Capitolo 53

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Mi sveglio dopo non so quante ore di sonno ho dormito e dovevo andare in bagno urgentemente, ma appena provo ad alzarmi entra Fede con Serena. ‹No, non alzarti› dice
‹Ma devo andare in bagno› mi lamento
‹Aspetta che ritorna la dottoressa almeno›
‹Posso andare al bagno anche da sola› dico, mi sto innervosendo
‹Vuoi litigare dopo un giorno che non ti vedo?›
Nego con la testa. ‹Mamma avrò un fratellino vero?›
Guardo Fede confusa. Che mi sono persa?
‹Hanno detto che il tuo svenimento è avvenuto perché sei incinta›
‹Maschietto o femminuccia vorresti?›
‹Maschietto› dice Serena
-anche a me piacerebbe un maschietto- dissi.
Entra finalmente la dottoressa, alla quale le chiedo se posso andare al bagno
‹Certo› dice
‹Meno male› dico altrimenti non lo avrei trattenuta un minuto in più.
‹Martina è qui nell'ospedale›
‹Che le è successo?› domando vedendo già la mia migliore amica in un letto dell'ospedale
‹Ha solo partorito›
‹Cosa? Io lo so soltanto adesso, devo andarla a vedere, posso vero?›
La dottoressa annuisce.
Arrivo al secondo piano e ispeziono tutte le stanze finché non trovo quella di Martina
‹Posso vedere anch'io il mio nipotino o no?› domando
‹Certo sorellina› dice Giovanni facendosi da parte e io prendo il suo posto
‹Ma quanto è carina, proprio tutta la mamma per fortuna› dice
‹Simpatica› dice mio fratello
Gli mando un bacio con la mano. La prendo in braccio e la porto vicino a Serena
‹Guarda un po' la tua cuginetta...bella vero?›
‹Si› dice prendendole una manina e Fede l'altra quando entra mia madre.
Volevo abbracciarla.
Lascio la bambina a Martina e corro tra le braccia di mia madre, ‹mi ha fatto preoccupare...la prossima volta che vuoi fare l'eroina ti prego non farlo›
‹Non volevo fare nessuna eroina, poi non lo rifarò più promesso› dice guardando Fede come segno della sua approvazione
‹Che succede ragazzi?›
‹Abbiamo una notizia› dico staccandomi da mia madre per raggiungere la mia famiglia, ‹avremo un altro figlio, speriamo maschio questa volta›
‹Ma è una notizia fantastica› dice Morena abbracciando sia me che Fede, poi è il turno di mia madre, mia sorella e infine Benjamin
‹Oh Fede mi stai facendo diventare troppe volte zio› dice
‹Almeno ti alleni quando diventerai papà però datti una mossa›
‹Vero Sara? A quando?›
Mi fa una smorfietta, ‹facciamo le cose con calma›
‹Dobbiamo festeggiare a questi bellissimi eventi di oggi› dice mia madre
‹Hanno aperto Montaditos da queste parti, non so voi ma io dico di provarlo› dice Fede
Tutti approvano.
‹Allora prenoto per...nove persone?›
‹Noi non veniamo› dice mio fratello
‹Non venite a festeggiare?›
‹Forse meglio di no...preferiamo restare soli›
Annuisco poi mi avvicino a Martina, ‹però non mi sparire testimone di nozze, mi devi accompagnare a comprare il vestito›
‹Testimone di nozze?›
‹Ve è la migliore amica che non le chiedo di farmi da testimone› dico
‹Vi sposate?› dice mia madre
‹Finalmente avrò la famiglia che ho sempre desiderato, glielo scrivevo sempre a Babbo Natale e quest'anno mi ha ascoltato› dice Serena
‹Prenotato per sette persone› dice Fede rientrando in stanza.
Martina ci annuncia che la piccola si sta per addormentarsi così noi ci ritiriamo dalla stanza.
Mi arriva un'email da parte della Vanity Fair con scritto che domani mi aspettano alle nove. ‹Lavorerò alla Vanity Fair› annuncio
‹Sapevo che ti prendevano...sei la migliore però mi dispiace che non lavoriamo più insieme› dice Fede
‹Sono così orgogliosa di te amore mio› dice mia madre.

Dopo passato una bella serata in compagnia delle nostre mamme andiamo finalmente a casa nostra. Ho voglia di stare un po' da sola con Fede e si perdermi in lui.
‹Mi sei mancata, il letto era vuoto senza di te› dice scivolando nel letto dopo aver fatto addormentare Serena in camera sua
‹Stavo riflettendo.-.come ti piacerebbe chiamarla se dovesse essere una femmina?›
‹Vanessa› dice
‹Vanessa Rossi mi piace... e invece se fosse maschio mi piacerebbe chiamarlo Mirko›
‹Come mio padre› dice Fede rattristandosi
‹Però se non vuoi magari il dolore, il ricordo, possiamo cambiarlo›
‹No, no mi piace moltissimo›
‹Non mi devi accontentare per farmi un favore›
‹Sul serio mi piace davvero›
Lo bacio, ‹con Serena sei un padre fantastico, lo sarai anche con questo bambino›
‹Ti amo e non vedo l'ora che tu sia la signora Rossi›
‹Ripetilo per favore›
‹Signora Rossi›
‹Oddio mi piace› dico saltandogli addosso baciandolo
‹Mamma, ho fatto un brutto sogno› dice Serena alla porta della nostra camera
Mi ricompongo e raggiungo Serena in camera sua ma il letto è tutto bagnato
‹Era brutto brutto questo sogno› dico togliendo le lenzuola bagnate, ‹per stanotte puoi dormire con noi, però prima diamoci una pulita›
Cambiato il pigiama, ritorniamo in camera dove Fede ci sta aspettando mentre cazzeggiava con il cellulare. ‹Finalmente stavo per addormentarmi› dice
Serena salta sul letto e si posiziona accanto a lui mentre io dall'altra parte.
‹Buonanotte tesoro› dico
‹Anche a me piace Mirko per il mio fratellino› dice
‹Allora gli daremo il nome Mirko› dice
Spengo la luce sul comodino ma non mi addormento subito.
Questa giornata finalmente è finita, tutto quello che finisce bene.
Ci sono rimasta un po' con Mattia, non me la aspettavo proprio, sembrava sincero quando siamo andati a mangiare in quella trattoria. Del suo viaggio in America.
Solo non avessi portato Serena in quel corso di canto, tutto questo non sarebbe successo.
Domani però iniziano i preparatevi del matrimonio con Fede e questa volta faremo una cosa intima. Ma non ci spero proprio così tanto visto che è sempre Federico Rossi che si sposa.




***

Prima di andare alla Vanity chiamo mia madre, quella biologica, per dirle se è ancora possibile fare il matrimonio nel giardino. ‹Ma certo che è possibile, stavo per chiamarti per sapere quando è›
‹Ecco ancora non lo sappiamo...sai i rapimenti›
‹Si ho sentito...state bene voi?›
‹Si tutto bene...con un aggiunto in più›
‹Cioè?›
‹Sono incinta di un altro bambino›
‹Che bello› dice.
Serena è già davanti alla porta con lo zainetto sulle spalle, ‹ora ti saluto, passo uno di questi giorni›
‹Ti aspetto› dice
Attacco poi usciamo tutti e tre di casa. ‹Quando fissiamo la data?›
‹Direi dopo la data di Brescia, sai abbiamo i concerti in questo periodo›
‹Papà posso venire con te?›
‹Serena hai saltato troppi giorni di scuola, magari a quelli estivi› dico.
La lasciamo davanti alla scuola poi andiamo verso il mio nuovo ufficio
‹Io però voglio sposarti subito› dico
‹Io anche lo voglio›
‹Facciamolo venerdì prima del concerto›
‹Non è troppo precipitoso?› dice
‹No, tanto non voglio niente di esagerato, solo amici e parenti›
‹E il vestito?›
‹Oggi pomeriggio o forse domani vado a prenderlo con Martina›
‹Va bene, allora facciamo questo venerdì›
‹Perfetto avviso gli altri› dico davanti alla Vanity Fair, ‹ci sentiamo più tardi›
Lo bacio poi entro nell'ampio edificio, con il cuore che batte a mille.
È sempre il primo giorno di lavoro.
Uscita dall'ascensore mi ritrovo la direttrice davanti, ‹oh buongiorno›
Anche a lei signorina Dorato, prego mi segua le mostro la sua scrivania› dice e si fa largo tra i tavoli dove gli altri colleghi stanno già lavorando
‹Qua siamo come una grande famiglia, ogni problema è di tutti noi› dice
Annuisco sorridendo e guardandomi intorno.
È tutto rigorosamente rosa, non ne vado completamente pazza ma mi piace.
‹Lei si occuperà del lato musicale assieme a Ruggero›. Lato musicale eh? Sono già avvantaggiata.
‹Ciao Silvia› dice Ruggero
Okay Fede non avrà nulla da temere, è gay all'ultimo stadio.
Sorrido.
‹Buona fortuna e per qualsiasi problema, sono al piano superiore› dice
‹Grazie›
‹Benvenuta a bordo› dice.

Portarmi Con Te, Decido Io La Rotta 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora