Capitolo 26

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Sono in camerino con Benjamin ed è nervoso perché non sa se stasera si deve esibire o no nella notte di Capodanno per via di Fede, non si sa se viene. ‹Verrà› dico
‹Non verrà ne sono sicuro, dovevi vederlo quando ha detto che non voleva esibirsi› dice
‹Perché deve rovinare la cosa più importante della sua vita?› dico
‹Perché gli abbiamo mentito›
‹Mi riferisco alla musica› preciso
‹Anch'io› dice.
Sento la risata di Serena. ‹Sono arrivati› dico vedendo compare Federico con Serena in compagnia anche di Sara. Ormai quei due sono coppia fissa.
‹Pensavamo che non venissi› dice Ben
‹Non rovino la cosa che amo più fare› dice Federico ignorandomi completamente.
Dopo quella volta che abbia parlato al parco non ci siamo più parlato se non per via di Serena, costretti.
‹Mamma, posso rimanere qua?›
Annuisco. ‹Io raggiungo Mattia fuori, tanto qua sono anche di troppo› dico
‹Tu non sei mai di troppo mamma› dice
Le sorrido.
‹Fallo entrare no?›
Nego con la testa. ‹Vi sentiamo da fuori› dico e lascio un bacio a Serena poi raggiungo Mattia che mi sta aspettando proprio all'uscita, ‹scusami› dico
‹Benjamin è un tuo amico ed è normale che vi vediate› dice.
Passiamo davanti ad un gruppo di ragazze, le quali riconosco subito per via delle loro fascia in testa. E anche dal modo in cui mi hanno guardato male.

Prima che loro si esibiscono Emma, successivamente Alessandra Amoroso e Shade.
‹Vado a prendere qualcosa da bere qui vicino› dico
‹Vado io› dice
‹Così ti perdi il concerto›
‹Sono cinque minuti, poi ci sono anche loro e non mi va di sentirli, che ti porto?›
‹Una birra grazie› dico
Se ne va mentre sul palco salgono loro e si sentono infatti tantissime urla. Poi parte la canzone "Quando si rimane da soli" e tutta la canzone non mi toglie gli occhi dai miei.
So che con questa canzone mi sta dicendo addio.
Lo dice anche la frase "io non ho bisogno di niente, e non ho bisogno di te"
Si esattamente mi sta dicendo addio.
Ritorna Mattia, ‹che è successo?› domanda
‹Nulla› dico asciugandomi le lacrime e prendo la birra dalla sua mano, la bevo.
Non dovrei ma ne ho passate tante in questi giorni che dovrei un po' scaricarmi.


FEDERICO.
Non so il perché le ho dedicato quella canzone, anche perché dovevamo cantarne un'altra ma con quello che è successo questa mi è sembrata la canzone più adatta per la situazione. Sembravamo di essere in sintonia. Io, lei, i nostri sguardi e la musica. Ma ovviamente quel rompiscatole del fidanzato si deve mettere in mezzo e rovinare la magia del momento.
‹Grande papà› dice Serena correndo per abbracciarmi
Ogni volta che mi chiama papà ho i brividi di gioia però e adoro troppo quando mi chiama papà.
‹Dedicata alla mamma?› chiede
‹Si, forse›
‹Pensare che è la sua preferita› dice lei
Sorrido mentre andiamo dietro le quinte. Chiedo al conduttore se al momento del conto alla rovescia potevo portare anche Serena.

Dopo il concerto Sara ritorna dietro le quinte con alcune scatole di pizze. E la mia la condivido con Serena, una per Ben e l'ultima per Sara
‹Quella è la preferita della mia mamma, la prende sempre› dice indicando la pizza di Sara. È la pizza boscaiola
‹Sono contenta di avere una cosa in comune con tua amica, almeno la smetti di paragonarmi a lei› dice Sara in maniera sgarbata
‹Stava solo facendo un'osservazione› dico mentre mi squilla il mio cellulare. È Silvia. Decido di non risponderle ma insiste così deciso di andare a rispondere allontanandomi però per fare sospettare nulla a Sara.
Super praticamente il palco e accetto la chiamata. ‹Mattia?› domanda
Ci rimango male, ‹no, non sono Mattia, ma Fede› dico
‹Oh scusami, credo di avere sbagliato numero›
Sento il rumore della bottiglia. ‹Sei ubriaca Silvia?› domando
‹No› dice
Ma capisco che sta mentendo perché riconosco dalla voce che è ubriaca. ‹Dove sei?›
‹Non lo so, fontane, panchine, anatre›
Sta sicuramente delirando.
‹L'indirizzo›
Non risponde più
‹Silvia›
‹Fede vienimi a prendere› dice e attacca.
Non dovrei andare lo so ma è più forte di me.
Mando un messaggio a Benjamin di badare a Serena e non dire niente a Sara ed esco dalle quinte, subito le fan mi urlano dietro ma non posso fermarmi. Raggiungo Mattia. ‹Dov'è Silvia? Che cosa le hai fatto?› domando
‹Tu piuttosto, ha iniziato a bere dopo che avete cantato voi› dice
‹Anche se non mi stai simpatico, dobbiamo dividerci e cercala› dico, ‹tu vai a sinistra e io a destra›
Poi ci separiamo. E sinceramente spero di essere a trovarla e non lui.
Mi allontano dalla piazza ed entro nel parco visto che mi ha descritto delle fontane. L-unico posto è solo il parco. La vedo seduta vicino ad albero che batte i denti, le corro incontro e le offro il mio giacchetto. ‹Sei venuto› dice abbracciandomi
‹Non ti avrei lasciato sola in queste condizioni› dico
Restiamo abbracciati per non so quanto tempo ma è piacevole stare abbracciato a lei. Anche se questo momento sono arrabbiato con lei.
‹Dovremo andare...›
‹Ti prego restiamo qua ancora un po'› dice
‹Okay› dico.
Mi siedo accanto a lei e restiamo in silenzio.
‹Mi dispiace di averti mentito, non ho mai capito nulla, non mi ero mai accorta veramente quanto Serena tenesse a te e viceversa, come mamma sono un disastro›
‹Non lo dire neanche per scherzo. sei una mamma fantastica, Serena ti adora e ti paragona a tutte le ragazze› dico
‹Si come combina guai› dice
L'alcool la rende pessimista e non mi piace questo.
Partono i fuochi d'artificio, questo significa che è scattata la mezzanotte
‹Ti ho rovinato anche il Capodanno› dice
‹Non è vero› dico
Si volta verso di me e poteva avere anche il trucco sbavato ma è bellissima.
Mi sfiora i miei capelli poi le labbra. ‹Silvia›
‹Shhh› dice e mi bacia.
Sa di alcool e di Silvia, odori che mi fanno perdere totalmente la lucidità per questo mi fa ricambiare il bacio.

Più tardi siamo davanti casa sua e ancora non si reggeva in piedi da sola, quindi sono dovuto salire con lei.
So dove sarebbe arrivata questa serata...
Appena entrati nel suo appartamento, ‹adesso sei al sicuro› dico
Dovevo andarmene e al più presto.
Si avvicina, ‹grazie› dice
Mi guarda, la guardo e niente la passione supera il rancore nei suoi confronti.

*intanto i loro cellulari squillano*

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora