Illusion

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Tell me do you believe in love, is not an Illusion?
- Illusion; One Direction.

James, ho lasciato Scorpius. Dirigiti subito sulla Torre di Astronomia. Ti aspetto.

 
Quando aveva letto il biglietto che il gufo di Rose gli aveva portato, dovette rileggerlo ben due volte prima di afferrare il messaggio. E dovette, autoconvincersi, di non stare sognando. Che non fosse soltanto un'illusione. Si pizzicò i bicipidi, si schiaffeggiò il volto. Fece di tutto.
E il pezzo di pergamena con la scritta rimaneva sempre tra le sue mani.
Improvvisamente, gli sembrò tutto più reale: la sofferenza, il dolore... ma anche la gioia e il cuore che gli batteva in gola come una stupida dodicenne.
Salì le scale di Astronomia a grandi falcate, poi, spalancò con impeto la porta che conduceva all'esterno, e la vide.
Al centro, con il vento che le sferzava i capelli rossi, lei se ne stava immobile, a guardarlo con quello sguardo pieno di passione.       
«Sei venuto.» Non era una domanda, nè una risposta, bensì una mera constatazione.
James, col fiato affannato rispose: «Come potevo non venire?» e, prima che potesse dire, o aggiungere altro,la raggiunse e la strinse forte a sè.
Il profumo di lei gli violentava le narici, annullando quasi il suo olfatto, eccetto per quel profumo di rosa e miele  che aveva.
« Jamie...» mormorò, affettuosa e con la voce incrinata. James, di nuovo, le impedì di parlare; unì le labbra con le sue in un caldo, umido, bacio. Il mondo scomparì e rimasero soltanto loro due.
James si sentì pizzicare dentro da quella voglia pazza che aveva di lei, da quelbisogno fisico. Non aveva avuto nessun'altra ragazza, non dopo che aveva scoperto la sua dolce rosa.
« Jamie...» mormorò, ancora, arrendevole sotto le sue mani, vaganti lungo il corpo che, man mano diventava sempre più della consistenza del burro.
James l'attirò ancora a sè, e la trascinò via. Lungo le scale che conducevano lì, c'era uno sgabuzzino dove erano soliti tenere cose vecchie.
I due amanti vi si intrufolarono dentro e, quando Rose si sedette sul vecchio mobile e lo afferrò per la cravatta, per unidrlo a lei, James rabbrividì.
Quell'illusione non gli era mai sembrato tanto reale. E di illusione ne aveva avute,lui.
I due si spogliarono, in fretta, tra brividi e sussulti di piacere, cercandosi l'un l'altro,completandosi.
« L'ultima volta.» mormorò, lei, mentre James scendeva a baciarle il collo.     Lui la guardò senza capire, e allora vide bene, nella semioscurità, che Rose stava piangendo.
« Ho lasciato Scorpius, ma non non possiamo più stare insieme. »
James venne scossa di rabbia; l'afferrò, più brutalmente, e la continuò a baciare, a toccare, a premere i loro corpi.
E fecero l'amore, perchè, se proprio doveva andare così, James voleva prendersi quelloche era suo, quello che gli spettava di diritto; quello che Scorpius aveva sempre avuto e lui no.
Quando finirono, James fece scivolare la schiena lungo la parete che puzzava di muffa, Rose singhizzò.
« James, ci stiamo lasciando.»
Perchè, erano mai stati davvero insieme?
E Rose uscì dallo sgabuzzino, così come dalla sua vita.   

Illusion 》 {HP} • parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora