1. Il mostro della foresta

55 4 0
                                    




Tra i tanti boschi e foreste di Chamelon ce n'è uno in particolare. Dove nessuno osa accedere, qui le dicerie degli uomini hanno sempre spaventato chiunque gli si avvicinasse, il bosco "senzacolore".

Una ragazza con una squadra di cavalieri si sta dirigendo proprio lì.

Corrono all'impazzata, a piedi, pur sapendo di essere in una zona proibita.

Ma in fondo sono pronti a qualunque rischio pur di evitare i loro inseguitori.

Ma non c'è scampo alla velocità dei cavalli di Re blat forse, i più veloci tra i regni.

Vengono accerchiati, senza via di fuga.
Uno degli inseguitori scende da cavallo sicuro di sé e delle sue possibilità:

- non vi permetterò di raggiungere la capitale – dice Jonathan.
I cavalieri si schierano a difesa della ragazza e così lo scontro inizia.

Ma la quantità di uomini ha la meglio sulla qualità.

L'ultimo cavaliere è ancora in piedi con la spada tra le mani, circondato da miriadi di nemici.
Senza perder tenacia urla : - Per Creeper e re Aspru!- Così muore trafitto in petto da una spada nemica.
- Adesso a noi principessa Ori, sali sul mio cavallo, non pensavi ti seguissimo fino a qua?

Pensavate forse che arrivare nella tenebrosa "foresta senza colore" ci avrebbe spaventato? -
-Non verrò mai con voi, preferisco la morte-
- Prendetela e legatela sul mio cavallo- dice Jonathan ai suoi uomini.

Intanto il suono di un fischiettio si fa sentire tra i boschi.
- Tu... vai subito a controllare-
Il fischiettio si fa sempre più forte, qualcuno si sta avvicinando, per quanto fosse impensabile.

Tra quei boschi di miti e leggende non possono esserci umani.

Eppure qualcuno si fa avanti, l'uomo con la scure, l'armatura, l'elmo cornuto e un cervo sulla schiena.

Il brigante fa uno scatto non appena lo scorge. Di colpo si arresta.

La sua testa dilaniata dalla scure che l'uomo dai fitti boschi ha lanciato, poi posa il cervo a strappa la scure dal cranio del malcapitato.

Gli inseguitori gli si scagliano contro, ma il possente nuovo arrivato non arretra di un millimetro.

Vega è un uomo cresciuto tra le montagne, selvaggio, freddo e imparziale.

Biondo con una pesante armatura e un elmo cornuto.
Viene attaccato frontalmente, ma la rude scure che brandisce ferma il colpo.

Lui non conosce esitazione. Colpisce con gran velocità gli uomini che gli vanno incontro.

Si fa scudo dei loro corpi e poi contrattacca, tagliando le loro teste con un secco colpo d'ascia.

La sua velocità e determinazione terrorizza gli avversari.

Non hanno nemmeno il tempo di pensare a una ritirata, la loro testa è già stata tagliata.

Il capo, Jonathan rimasto solo si rende conto della minaccia, ogni colpo è mortale.

In quell'ascia velocità e brutalità sono un'unica risorsa.

Ma Jonhatan sa bene che i suoi uomini erano solo dei fantocci, e non guerrieri, forse è ora di dare sfogo a qualcosa di inaspettato.

-Chi diavolo sei?- chiede il tipo a Vega, ma non risponde.
-Non sai chi ti sei fatto nemico stolto, il regno di Tarantula non ti perdonerà.- continua Jonathan
Vega rimane impassibile in volto.

Nessun mostro è come meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora