Parte 4

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  Tornarono a casa Jones più confusi di prima. Trovare e comprendere il loro lieto fine? Decisamente una missione piu facile a dirsi che a farsi. Purtroppo però non avevano alternative, l'unica soluzione era quella di vivere quella vita nel modo più naturale possibile. Solo in questo modo sarebbero tornati a casa.
- Ce ne avete messo di tempo - disse Henry vedendoli rientrare. - Allora? Scoperto qualcosa?
Gli spiegarono in breve la situazione è anche lui rimase perplesso.
- Dove sono i bambini? - chiese Snow
- Di sopra a giocare, litigare, litigare e giocare. Non hanno fatto altro!
- Vado a chiamarli così andiamo a prendere il gelato che hai promesso a... "tua" figlia. - Disse rivolta ad Emma, la più sconvolta di tutte.
"Non riesco a vivere la mia vita presente normalmente figuriamoci quella futura...." - i suoi pensieri vennero interrotti da quella bellissima vocina che la chiamava:
- Mamma mammina sei tornataaaaaa! - disse abbracciandola per poi allungare la manine verso di lei per essere presa in braccio. Era titubante, ma doveva provare a dar retta a Gold se davvero voleva tornare a casa e in fondo quella bimba era davvero un amore. Si abbassò per prenderla in braccio anche se con qualche difficoltà viste le dimenzioni della pancia ma qualcuno si intromise:
- Amore perché non vieni in braccio a papà e lasciamo riposare la mamma.
- No! Voglio la mamma!
- Ma mamma non dovrebbe fare sforzi, lo sai vero?
il viso della bambina cambiò, il bel sorriso che aveva fino a due secondi prima svanì lasciando spazio ad un tremolio di labbra che stava a significare un pianto vicino.
- Killian lascia stare, non è un problema! - disse mentre la portava in braccio e la sistemava su un fianco - Contenta?
- Siiii! Andiamo a mangiare il gelato!
Uscirono e si recarono in gelateria
- Speriamo che questo sia ancora il miglior gelato di storibrooke! - Commentò David ironicamebte mentre si avvicinavano al locale. Non fecero neanche in tempo ad entrare che Leila sgattaiolo dalle braccia di sua madre e insieme a Neal si diresse a gran velocità verso la vetrina dei gelati.
- Io lo voglio al cioccolato! - esclamò Neal
- No! Io lo voglio al cioccolato. Cambia gusto!
- Io sono il più grande e quindi decido per primo! E tu non puoi copiarmi.
- No! Non puoi decidere tu
- Invece si!
- Ma volete smetterla voi due? - si intromise Regina - Vi stanno guardando tutti. Ognuno prende il gusto che vuole e non fa niente se è lo stesso.
- Prego ditemi pure - disse la ragazza al bancone
- Io voglio un cono al cioccolato per favore - rispose Leila con un gran sorriso
- Anche io ne voglio uno e lo voglio per primo!
- L'ho chiesto prima io!
- No ioooo!
- Ci risiamo! - disse Emma alzando gli occhi per aria e chiedendo scusa alla commessa
- Tranquilla Emma! - rispose quest'ultima come fossero grandi amiche - Ormai sono abituata a queste due piccole pesti! - la ragazza preparò due coni gelato identici e li consegnò ai due bambini contemporaneamente in modo che non litigassero. Anche gli altri ne presero uno, tutti tranne emma...
- Si può sapere perchè non mangi? Uno non è da te e poi dovresti mangiare visto che non sei più sola ma che qualcunaltro ne ha bisogno. - disse preoccupato Killian
- Ho lo stomaco chiuso...
- dovresti sforzarti però! Non ti fa bene stare così
- Mammaaa?!?!? - si girò e vide la bomba correrle in contro - Perché tu non lo mangi il gelato?
- Perché in questo momento non mi va!
- Ma la mia sorellina lo vuole però!
- E tu come lo sai?
- Perchè è una bambina e ai bambini piace il gelato! - non le diete neanche il tempo di rispondere che si allontanò. C'era Henry con lei quindi non si preoccupó di dove stesse andando quel piccolo uragano. Neanche cinque minuti dopo rieccola spuntare, questa volta però con due coni gelato.
- Non guardarmi così... non puoi mangiarne anche l' altro!
- Non è per me! - disse allungandogliene uno - E' tuo! Per la sorellina.
- Amore di nonna... ma sei dolcissima! - si intromise Snow dandole un bacino sulla testolina bionda. - Non puoi rifiutarlo lo sai si? - contiuò rivolgendosi a bassa voce a sua figlia
- Lo so! Grazie tesoro.... - La bimba tornò a giocare con Henry e Neal e loro continuarono a chiacchierare mangiando il gelato
- Ai! - esclamò ad un certo punto Emma facendo voltare tutti nella sua direzione.
- Tutto ok? -Chiese Snow
- Si sì tranquilla... ho urtato l'angolo della sedia. Sono un po' sbadata oggi! - Stava mentendo, la verità era che c'era qualcuno dentro di lei che aveva iniziato improvvisamente a muoversi. Quel movimento che non sentiva da tanto e che l'aveva accompagnata durante tutto il periodo in prigione, spaventandola, era tornato a farsi sentire. Era spaventata anche adesso ma un sorriso questa volta uscì volontariamente dalle sue labbra. - Dammi la mano! - disse rivolta a Killian e senza che lui potesse fare niente lei stessa gliela prese e la posizionò sulla sua pancia condividendo quel momento con lui. Il ragazzo Non proferì parola ma si vedeva lontano un chilometro che era emozionato. La baciò davanti a tutti.
- Qualcuno ha gradito il gelato! - commentò Regina sorridente come non mai avendo capito il tutto.
- Mi sa proprio di sì! - continuò Snow - Possiamo sentirla anche noi? - Chiese sapendo che sua figlia era molto restia a questi contatti. Come biasimarla, dopo tutto quello che aveva passato...
- Certo che potete, ma non vi ci abituate!
Snow pianse e anche David sembrava essere sull'orlo di farlo, Regina invece si limitò a commentare come al suo solito:
- Picchia forte la ragazza!
Improvvisamente un pianto disperato li fece voltare immediatamente. Era la piccolina
- Leila, amore! Che c'è? - Chiese Snow
- Non mi volete più bene! Volete bene solo a leiiiiii!
- Amore si nonna ma non è vero! - disse avvicinandosi per abbracciarla ma lei si scansò
- Invece sì!
Emma prese un profondo respiro, era una situazione davvero surreale eppure sapeva che in quel momebìnto solo lei sarebbe stata in grado di calmarla. Si fece coraggio:
- Vieni qui! - le disse dolcemente. La bimba non se lo fece ripetere due volte. La mise a sedere in braccio a lei e mentre le asciugava le lacrime le disse: - ti ho mai raccontanto la storia di quando ero piccola?
- Quando credevi di essere stata abbandonata?
- Esattamente! Proprio quella!
- Non fai altro che ripetermela.
- Allora oggi non te la racconterò, ma ti farò una domanda e te, in base alla storia che sai, mi risponderai.
- Va bene
- Secondo te, dopo tutto quello che ho vissuto e dopo essermi sentita per anni sola al mondo, potrei mai fare una cosa del genere a te? Potrei mai volerti meno bene solo perché sta arrivando qualcun'altro?
- ... penso di no!
- Bravissima. Qui tutti noi ti amiamo, non devi assolutamente preoccuparti.
- L'amore nel cuore di una persona non diminuisce, si moltiplica nell'esatta quantità anche per un'altra persona ma non potrà mai diminuire. - Continuò killian.
La bambina smise di piangere e abbraccio i suoi genitori dopodiché si abbasso in direzione della pancia di sua mamma e gli diede un bacino.
- Ti voglio bene sorellina! - Nell'istante in cui terminò la frase un altro calcietto arrivò da parte della piccola non nata.
- Mamma mamma! Mi ha risposto! - disse euforica Leila.
- Ho sentito! E il suo modo per dirti che ti vuole bene anche lei
- Non vorrei interrompere questo bel momento di famiglia, ma che ne dite di andare a casa? Si è fatto tardi, qualcuno dovrebbe cenare e andare a nanna altrimenti domani per andare a scuola sarà complicato. vero Neal?
- Non voglio andare a scuola!
- Non fare i capricci!
- Leila ci andrà all' asilo?
- Certo che ci andrà, perchè non dovrebbe. Vi accompagno io ok?
- Io voglio andare con la mia mamma però! - rispose la bambina
- Ti devi accontentare di nonno tesoro mio. - continuò David - Però se farai la brava ti comprerò qualcosa all'uscita di scuola!
- Va bene allora. Affare fatto!
- È tua figlia pirata, non c'è alcun dubbio. Proprio una piccola piratessa. Speriamo che almeno quella in arrivo abbia orientamenti un po più regali.
- Vanno istruiti fin da subito caro il mio bel principe! - rise - Andiamo dai, siete nostri ospiti, meglio restare uniti così se finiamo da qualche altra parte saremo tutti insieme.
- Vi stavo per proporre la stessa cosa ma nel loft staremo stretti.
- Non preoccupatevi, abbiamo camere a volontà! Andiamo.
***
Quella sera dopo aver cenato Emma e Snow andarono nella cameretta di Leila dove misero a nanna i bambini.
- Sono orgogliosa di te Emma! Hai lottato tanto e alla fine hai ottenuto una meravigliosa famiglia.
- Grazie mamma!
- Ti turba qualcosa però, lo sento...
- Non è nulla, spero solo di non aver deluso Killian.
- Perchè mai dovrebbe essere deluso?
- Perché lui è felicissimo di tutto questo mentre io...
- Tu non lo sei?
- Certo che lo sono! Ma ho paura... paura di non esserne capace, paura dei pericoli che li possono minacciare paura di non saper difendere i miei figli...
- Questo vuol dire una cosa sola tesoro mio... che sei pronta ad essere madre. Tutte le tue paure non sono per te ma per loro e quando una madre mette al primo posto i suoi figli e si preoccupa per loro allora è una buona madre.
- Spero tu abbia ragione.
- Andiamo di sotto dai...
***
- Dormono? - chiese Regina
- Si
- Per fortuna! Mi hanno distrutto! - sottolineò Henry che nel frattempo massaggiava senza sosta
- Con chi parli? si intromise Emma guardandolo con un alzata di sopracciglio.
- A quanto pare ho una fidanzata che non è Violet! E prima che tu e l'altra mamma iniziate a dire qualcosa, si ok! Domani dopo scuola ve la faccio vedere... ma da lontano però, non pensateci minimamente di parlarle e cose varie.
- E io ho avuto la brillante idea di fare un terzo figlio? È da suicidio! - disse ridendo e facendo ridere anche gli altri
- Comunque oggi mentre eravate da Gold ho visto una cosa fantastica. Il libro delle favole di Leila è differente dal mio ci sono tantissime altre storie oltre a quelle che abbiamo già visto e vissuto. Non ho avuto ancora modo di leggerlo tutto ma penso proprio che lo farò.
- Non so se è un bene o un male visto che le abbiamo sicuramente vissute tutte in prima persona quelle storie.
Un pianto proveniente dal piano di sopra mise fine a quel discorso.
- Leila! - scattarono in piedi sia Emma che Killian.
- Rimani qui - disse lui - Vado io!
Il ragazzo salì e si diresse in camera di sua figlia, accese la bajour per non svegliare anche Neal che era un miracolo che ancora dormisse e provò a calmarla.
- Amore di papà che c'è? - disse prendendola in braccio.
- Ho paura....
- Di cosa?
- Dei pirati.
- Dei pirati tesoro? Non devi mica avere paura di loro... papà è un pirata lo sai?
- Tu sei un pirata buono, lui no...
- Amore era solo un brutto sogno! - disse baciandole la testolina.
- Io non ci voglio tornare su quella nave! Loro mi volevano prendere nuovamente!
- Di nuovo?!?! Lo hai già sognato tesoro?
- Non era un sogno quella volta papà! - A quel punto killian ebbe un flash e ricordò le parole del signor Gold. Tornò al piano di sotto con la bimba che ancora piangeva. Appena vide la sua mamma si sporse verso di lei per essere presa
- Ei!!! Non piangere cerco di consolarla camminando per la stanza e massaggiandole la schiena - Mi dici cosa è successo?
- Ho sognato i pirati! Quelli della volta scorsa.... io non ci voglio tornare lì!
- E non ci tornerai! - disse non sapendo a cosa si riferisse
- Me lo prometti ?
- Certo che te lo prometto! - Strinse la bimba in un abbraccio e nel frattempo guardò Killian come a chiedergli delle spiegazioni su questo sogno.
- Henry! - continuò killian senza farsi sentire dalla bambina - Prendi il libro di Leila e leggi qualcosa su questi misteriosi pirati per piacere.
- Volo!
- Era solo un sogno Killian! - disse sua moglie
- Non credo...
Henry tornò nella stanza con il libro in mano e mentre sfogliava le pagine alla ricerca di qualche indizio, Emma tentò di far riaddormentare la bimba ma con scarso successo. Purtroppo ogni cinque minuti si risvegliava sobbalzando e piangendo.
- O mio Dio!
- Che hai trovato Henry? - disse regina.
- Una cosa che non vi farà affatto piacere. Mamma? - disse rivolto ad Emma - Forse è meglio se vai di sopra!
- Perché mai? si è appena riaddormentata, non ci sentirà!
- Non lo dico per lei, lo dico per te, nelle tue condizioni non vorrei partorissi qui!
- Henry non portarla tanto per le lunghe. Che hai scoperto?
- Ve la faccio breve. Qui c'è scritto che Malefica è tornata cattiva ed era alla ricerca di un modo per vendicarsi di Snow e Charming per averle portato via Lily. Il suo intento era quello di rapire Leila. Un giorno mentre la bambina stava giocando a nascondino con Neal si è teletrasportata al molo per nascondersi. Li ha incontrato una ciurma di pirati che sapendo del piano di Malefica, hanno rapito la bambina per consegnargliela ed avere una ricompensa.
Killian era nero in viso mentre Emma era bianca cadaverica. Sembrava essere sul punto di svenire. Le sue paure dunque erano fondate, non era riuscita a proteggere la sua bambina. Come sarebbe potuta diventare una brava mamma per entrambe le bambine e Henry se non riusciva neanche a difenderne una.
- Dimmi il nome del capitano di quei pirati - domandò Killian
- Barbanera!
- Brutto figlio di... - prese la sua giacca e si incamminò con ferocia verso la porta
- Dove stai andando? - si alzò anche Emma con la bimba in braccio.
- A spaccare la faccia a quel lurido e a tutta la sua ciurma. Nessuno può toccare la mia famiglia.
- Aspetta! - gli diede la bambina in braccio così da non lasciarlo andare via. - Non puoi andare! Ha bisogno anche di te in questo momento. E poi che ne sai... magari li abbiamo già fatti fuori. Henry continua...
- L'hanno tenuta in ostaggio per due settimana dopodiché grazie a te, killian l'altra mamma - disse guardando Regina - e Gold siete riusciti a riprenderla, esiliare i pirati in una terra sperduta e sconfiggere una volte per tutt'e Malefica. In oltre qui c'è scritto che da quel giorno non le fate usare più la magia se non estremamente necessario. Però potete stare tranquilli però: in quei quei quindici giorni nessuno le ha fatto del male. Era sorvegliata da una ragazza che le dava regolarmente da mangiare e la faceva giocare. L'hanno solamente spaventata.
- Mi basta questo per ucciderli. E' una fortuna per loro che non siano nei paraggi.
la bambina si risvegliò piangendo per l'ennesima volta
- Amore di papà, te lo prometto: nessuno ti porterà più via da noi. Ora che ne dici... ti va di dormire in camera con mamma e papà?
- Posso davvero dormire nel lettone con voi? - Disse guardando anche Emma per ottenere una conferma da lei.
- Certo che sì, ma non ti ci abituare. Ora vai a dare la buonanotte a tutti e poi andiamo di sopra. - La bambina fece come le venne chiesto dopodiché dopo aver detto agli altri quali sarebbero state le loro stanze si recarono di sopra e si misero tutti e tre a letto. La bambina di addormentato velocemente
- Vedi? Non ho saputo proteggerla.
- Amore... si è allontanata da sola non potevi prevederlo. Guarda il lato positivo, l'hai salvata e le hai sconsigliato di usare nuovamente la magia. Hai svolto il tuo compito correttamente e poi facci caso... ti cerca in continuazione. Questo vuol dire tanto. Non preoccuparti.
- È normale che mi cerchi è nella fare: sta per arrivarmi una sorella, sono felice ma sono comunque gelosa marcia dei miei spazi e dei miei affetti.
- Non essere paranoica. Ti vuole bene a prescindere da tutto e io sono orgoglioso di avervi nella mia vita. Te, Henry, Leila e questa piccolina. Però pensavo, tra poco Henry andrà al collage, un altro maschietto ci vorrebbe non trovi? Dovremmo ritentare dopo la nascita di questa signorina - disse toccandole la pancia
- Non ci penso proprio! Accontentati! Non sono una fabbrica di bambini. -Lui rise - Non ridere! Pensa a dormire.
- Notte amore
- Buonanotte ! - Si scambiarono un dolce bacio dopodichè Si addormentarono tutti e tre o quattro, dipende dai punti di vista, abbracciati.

Note dell'autore:  Ce l'ho fatta, con un ritardo imperdonabile ma ce l'ho fatta! Che dire... spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che vogliate continuare a seguirmi. Un bacio a presto.

Happy beginningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora