Un mondo di sconosciuti.
Tutte facce strane,volti ed espressioni mai viste.
Tutti avevano il loro gruppo o un'amica di fianco,non c'era nessuno sola/o. A parte me.
Stavo a due-tre metri lontana da Alessio e dal loro gruppo,non volevo farlo sfigurare come dice lui. Classe 4^E. Bene pensai. Entrammo e mi sedetti nell'unico banco libero,che si trovava nell'ultima fila,di fianco a Ivan. Alessio lo avevo davanti,e questa mi dava solievo, non avrebbe potuto darmi fastidio.
"Buongiorno ragazzi. Come avrete visto abbiamo in classe una nuova compagna, di nome Eva. La invito a farsi avanti,per così capire chi sei!" Tutti mi stavano fissando e io ero rossa come un peperone.
"Mi chiami Eva,abitavo a Genova fino a qualche tempo fa,ora per motivi familiari,mi sono dovuta trasferire qua. Come sport pratico la motocross,a livello agonistico,faccio molte gare regionali,interegionali e ora sono in fase di preparaZione per i nazionali. Amo la musica,sopratutto quella degli anni '90 e amo andare a ballare. Frequento il liceo classico,per poi diventare insegnante di lettere" dissi. Mi stupì anche di me stessa e della tale leggerezza con la quale dissi le cose.
"Bene Eva. Spero che integrarsi qui sarà facile. Inoltre sei anche la sorellastra di Alessio" un "ohhh" di stupore pervase la classe. Nessuno le so aspettava? "Maledetta" pensai.La lezione andò tranquilla. Era arrivata la ricreazione,e appena suonata Alessio si precipitò in bagno. Capii subito,cosa stava facendo.
"Alessio appena suona la campana,scappa subito nei cessi e se ne fa una." mi disse Ivan,interronpendo i miei pensieri.
"Ahh" dissi in tono quasi malinconico,come se dentro di me qualcosa si fosse rotto. Un qualcosa che nessuno sarebbe stato in grado di riparare eccetto una persona. Lui.
"Io vado da Paolo e gli altri,vuoi venire? Non mi sembra che qua,tu sia molto a tuo agio" mi disse Ivan,incitandomi ad andare con lui verso il gruppo. Però mi ricordai delle parole che mi disse Alessio la stessa mattina,e quindi decisi di no.
"No forse è meglio di no"
"Perché?!" Mi chiese quasi stupito.
"Non vorrei fare 'sfigurare' Alessio e voi. Sta mattina mi ha fatto una scenata assurda perché non poteva farsi nessuna a causa del mio ritardo,e mi che ha detto di non farvi sfigurare." Dissi d'un fiato
"Ma va su! Sei carina e simpatica,mica fai sfigurare,andiamo su".
Andammo verso il gruppo,che dialogava nell'atrio della scuola. Tutte le ragazze guardavano Ivan come un dio greco,e così il resto del gruppo."Rega oh. Ma lo sapete che Ale le ha detto di non stare con noi,perché noi potrmmo sfigurare!? Robe da pazzi!"
"Ragazzi state tranquilli. Sarò solo oggi con voi."
"Ma no Eva perché?" disse Federico quasi dispiaciuto dalla scelta che presi.
"Per il semplice motivo che Ivan ha detto poco fa."
"Ale quando dice le cose non le pensa. Fidati di noi. Ora fai parte del nostro gruppo e a lui glielo spiegamo noi semai" disse Francesco,con un tono deciso.
"Sta arrivando" dissi con un accento quasi preoccupato.
"Oh raga non potete capire quanto scopa bene... Che ci fa lei qua?!"
E li il mondo di paura mi cadde addosso.
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Fammi tua
ChickLit"Cosa stai facendo?" chiese Eva,stupita ad Alessio,mentre stava facendo scendere lentamente la mano nel suo interno coscia. "Mia,ti faccio mia"