I Capitolo

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Fede pow's

Federica Carta, 17 anni, Roma.

Amo cantare.

Una descrizione come tante altre, forse anche un po' generica e banale, ma in fondo non mi è mai piaciuto raccontare di me, ho troppe cose che porto dentro per una ragazza che come me ha solo 17 anni.

Quindi lascio sempre che siano gli altri a capire qualcosa di me, o meglio, a scoprire qualcosa di me.

Mi sono aperta pochissime volte nella mia vita, con pochissime persone, forse solo con mia sorella Arianna, mio padre, che è l'uomo più importante della mia vita, nonchè l'ultima persona che vorrei deludere e con mia madre, con la quale mi capisco senza bisogno di tante parole.

Poi c'era lui, Nico, il mio migliore amico, la mia sola e vera fonte di ispirazione, sia a livello umano che a livello artistico. Lui non c'è più, e Dio solo sa quanto ho sofferto e quanto ancora soffro.

Chiunque mi incontri nota solo il mio lato allegro e solare, sono una ragazza molto aperta e socievole, non amo le discoteche, ma amo uscire con gli amici e passare le serate a cantare, parlare e divertirci insieme.

Ebbene si, in un gruppo di persone sono sempre stata un po' il collante tra queste, odio i litigi, anche quando non riguardano me, quindi tendo sempre a far sì che chiunque sia intorno a me sia felice.

Eppure porto dentro tanto dolore, per una morte forse mai superata, e che forse non supererò mai, perchè Nico in fondo, è il mio pensiero costante, ancora penso spesso a quanto la vita con lui sia stata ingiusta. Eppure io questa vita continuo ad amarla, amo tutte le piccole cose, credo che sia veramente un dono.

Quindi sfogo la mia rabbia, ma soprattutto il mio dolore, semplicemente cantando, ciò che mi riesce meglio.

E proprio ora sono qui, non ancora maggiorenne, all'ultimo step per l'ammissione alla nuova classe di Amici, il programma che seguo da quando ero piccolina con la bottiglietta d'acqua al posto del microfono, davanti al televisore, imitando i cantanti che ne hanno fatto parte.

Sono davanti ai professori che mi chiedono di cantare quattro canzoni una dietro l'altra, di cui l'ultima a cappella.

Alzo lo sguardo dal pianoforte, vedo le loro facce, sembrano soddisfatte.

Ma prende la parola Rudy Zerbi, sembra ne voglia sapere di più riguardo al mio inedito Tutto quello che ho; lo sapevo in fondo che questa domanda sarebbe arrivata prima o poi, anche se dentro di me avrei sperato che mai lo avrebbero fatto.

La mia risposta, data al primo step: - io canto, poi mi dite voi se avrete capito a chi è dedicato-, non è bastata a quanto pare.

Allora mi armo di coraggio e rispondo, raccontando tutta la storia di Nico, e di quello che era lui per me: - ...quindi parla di una perdita, ma anche di una speranza, perché è giusto pensare che la vita sia bella e che ci riservi sempre qualcosa di magnifico.- dico concludendo tutto d'un fiato con gli occhi che iniziano a pizzicare.

Rudy: -avevo immaginato potesse riferirsi a qualcosa del genere, ma non mi sarei mai aspettato che una ragazza di soli 17 anni, riuscisse a trasformare una situazione così in una canzone. Complimenti Federica!-

Ero felice, del resto è il complimento più bello che mi potessero fare, ma ecco che prende la parola Fabrizio Moro, uno dei quattro professori: -Federica ho aspettato a parlare perché mi hai scosso, mi ha scosso la tua voce che mi emoziona, la rabbia e la dolcezza con cui hai cantato.- dice, lasciandomi senza parole.

Anche gli altri due professori appaiono soddisfatti delle mie prove e mi congedano dandomi appuntamento all'ultimissimo step, quello di formazione delle classi.

Durante il percorso dei casting ho conosciuto tante persone, ho legato più o meno con tutti, ma mi ritrovo spesso a parlare con Shady, una cantante dalla voce che incanta e soprattutto una persona meravigliosa, poi con Mike, un ragazzo che sembra molto sulle sue, ma in realtà è buono come il pane e Riccardo, un amico di Mike, un bel ragazzo con dei testi che ti fanno venire voglia non solo di cantare, ma anche di ballare, è contagioso, una felicità che ti contagia.

E per una come me che ama ridere e divertirsi, non ci potrebbe essere niente di meglio.

Ho conosciuto anche un ragazzo, Lucas, cantautore secondo me bravissimo, e abbiamo iniziato a frequentarci; no, non lo amo, ma in fondo è da troppo poco che ci conosciamo e stiamo bene insieme, ma per il momento nulla di più.

Tra i ballerini ho riconosciuto subito Andreas, il ragazzo che dovette abbandonare lo scorso anno a causa di un infortunio, è il mio preferito tra i ballerini, anche se ammetto che il livello è molto alto. Lui era già il mio preferito lo scorso anno.

Ammetto di averglielo detto appena l'ho visto, perché non riesco mai a tenere a freno la mia lingua, lui è scoppiato in una risata fragorosa, mi ha ringraziata e da quel giorno abbiamo stretto subito amicizia.

Andreas è un po' come un fratello maggiore per me, così come Vittoria, una ballerina. Tra di loro si stimano molto e entrambi sembrano davvero piacere a Veronica Peparini, ed effettivamente, sono veramente bravissimi.

Ho legato anche con Giulia e Sebastian, entrambi minorenni come me ed entrambi ballerini; Sebastian è giovane e già molto bravo, Giulia è fisicamente la ballerina più bella, a tratti sembra arrogante, ma a me fa un'enorme tenerezza, perché so che in realtà è solo molto insicura e soffre tantissimo la competizione con gli altri ballerini che sono oggettivamente più completi di lei.

Comunque ora sto tornando a casa, Mike e Riccardo, che sono a Roma con la macchina, si sono proposti di accompagnarmi a casa, dato che poi rientreranno questo pomeriggio stesso a casa per gli ultimi giorni prima dell'assegnazione dei banchi.

Cantiamo per tutto il tragitto, il traffico di Roma rende lento qualsiasi spostamento, e io inizio a improvvisare anche qualche balletto mentre canto sotto i loro occhi divertiti.

Arriviamo dopo 40 minuti sotto casa mia, li ringrazio e li saluto, del resto mancano solo quattro giorni e capiremo quale sarà il nostro destino.

Spero proprio che siano tra le persone che condivideranno con me questo percorso, mi diverto proprio con loro.

JUST THE WAY YOU ARE - REDERICADove le storie prendono vita. Scoprilo ora