fine (ovvero: etere - elogio alla vita)

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è la fine.
di tutto.
e sono morto.
ecco come sparisco, lontano da questo mondo.
si sa, le vite più intense sono le più mortali da condurre.
cercano di darmi il benvenuto nella loro parata nera, convincendomi che non ti amo come ti amavo prima e che giù all'inferno si sta da dio.
la vita per me, fino ad ora, amore mio, è stata come un cancro, e ho voluto nasconderlo alle persone che amavo e, mamma, desideravo solo cadere in un sonno profondo e non risvegliarmi mai più, come tutti gli adolescenti disincantati della mia età, in fondo.
"addio, vi ho amato" sarebbero state le mie ultime parole famose e dopo la mia esistenza si sarebbe riempita di sangue.

ma.
alla fine, questo mondo... non mi appartiene.
mando a fanculo la mia realtà e tutto ciò che ne è conseguito, brucio le pagine della mia storia e mi tuffo nella loro cenere.
apro un nuovo libro e ricomincio a fare quello che ho sempre amato, ricomincio a scrivere tutti i secondi che consuma il mio cuore.
al diavolo il mio nome, le mie paure, la mia apparenza.
accogliete tutti il mio amore.
perché alla fine ciò che ci rende vivi è amare.
e io sono vivo.
e amo.
sono solo un ragazzo che ha dovuto cantare la sua canzone.

vi annuncio, con immensa gioia,
che sono un'irrimediabile testa di cazzo,
che respiro ancora (finché la pasta di nonna non mi andrà di traverso),
che questa roba non ha senso, come la mia vita, ma che mi piace da mo- da vivere, scusate,
che non ho un centimetro di seno, ma ho un gran bel culo, e ne vado fiera,
che di mia madre mi fotte solo quando è giusto che sia, quindi il 95% del tempo,
che di mio padre mi fotte sempre,
che di mia madre e mio padre non me ne fotte un cazzo,
che della scuola me ne fotterà dal settembre 2017,
che sono una fottuta demente, e non me ne vergogno,
che di chi se ne è andato a fanculo non me ne fotte un cazzo,
e che di chi sta ancora dalla mia parte mi importa altamente,
che del dolore me ne sbatto e che la morte mi affascina come uno scarafaggio,
che vivo per gli altri e per me,
vi comunico gente che non mi importa niente e che vado avanti.
che amo.
e questo mi basta.

[getta il microfono e se ne va, ancheggiando]

— da: ultima nota di una grandissima testa di cazzo che non può non essere ridicola.
con affetto e sti cazzi,
mia.

435 parole.

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