Capitolo 8

6.6K 253 111
                                    

Non riuscivo a dormire quella notte. Dopo tutto quello che era successo a scuola non smettevo di pensare a Stiles. Dopo che mi aveva portato l'antidoto non ci eravamo detti più niente e ognuno era andato nella propria casa. Non volevo che finissero così le cose ma non avevo fatto niente per farle finire in modo diverso.

Dovevo andare a casa sua e rimediare. Anche se avevo il pigiama, che era composto da dei pantaloncini e una larga maglia a maniche corte, mi misi le prime scarpe che vidi ed uscì di casa. Era notte fonda ma speravo che Stiles fosse sveglio, volevo parlargli a tutti costi perché avevo paura che quando il sole sarebbe sorto, io non sarei più riuscita a confidare i miei sentimenti per lui.

Chiusi, cercando di fare il più piano possibile, la porta di casa perché Deaton stava dormendo. Mentre io ero a scuola a cercare di combattere il virus con i miei amici, Deaton faceva la stessa cosa in ospedale.

Il branco di Satomi era stato ucciso a causa del virus e quest'ultima aveva portato un suo beta sopravvissuto che aveva bisogno di cure. Purtroppo era morto, ma con Melissa e Derek erano riusciti a scoprire che l'antidoto erano i funghi meishi. Satomi era riuscita anche ad uccidere un killer che era andato in ospedale per uccidere lei stessa e Derek.

"Stiles" chiamai il mio ex ragazzo con sorpresa quando lo vidi comparire sotto i lampioni davanti a me.

"Stavo venendo da te" dicemmo all'unisono e quando ce ne accorgemmo ridacchiammo.

"Volevo parlarti" gli spiegai facendo un passo più vicino a lui.

"Fai parlare prima me" Stiles si avvicinò a me intrecciando le sue mani alle mie.

"Quella notte ad Eichen House non ero me stesso, okay? Non sai quanto mi sono pentito di quella notte, baciare Malia e finirci quasi a letto mi aveva distrutto. Soprattutto pensare che io ero con lei mentre te eri a casa, qua a struggerti per me" Stiles aveva le lacrime agli occhi e prese un sospiro profondo cercando di continuare.

"Stiles-" feci per parlare ma lui mi interruppe.

"Per favore fammi finire" mi pregò schiarendosi la gola.

"Quando lei mi ha baciato dai Calaveras io mi sono allontanato subito e le ho detto che amo solo te. Anche se non aveva capito molto bene dato che me l'ero trovata, giorni dopo, nel letto a dormire abbracciata a me. Te l'avevi pure visto" Stiles mi strinse più saldamente le mani guardandomi dritto negli occhi.

"Sei l'ancora di Malia" compresi sentendomi corrodere dentro dalla gelosia.

"Siamo stati separati più di tre mesi e non c'è stato giorno che io non abbia pensato a te. Come mi abbracciavi, come mi baciavi, come soltanto mi tenevi per mano, come mi guardavi. Anche come dormivi con me. È per questo che sono venuto da te. Ti ho sognato, ho sognato di quella volta che non riuscivo a dormire-" Stiles sorrise a quel ricordo ridacchiando.

"Volevi dormire al centro del letto ma volevi anche stare abbracciato a me così io mi sono messa completamente sopra di te" mi ricordai sorridente.

"Si e voglio che tutte le notti sia così" mi confidò Stiles portandomi più stretta a sé.

"Allora andiamo" gli sorrisi maliziosa spingendolo verso casa sua sapendo che suo padre stava facendo il turno di notte alla centrale di polizia.

Elegant | Stiles Stilinski (3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora