per niente, è questo che della nostra amicizia mi piace.
Per scherzo mi volto e inizio a ballare da sola.

Non faccio danza da un bel po di tempo ma so comunque ballare come una volta. Giuseppe cambia canzone e incomincia a ballare un latino e si muove tutto in un modo straordinario.Non l'avevo mai visto ballare seriamente e mi unisco subito a lui perchè mi sta travolgendo. Non riesco a crederci perciò per ricordare il momento decido di registare a sua insaputa. Ricomincio a ballare con lui.

Dopo un pò siamo stanchi e vado per spegnere la musica ma Giuseppe mi dice di non farlo.

Saltiamo sul letto e cadiamo uno sopra l'altro.

Mi avvicino di più e gli do un bacio in guancia e poi lo stringo a me , non vorrei mai staccarmi ma Daniel è giu, non vorrei che si fa male in mia assenza. So che ci riuscirebbe anche senza avere nulla al suo fianco, è un bimbo molto vivace.

Non avevo fatto caso di averlo lasciato sotto tutto questo tempo.

Scendo e arrivo in salotto, Daniel non si trova.
Guardo nel divano trovo mio fratello che dorme tutto coricato.
Che tenero.

“Tra un po' viene Alessia resti giusto?”
Ovviamente dice di si.
Sto iniziando a pensare che Giuseppe prova qualche interesse per Alessia.

Ci sediamo a tavola e iniziamo a prendere i compiti da fare.
Non so che problema hanno i miei professori che già i primi giorni di scuola iniziano a assegnare compiti a raffica come se non ci fosse un domani.

Matematica ovviamente. Non proprio la materia che io preferisco fra tutte.

*Ditemi il vostro parere e se devo continuare o cambiare qualcosa*

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