Il Gioco dell'Orrore

Capitolo 2.

"E' la scrittura, ragazzi. La risposta è 'la scrittura'" dice Calum guardando in modo deciso la pergamena; in quel momento tutti i nostri auricolari cominciano a fischiare, ognuno fa partire il proprio. Anche se detto in modo differente, il messaggio è lo stesso:

"Lilith, tu e il gruppo avete trovato la risposta corretta. Ora vedrete arrivare dall'alto una corda; ognuno di voi dovrà salire nell'ordine stabilito e raggiungere la cima. Una volta arrivati in superficie ci saranno ad attendervi degli uomini che vi scorteranno nelle vostre stanze. Più tardi saprete il tempo che avete impiegato e a quale posizione siete arrivati.
L'ordine per salire è il seguente:
Ashton, Lilith, Luke, Eva, Michael e Calum.
Buona fortuna, Lilith".

Termino di sentire il messaggio per ultima, Ashton si sta già precipitando verso la corda appena arrivata dall'alto; immediatamente lo seguo e così fanno anche gli altri.

"Ce la fai a salire?" mi chiede Ashton mentre guarda me e poi le bende attorno al mio corpo,

"Come sono scesa posso anche salire" dico sorridendogli e lui apparentemente sembra tranquillizzarsi. Sinceramente non capisco tutto questo preoccuparsi per me se nemmeno ci conosciamo; io so di non avere un buon carattere ma mai nessuno aveva cercato di avvicinarsi a me come stava facendo lui.
Ora mi chiede come mi sento, prima nel labirinto mi ha abbracciata senza un apparente motivo, quando ieri l'ho visto mi ha detto cose simpatiche e ripensandoci mi sorge un dubbio.

La pubblicità che penso tutti abbiamo visto in televisione recitava "...se hai tra i sedici e i vent'anni...", Ashton giusto ieri mi ha detto di averne ventuno. Non voglio essere pignola ma decido, mentre stiamo cominciando ad arrampicarci, di porre una domanda. Forse non è il momento adatto, dovremmo risparmiare energie per questa faticosa salita, però sono troppo curiosa

"Toglietemi un dubbio: come siete arrivati qui? Nel senso, come avete scoperto del gioco per poi decidere di partecipare?"

"Lilith, non è il momento adatto per fare delle domande" risponde Luke in modo brusco ed Eva concorda aggiungendo un "idiota" rivolto a me. Lascio perdere quello stupido commento e continuo imperterrita con la mia domanda. Voglio sapere.

"Mi sembra invece il momento opportuno perché una volta saliti lì sopra, ci separeranno e chissà quando si presenterà un'altra occasione per parlarci"

"Potrebbe essere davvero l'unico momento per parlarci e tu lo sprechi facendo domande del genere" risponde Ashton nascondendo un velo di preoccupazione.

"Ripeto, sono solo curiosa! E' una stupidissima domanda e voglio conoscere la risposta"

"Ti stai trasformando nella persona che desideri essere, 'vuoi, esigi e pretendi'" esordisce Michael sghignazzando e citando la descrizione che ho fatto ieri di me stessa.

"Quindi mi potevi sentire..." dico quasi in un sussurro ma non basta perché il rosso sente e mi risponde

"Seh... Dunque, come sono arrivato al gioco...? Diciamo che ho visto una pubblicità in tele, ho fatto il casting ed eccomi qui. Tu l'hai scoperto in modo differente?"

"No... Anch'io come te"

"Sono l'unico che prima della pubblicità ha visto delle immagini come... messaggi subliminali?" chiede incerto Luke.

Arrivano dei no dalle bocche di tutti, tranne Ashton che continua a restare zitto, anche se ogni tanto mi lancia qualche sguardo.

"Io ho visto la cella della prima prova, quella della terza e la buca di questa prova" dico con sicurezza,