Parte 3

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- Mamma... Mamma! Oiii... svegliati!

- Emma! - disse Snow aprendo a malapena gli occhi e riconoscendo la voce di sua figlia. - Ho fatto un sogno stranissimo, eravamo nel futuro, eri mamma di una splendida bambina e ne stavi aspettando un'altra.

- Mamma! guardami... - cercò di farla voltare verso di se ... non era un sogno, sei svenuta.

Snow cercò ancora una volta di mettere a fuoco la suia vista e finalmente la vide. La sua "bambina" e il suo pancione. Cercò di alzarsi in piedi

- Oiii! Fa piano, ti sei appena ripresa - le fece notare il marito ma a poco servirono quelle parole, si altò e andò dritta verso sua figlia per abbracciarla

- Amore mio, non sai quanto sono felice. Prima Henry, poi quella meraviglia e adesso questo! - disse accarezzandole la pancia. A quel gesto Emma si irrigidì lasciando sua madre perplessa.

- Ti do fastidio se lo faccio?

- Scusami mamma, non è per te... è la situazione. Che ci facciamo qui? Non dovremmo essere qui.

- Magari c'è un motivo!

- SI... il tuo sciocco desiderio di ieri - rispose acida

- Tua madre a ragione Emma - si intromise Regina - Non si sarebbe avverato il desiderio se non ci fosse esattamente un motivo. Dobbiamo solamente capire di cosa si tratta.

- Non perdiamo altro tempo allora. Mettiamoci a lavoro!

- Che fretta c'è - disse suo padre -Non sembrano esserci cattivi in vista, possiamo almeno goderci questa giornata con la nostra nuova famiglia? Mi sono perso tante cose del tuo passato, fammi almeno dare un'occhiata al tuo futuro.

- Punto primo, non sappiamo se ci siano cattivi in circolazione. Punto secondo la mia vita passata è facilmente riassumibile in sofferenza e case famiglia, quindi non ti sei perso poi piu di tanto e punto terzo, abbiamo fretta eccome. Voi ve ne stati belli tranquilli perchè bene o male siete rimasti gli stessi , io però no! - disse indicando la sua figura - e vorrei possibilmente tornare a casa prima di sfornare il terzo.

- Nervosetta la mogliettina. - bisbigliò Regina verso Killian - Buona fortuna!

- Credo proprio che ne avrò bisogno.

- Nonna, nonna, NONNAAAAAAA! - la piccola Leila corse in lacrime verso Snow - Neal mi ha rotto la bambola!

Per quanto la situazione fosse assurda, dovevano fingere che andasse tutto ok e che nulla fosse cambiato per non spaventare i bambini che erano ignari di tutto.

- Neal! Vieni subito qui! - lo richiamò sua madre. Il bombo si avvicinò a testa china sapenso di essere sgridato - Perchè lo hai fatto?

- Perchè era brutta! E poi stavamo giocando che noi eravamo gli eroi mentre quella brutta bambola era la cattiva. Abbiamo avuto la meglio tutto qua!

- Ma adesso la mia bambola è rotta perchè le hai staccato il collo! - continuò con i lacrimoni che continuavano ad uscire dai suoi meravigliosi occhi.

- Tu che pensi? Conoscono la magia? - chiese Regina ad Emma

- Non ne ho la più pallida idea, ma meglio far finta di nulla fino a che non ne sapremo di più. Evitiamo di dare spettacolo nel caso non ne sappiano nulla.

- Piccolina, posso vedere per un secondo la tua bambola? - chiese Regina. La bimba annuì dando a quella che considerava sua zia il giocattolo. Regina fece finta di esaminarla attentamente poi la rassicurò - Credo che non sia del tutto rotta. Aspettami qui, vado a prendere una cosa in cucina e vedo di aggiustarla. - si diresse in cucina e con un po' di magia fece tornare la bambola come nuova. Prima di tornare dagli altri però fece un po' di rumore per far credere alla bimba di aver aggiustato la bambola senza trucchi magici.

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