capitolo 4

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Sono le 4 di mattina e ho un mal di testa che può uccidere.
Ve lo giuro non mi sono mai svegliata così presto, Martina ancora dorme, beata lei.
Ora capisco perché tutti stanno di merda dopo una sbornia non scherzavano o altro... si sta proprio di merda e mi dispiace dirlo ma mi ricordo tutto dall'inizio alla fine, dalla limonata che ho avuto con quel tizio misterioso a quando io e Martina ci siamo catapultati nel suo letto, molte persone si lamentano di non ricordare niente dopo essersi ubriacati, ecco io lo vorrei davvero, vorrei non ricordarmi niente ,niente di niente, partendo da quel lussurioso bacio o da quel ballo, più che ballo era un eccitante strusciarsi e palparsi dappertutto.

La vera domanda è me ne pento?
Beh un po' di risentimento ce l'ho perché infondo era il mio primo bacio e più passa il tempo più te lo immagini estremamente romantico magari con l'uomo del tuo destino, e ovviamente non speri che il tuo primo bacio lo dai ubriaca e ad uno sconosciuto in una discoteca che puzza di alcol, fumo e sudore, ma sinceramente ormai non esiste più il principe azzurro ora esistono le carogne perciò no, non me ne pento perché infondo poi era un figo della madonna cioè aveva un fisico asciutto e scolpito, due braccia possenti, per non parlare delle mani, purtroppo ho visto soltanto del suo viso le labbra rosea .... così sexy....e non lo so mi sembra anche di aver notato degli occhi verdi brillare in tutta quella confusione ma di ciò non ne sono sicura so soltanto che mi hanno ricordato tantissimo quelli del....

NO, nuovo giorno, nuova vita ed ora io non sono più innamorata di quel coglione del prof(sexy).

Ci avete creduto? No? Neanche io.

I genitori della mia amica hanno una casa enorme una villa a tutti gli effetti con un kilometrico giardino è una vista lago da togliere il fiato decisi allora di prendermi una tazza di cioccolata calda che secondo me è la cura migliore per ogni tipo di malattia, quel tiepido calore che ti solletica il viso con il dolce sapore del cioccolato fuso riuscirebbe a guarire anche un malato di AIDS, ok ora sto esagerando ma mi riesce a calmare e a cacciare via quell'odioso mal di testa che mi porto dietro da mesi e che oggi è più intenso per via del dopo sbornia, mi siedo con estrema delicatezza su una sedia color panna del giardino, mi bagno le labbra con la cioccolata, poggio la tazza nel tavolino e osservo incantata i primi raggi del sole che si specchiano nel lago, un panorama più bello non l'ho mai visto in vita mia, mi sento una vera e propria principessa, deve essere bellissimo svegliarsi ogni giorno in questa villa con questa atmosfera di serenità che si respira nell'aria, al contrario di casa mia, così confusionaria soprattutto di prima mattina, rabbrividisco al solo pensarci, quasi quasi invidio Martina... Oggi credo proprio che non andrò a scuola e passero una giornata con la mia BFF come i vecchi​ tempo.

Sono le due e ancora Martina e i suoi genitori non si sono svegliati.

MI STO ANNOIANDO A MORTEEEEEE!

Ho fatto di tutto ho pulito una stanza della casa (poi mi sono scocciata), ho fatto palestra nella sala attrezzi, ho nuotato in una stanza dove c'era una piscina di quelle professionali non credo di aver visto una piscina più grande di questa era gigantesca grande forse come tutta casa mia, e la mia casa non è di certo piccola, ho preparato un infinita colazione che ormai per via dell'orario è diventata un pranzo, mi sono truccata struccata e ritruccata in maniere alquanto bizzarre e ancora niente dormono come sassi, sembrano in coma!

Io mi ricordavo che Martina era una dormigliona, ma Dio santo, non così tanto, i miei progetti di fare una giornata di puro shopping e pettegolezzi come piacciano a lei sono completamente sfumate.

Finalmente dopo le quattro qualcuno si sveglia, sfortunatamente è sua madre
'Dormito bene?'
'Si meravigliosamente lei invece?' O quasi.
'Ho dormito come un ghiro.' non me lo dica a me sono dalle 4 che aspetto segni di vita da questa famiglia.
Sì guarda attorno e nota la sfilza di cibo che ho preparato non posso assicurarvi niente sul sapore ma che ci ho messa due ore abbondanti e tutta me stessa questo ve lo giuro
'Oh hai preparato la colazione?
Quando ti sei svegliata?'
'Non si preoccupi mi sono svegliata verso le 10' sì lo so è una balla quanto una casa ma volevo che non si allarmesse.

ALLELUIA, ALLELUIA verso le 6 Martina finalmente si sveglia ma purtroppo alle sette in punto, peggio di un orologio svizzero mio padre mi viene a prendere e ritorno nella mia caotica dimora, mi manca la villa di Marti, quella pace ,quella atmosfera, vengono rimpiazzate dalle stridule urla di mia madre ve lo giuro non mi erano mancate neanche un po', il mal di testa furiosamente si impadrona del mio povero cranio ma sta volta il dolore è fortissimo, insopportabile, mi sembra di avere un trapano che mi trafigge la testa.
Ho bisogno solo di pace.
Decido di farmi un bel bagno caldo prendo i sali e dei petali di rosa per rendere l'acqua ancora più profumata mi spoglio e mi immergo nella vasca, l'acqua calda mi accoglie e mi riporta in uno stato di pace e tranquillità questa giornata l'ho dedicata tutta ed esclusivamente a me, e sempre nello stesso dí decisi di arrendermi all'amore che provavo per il mio prof, perché per quanto strano improbabile sentimento era pur sempre amore quindi​ ci soffro? Ovviamente ma questo stesso sentimento riesce a farmi volare, quindi ragazzi dimenticatevi di tutto tranne dell'amore.... Non fate come me, che me ne dimenticai l'indomani.

Verso le dieci mi andai a coricare sorridendo con l'immagine sempre impressa dell'unico uomo che si era impossessato del mio cuore.
Credo che quella fu l'ultima notte che dormì tranquillamente senza che un incubo si impossessasse di me, quella giornata fu stranamente azzeccata come se sapessi davvero quello che mi sarebbe successo ma non lo sapevo veramente, decisi di darmi una giornata per me perché sapevo che non ne avrei avute più di così tranquille e rilassanti ma in realtà non lo sapevo, molte psichiatri dicono che è stata fortuna, è difficile da comprendere l'ho ammetto non lo comprendo neanche io stessa a distanza di tanto tempo, ciò sta che quella giornata fu l'ultima giornata "si" della mia vita prima che quel male che mi stava divorando già da un po' venisse allo scoperto, prima che quell'orrendo tsunami pieno di agonia, rabbia e paura mi inghiottisse, senza darmi più il tempo di solo respirare, uccidendo così ogni mia speranza o gioia, ma non è stata la mia una morte netta, no, la mia è stata una lunga e dolorosissima morte interiore, mi hanno tolto tutto ciò che avevo, mi era rimasta solo la rabbia e un vuoto incolmabile nel petto.

Mi manca quella ragazzina spenzierata..........

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