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Chapter II

Cerco di aprire il più possibile gli occhi, ma perché ho dovuto fumare?

Che razza di erba gli hanno dato? Non mi erano mai venute le allucinazioni.

dico sul serio, poi, dovrei ridere perché mi viene da piangere?

il suo viso diventa più chiaro quando è abbastanza vicino da poter capire che questo non è un sogno, è solo un brutto incubo.

Non mi piace che la gente sappia che fumo soprattutto che un ragazzo, a parte Simon mi veda fatta.

Ho una paura atroce di sbottare a ridergli in faccia appena si deciderà a parlare.

-"Hey"

Dice tranquillo guardando Simon per poi girare il viso verso di me, sento le guance accaldarsi e il mio respiro spezzarsi per un attimo, cerco di dominare lo stato di demenza che vuole invadere il mio cervello e lascio comparire sul volto un sorriso leggero, lui mi guarda e incurva leggermente il labbro per poi passare il suo sguardo nuovamente a Simon.

-"Hey amico, come stai?"

Fanno quella strana cosa del pugno a pugno, non so neanche come definirlo.

"Senti ci vieni domani alla festa al W.E.D.? Ci va anche April. Dovresti venire."

Gli dice, come se non ci fossi ovviamente, sposta leggermente lo sguardo su di me cerco di sembrare disinteressata e lascio cadere lo sguardo verso Simon, aspettando per la sua risposta.

Chi è April.

-"Ovvio, chi se la perde."

Dice ridacchiando e lui lo segue. Rimango lì a guardarli, senza capire nulla, è per Aprill, vero?

Per questo ridacchiano, ne sono sicura, chi cazzo è questa.

Mi alzo incazzata, le mie emozioni ogni volta che sono fatta si amplificano e le mie azioni e parole sono sempre molto spontanee e vere, quindi anche per evitare di dire cose che non dovrei mai, e poi mai, dire a uno sconosciuto che mi ispira sesso da tutti i miei amati pori, me ne vado.

Prendo la borsa sulle spalle mentre sento le loro risate cessarsi per spostare la loro totale attenzione sulle mie azioni quasi da pazza isterica colpita da ciclo mattutino, si, me ne vado.

Non sono gelosa, solo mi da un pochino fastidio non essere calcolata minimamente mentre una che si chiama con il nome di uno stupido mese deve avere più attenzioni di me, odio la mia vita, odio il mio nome, non potevo avere un nome di un mese, o almeno qualcosa di più particolare, no, lasciamo che il mio nome deprimente rimanga nell'ombra senza essere mai pronunciato da nessun essere, probabilmente non umano, dato che la sua bellezza dovrebbe essere illegale per un adolescente, sai a quante adolescenti fai scoppiare i loro poveri e fragili ormoni, amico?

Che diamine ci ha messo dentro l'erba?

Inizio a camminare velocemente verso l'uscita della scuola, voglio solo andarmene da qui e sbollire.

Sento Simon scusarsi e iniziare a correre dietro di me, la sua mano raggiunge velocemente il mio braccio per fermarmi con forza.

-"Che ti prende Jane?"

Mi dice inarcando un sopracciglio quasi arrabbiato per la mia azione da totale pazza maleducata. Non deve rompermi le palle, faccio quello che voglio, comunque, non è mio padre, di sicuro mio padre non mi avrebbe dato quell'erba andata sicuramente a male, fratello.

-"Lasciami."

Dico spostandogli la mano dal braccio, mentre ricomincio a camminare più lentamente.

-"Jane, non fare la bambina dimmi cos'hai."

Mi urla contro spazientito.

-"Solo perché non ho un fottuto nome di un mese"

Mi lascio sfuggire dalla troppa agitazione in corpo.

Merda.

-"come? Ma che diavolo?!"

Dice sbarrando gli occhi.

-"Voglio andare via."

Dico lasciando uscire un respiro frustato, mentre mi sistemo i capelli col le mani che vorrebbero solo prendere per i capelli quel dannato mese di merda.

-"Aspetta, è per April? La conosci?"

Mi chiede ridacchiando. Ma che si ride.

-"No, non la conosco. Chi è?"

Chiedo imbarazzata, mi sento molto stupida a dire la verità.

-"Era la ragazza di Damon, un giorno eravamo ad una festa e me la sono scopata mentre stava con lui"

Dice ridendo.

E cosi, si chiama Damon.

Bel nome, decisamente.

-"Ma sei uno stupido! Li hai fatti lasciare, ma che ti ridi?!"

Dico irritata, non è normale ridere su questa cosa.

-"Tranquilla gli ho fatto solo un favore, lui la voleva lasciare, sai nel momento in cui io mi scopavo la ragazza lui si stava facendo la migliore amica."

Disse ridendo. Io non riuscivo a trovare nulla di divertente in quello che aveva detto. Sicuramente non è un tipo da relazione, e sinceramente meglio così, non sono una tipa da complicazioni, tanto meno da relazioni e da qualsiasi tipo di rapporto basato sulla fiducia, insomma non sono molto fedele, ho sempre avuto questo problema in amore, loro non erano fedeli con me e io ho imparato ad non essere fedele per loro.

-"Ti piace non è vero?"

Mi chiede fissandomi.

-"Non so neanche chi è, come può piacermi"

Dico, è vero mi ispira molto sesso violento, ma non significa che mi piace, sentimento è una cosa, attrazione è un'altra. no?

io credo sia così, non credo all'amore a prima vista, soprattutto se la vista non è ricambiata come nel mio caso.

-"Vieni a quella festa con me?"

mi chiede mentre ci incamminiamo verso l'uscita.

-"No."

Gli rispondo.

-"Ti prego"

mi dice mentre cerca di fare il labbruccio.

-"Sono troppo fatta per essere intenerita dal tuo labbruccio da psicopatico. Non sei bravo a farlo, te l'ho detto, è inutile."

Ride.

-"Voglio che ti metti un vestito, possibilmente corto Janeffer."

mi dice serio.

-"Ti odio"

ridacchia mentre mi da un bacio sulla guancia.

Mi guardo in dietro, magari è rimasto al muretto, chissà.

Ma lui non c'è non lo vedo da nessuna parte, sparito.

can you feel it? -SospesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora