Telegiornale 6/7/2017. 08:15 AM
Interrompiamo il progranma per darvi una notizia shock.
La famigerata killer Jane, è stata catturata dalla polizia, adesso, si trova in prigione, condannata all'ergastolo.
Per ulteriori notizie, il telegiornale della sera
Telegiornale 6/7/2017 20:45 PM
La killer catturata la sera scorsa, è scappata poco tempo dopo essere arrivata nella sua cella, uccidendo gli agenti che erano di turno.
Sembra quasi impossibile fermare quest'assassina.
Ma più forte di lei, c'è Jeff, assassino inarrestabile, con svariati problemi mentali. Stando ai racconti dei parenti, i due si conoscevano, avendo frequentato la stessa scuola media.
Jeff's pov
Sempre le stesse notizie. Solo di questo si parla in questa città così noiosa, e monotona.
Jeff the liller colpisce ancora, fa questo e fa quello... Ma che si facciano un pò i cazzi loro! La mia vita, è pubblica per colpa loro. Ascolto le notizie che parlano di lei... Jane.
Chissà se si ricorda di me, e chissà se mi sta ancora cercando. Se lo sta facendo, avrà pane per i suoi denti, perchè, in tutti questi anni, mi sono allenato, in modo tale da essere più forte di tutti.
Mi aggiro per le strade della città, e decido di fermarmi in un piccolo, viale, illuminato dalla luce fioca, dei lampioni.Cammino, entro in una casa, e mi diverto un pò.
Cosa posso desiderare di meglio?
Magari ricominciare da capo.
Tornare ai miei tredici anni.
Parlare con i miei genitori, della situazione in cui mi trovai, con i bulli.
Proteggere davvero, il mio fratellino.
Magari... provare a parlare di più con lei.Tra i mei pensieri, continuo a camminare, ma sono molto stanco, e i miei occhi si chiudono.
Decido di andare in una casa apparentemente abbandonata, che si trova nel bosco. Ne ho sentito molto parlare, e sembra, non essere poi così tanto abbandonata, anzi. Sembra abitata da molte persone.
Mi avvio nel bosco, fitto e buio.
Cammina, cammina e sento dei passi.
Mi giro, e ci sono dei lupi. Sono ormai, nella parte più fitta di quel dannato bosco, quindi, provare a correre non servirebbe. Ne arrivano altri. Due, tre, quattro... ma quanti ce ne sono?!Inizio ad agitarmi, sfoderando il mio coltello. Sono troppi, dovrei scappare, ma il mio orgoglio è troppo forte e prende il sopravvento.
Salto sui lupi, uccidendone uno, ma altri due, mi azzannano al fianco destro, e al braccio.
Non riesco più a muovermi.
Sembra essere finita.
I miei occhi vedono sfocato, e guardo il lupo, che sta per divorarmi.
Qualcosa lo ferma e lo uccide... anzi... qualcuno...
I lupi, scappano, alzo lo sguardo verso la figura, e vedo un mostro. Non era una persona, nè una cosa o un animale, sembrava un mostro.
Alto due metri e passa, in smoking. Altri due difetti: non aveva la faccia e sembrava avere, numerosi tentacoli dietro la schiena.
Mi prese con uno di questi e sembra aver notato la greande ferita sul fianco. Vedo tutto confuso, e dopo qualche minuto svengo....
Quando mi sveglio, mi ritrovo in una camera da letto. Cerco di alzarmi, ma sento un dolore lsncinante al fianco. Faccio per guardare, e vedo che sono fasciato. La mia felpa bianca, si trova su una sedia là vicino.
Riprovo ad alzarmi, ma fa troppo male, così mi arrendo e resto sdraiato su quel letto.
Sul muro, è appeso il calendario.
Ricordo che il giorno in cui ho visto quell'uomo alto, era il 6 luglio.
Guardo il calendario ed è segnato, il 12 luglio.
Ho dormito... per una settimana intera?
Impreco sottovoce per non essere scappato da quei lupi. Adesso sono in una camera, in una casa, che chissà dove si trova.
Entra una persona, e vedendomi sveglio, sembra sorpresa, ma io sono ancora più sorpreso, dall'aspetto di quella ragazza. Aveva un orologio incastonato nell'occhio sinistro e delle cuciture che formavano un sorriso simile al mio.
??: ciao Jeff
Io: chi sei...? Come fai a conoscermi...?
Clockwork: io sono Clockwork, piacere.
La ragazza sorrise. Adoro quel sorriso malsano. Non pensate, non mi sono preso una cotta.
Clockwork: ti saresti dovuto svegliare tra tre giorni, non di più e non di meno...
Io rimasi in silenzio, e le chiesi di aiutarmi. Mi prese per mano, e mi aiutò ad alzarmi.
Mi appoggiai al muro, lei mi portò la felpa ed io la indossai.
Scesi le scale, sempre aiutato da quella ragazza. Sembrava molto decisa, a prima vista. Arrivammo in una sala molto grande, che era la stanza da pranzo.
C'erano un sacco di assassini, della quale ho sentito molto parlare. Tra questo c'era anche l'uomo senza volto. Qui lo chiamano Slenderman oppure Operatore. Ognuno si sta presentando, poi io dico il mio nome e racconto la mia storia.
Dopo la cena, si sente una voce femminile
??: sono tornata.
Non capivo chi era, mi sembrava che ci fossero tutti, finchè analizzando il tavolo, notai una sedia vuota.
La ragazza entrò nella sala e... non potevo crederci... era lei! Ed era in quella casa! Jane... era lì, e non lo sapevo!
Entrò, Nella stanza calò il silenzio più assoluto.
Jane: J-Jeff.....
Quasi sussurrò il mio nome...
Io: Jane...
Mi alzai, e mi avvicinai a lei.
Jane: n-non avvicinarti...
Io: Jane... non fare così...
Prima che io potessi finire la frase, lei corse via, al piano di sopra. Io rimasi fermo, immobile. Quasi inpassibile.
Ben mi mise una mano sulla spalla in segno di conforto... io non avevo bisogno di conforto, ma di perdono.
Avevo bisogno di essere perdonato da Jane, altrimenti, vivrei con un enorme peso sullo stomaco.
Ciao gentaglia!
Ho deciso di fare un altro libro
Jeff x Jane, però, come ho detto nella descrizione, NON è un sequel, è tutta una storia apparte oserei dire. Vi lascio con questo primo capitolo, e niente. Ciao ragazzi!