L'amore è soggettivo

QUALCOSA DI NUOVO

Passarono altri mesi, e arrivò l'inverno, il freddo che penetrava nelle ossa, la neve che scendeva lentamente posandosi sugli alberi e i bambini eccitati per il Natale che si avvicinava sempre di più.

"JAKE! ASCOLTA INVECE DI SOGNARE A OCCHI APERTI!"

"Scusi prof.."

Ero triste, non era un bel momento ne per me ne per la mia autostima, sentivo il bisogno di qualcosa di nuovo, Mark mi ignorava da un po di tempo, si era fidanzato con una ragazza di nome vanessa, bella,  intelligente, donna..

Erano giorni che pensavo a lui, mi faceva male sempre guardarlo, vederlo ridere e scherzare con i suoi amici.

"JAKE! SE NON ASCOLTI LA LEZIONE PUOI USCIRE"

"Scusi prof, non mi sento molto bene.."

"Va bene, ma cerca di fare attenzione"

Ascoltai la lezione.

Andai a prendere qualcosa al distributore di cibo, sentii una risata, Mark era li, dietro di me, ancora una volta non mi degnò di uno sguardo, presi la merenda e feci per tornare in classe, ma qualcuno mi bloccò..

"HEY! Che fai? È un po che non parliamo, sei arrabbiato con me?"

Mi disse mark con disinvoltura.

"N..No, scusa ma sono molto impegnato ultimamente.."

Non so cosa mi prendesse, ma mi sentivo come se mi stessi pugnalando da solo ogni volta che gli parlavo.

"Sei sicuro? Beh sai si sta organizzando il ballo per le vacanze di natale, è la prima volta che si fa una cosa del genere, ma dato che tu sei il rappresentante di classe potresti darmi qualche informazione?"

"Mh.. certo, cosa vorresti sapere?"

"È possibile far venire Vanessa al ballo?"

"Oh, dovrei chiedere all'organizzatore del ballo, non saprei che dirti"

Dissi forse con un tono troppo triste.

"Ma.. c'è qualcosa che non va?"

Sembrava preoccupato, questo mi faceva piacere in parte.

"No, sono solo un po stressato, sai non è facile l'organizzazione di tutto.."

"Capisco, se hai bisogno di me, ci sono"

Disse mentre si avviava in classe e  facendomi un occhiolino.

"Certo... lo so..."

Dentro di me c'era una tempesta, un insieme di emozioni contrastanti che mi straziavano dall'interno.

Suonò la campanella, mentre camminavo verso la classe mi sentii debole di improvviso, un leggero giramento di testa mi stordì..

Mi risvegliai in ospedale qualche ora dopo.