Pow's Fede
Era arrivato l'ultimo giorno dei casting, quello in cui avrei saputo se quel banco sarebbe stato mio.
La sensazione con cui mi sono svegliata stamattina è strana, mi sento non solo agitata, ma anche impaurita poiché dovrò cantare il mio inedito nuovo.
Ho paura, ho paura che quando gli occhi inizieranno a pizzicare, la voce inizierà a soffocare, ma lo voglio fare, devo riuscirci.
Arrivo e non parlo con nessuno, sono piuttosto agitata, scambio qualche parola con Shady e Riki ma anche loro si rendono conto che qualcosa non va, lo capisco da come mi guardano, da come cercano di capire con lo sguardo se sia tutto a posto.
Sono seduta vicino ad Andreas ad aspettare il mio turno e c'è da dire che è forse agitato tanto quanto me, infatti mi abbraccia senza bisogno di parlare per capirci.
Andreas: -In bocca al lupo piccola Fede, speriamo di ritrovarci più tardi come vicini di banco-, mi dice. È proprio diventato come un fatellone per me.
Chiamano Riccardo che canta il suo inedito e si aggiudica il banco, se lo merita è un modo di cantare che effettivamente incanta. Dice che ad ispirargli Perdo le Parole sia stata la figlia di Ramazzotti, e a quella affermazione mi fa sorridere, lo considerano già tutti un playboy, ma effettivamente per quello che l'ho conosciuto io è solo un ragazzo molto dolce.
Lucas non passa, sono dispiaciuta da una parte, ma dall'altra mi sento quasi sollevata, so che non è bello pensare questo del ragazzo con cui mi sto frequentando, ma per il momento inizio a sentirmi soffocare da una situazione che forse sta diventando più grande di me.
Mi dispiace e lo abbraccio, ma sono convinta che avrà un'occasione per dimostrare a tutti chi è e quanto vale, e magari sarà ancora qui ad Amici.
Ecco che mentre la classe si sta formando sento chiamare il mio nome, incrocio lo sguardo di Cosimo, seduto già al banco affianco ad Andreas, che mi fa l'occhiolino per incoraggiarmi.
Sono pronta e inizio a cantare Attraversando gli anni, ci metto l'anima e il cuore, mi sembra per pochi minuti di essere stata in un'altra dimensione.
Quando finisco di cantare vedo i professori molto soddisfatti, addirittura Rudy prende la parola per dire: -Io sono scioccato, il testo è bellissimo e la tua interpretazione con il piano mi ha fatto venire la pelle d'oca-.
Tutti sono d'accordo con il mio ingresso nella scuola, così ancora scossa per aver cantato proprio questa canzone e con gli occhi che pizzicano perché non voglio piangere qui davanti a tutti, mi siedo al mio banco, senza capire nè dove sono nè chi mi stia parlando.
Avrei solo voglia di uscire di qui e di poter piangere.
Pow's Riki
La strada è la stessa, ma sembra più vuota... cammino da sola, nessuno mi guarda nessuno mi aspetta... un giorno ci rincontreremo ancora chissà dove saremo stati grandi attraversando gli anni... la terra sotto i piedi mi manca non lo vedi.
Mi colpiscono tantissimo queste parole e gli occhi mi diventano lucidi. Non so se mi fa più male il fatto di sapere che lei soffre oppure il fatto di non sapere e non potere fare nulla.
Fatto sta che l'inedito di Fede è una bomba e la sua voce e la sua interpretazione al piano lo rendono davvero speciale. Ha una voce che incanta.
Però lo capisco subito che è scossa, incontro il suo sguardo e la vedo turbata, vedo che vorrebbe piangere ma non lo fa.
Prende posizione al suo banco, la guardo e le mimo "sei stata fantastica", ma la vedo in un'altra dimensione.
Io lo so che non è per altro se non per la canzone, per il ricordo di Nico, per il non sentirsi abbastanza e vorrei solo abbracciarla.
Dopo qualche minuto e dopo essersi guadagnate il banco Shady e Giulia, vedo Federica chiedere a Maria se può uscire per andare in bagno.
Vedo lo sguardo spento e in panico e, senza pensarci troppo alzo la mano e dico: -Maria posso raggiungere Federica?-.
Maria, che credo abbia già preso a cuore quella ragazza un po' come tutti qui dentro, mi dice subito di sì, così mi dirigo verso i bagni della nostra futura sala relax.
La trovo seduta per terra nello spogliatoio delle ragazze, appena fuori dal bagno, con la testa fra le gambe, sciolta in un pianto liberatorio.
Mi siedo di fronte a lei e semplicemente la stringo.
Riki: -Shhh Fede calmati, sei stata bravissima-
Fede: -Io ho pensato di non farcela, ho avuto paura che la voce mi soffocasse- mi dice singhiozzando.
Riki: -E invece ci sei riuscita e dovresti essere orgogliosa di te-
Fede: -Riki pensi che la supererò mai la sua morte?-, mi chiede a quel punto quasi come se mi stesse pregando di dirle che una via d'uscita esiste sempre e che presto arriverà anche per lei.
Riki: -Lo supereremo insieme Fede-, le dico fregandomene delle conseguenze, fregandomene di quello che sarà domani, fregandomene anche del fatto che so che sarà difficile starle vicino, lo dico perché lo sento e perchè questa ragazza mi fa stare come nessun altra.
E anche se non siamo nulla la sento un po' mia, anche se siamo solo semplici amici la terrei con me sempre.
La prendo per mano e ci dirigiamo verso lo studio, rientriamo e siamo molto più sereni entrambi.
Maria: -Fede tutto bene?-
Fede: -Si Maria grazie, perdonami, ora molto meglio-, dice sorridendomi e scegliendo due banchi liberi vicini, per poter stare insieme.
Cosa mi stai facendo Federica Carta?
STAI LEGGENDO
JUST THE WAY YOU ARE - REDERICA
FanfictionUn'allegria e una solarità contagiosa quella di Federica, che nasconde un passato doloroso, che ha imparato ad accettare amando la vita. La ama in ogni suo piccolo contorno, così come ama cantare. Solo chi la ascolta veramente capisce in fondo la s...