Capitolo XIV

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Riccardo's POV

Sono in ospedale e qualcuno mi sta chiamando a raffica. Devo rispondere o no? Non rispondo. Sono entrato in uno stato di shock. Non so più se questa è la veritá oppure no. Spero sia un incubo. Non riesco a parlare per quanto sono shoccato. Prendo il cellulare per vedere che per sono: sono le 2:30 e io sono ancora qui senza avere sue notizie. I minuti sembrano ore e le ore sembrano anni di continua noia. Vorrei dormire ma non ce la faccio pensando a lei, vorrei parlare ma non ce la faccio pensando a lei, vorrei uccidermi ma non ce la faccio pensando a lei...

<< Signore è entrata in coma e non credo che si riprenderà>> dice il dottore. Le lacrime iniziano a rigarmi il volto e le mie urla spezzano il silenzio che ho creato per tutto quel tempo. La mia vita di vetro si è rotta con una semplice parola. Chiudo gli occhi per un attimo e subito dopo gli riapro. 

Per fortuna era un sogno e lei poteva ancora restare al mio fianco.

Chiudo gli occhi e gli riapro.
<< Signore l'operazione è andata benissimo. Venga signora >> mi dice il dottore e dalla sala esce mia madre
<< Mamma! Perchè sei qui?!Finalmente sei ritornata!>> dico piangendo
<< Non posso stare qui ancora per molto mio caro. Sono venuta per farti gli auguri con Shady. Lo so che ora vuoi negare tutto, ma a me non puoi mai dire bugie>>
<< E non te ne dirò mai! Lo giuro! >>
<< Vai da lei e trattala come avresti trattato me! >>
<< Lo farò! >>
<< Ora devo andare, purtroppo il mio tempo qui è finito. Ciao figliolo>>
<<Mamma!! >> Pian piano mia madre si allontana e io resto lì a piangere, finchè:

<< Signore si svegli >> dice il dottore svegliandomi

<< Ci sono notizie>> dico triste

<< Lei è in coma >> le lacrime scendono realmente. Tento di svegliarmi, ma è impossibile << Ma non si preoccupi. Si risveglierá presto >> dice e io resto impassibile << Signore si sente bene?! >> inizio a vedere sfocato e non sento più niente. Mi sveglio dopo dieci minuti e sono da solo nella camera dell'ospedale. Giro leggermente la testa e intravedo una ragazza dai capelli mossi e neri.

<< Ciao come ti chiami?>> non sento risposta <<Come sei finita in questo carcere legalizzato? >> continuo a sentire un silenzio tombale <<Facciamo le taciturne?>>
<< Ric... Riccardo, non rompere >> dice la ragazza fidandosi dall'altro pari del letto. Ma come non faccio a riconoscere quella voce...

Spazio autore
Ho voluto lasciarvi col fiato sospeso. Odiatemi ma non voglio scrivere altro. Sicuramente la ragazza non è chi pensate voi. Ciaoo

Amore odiato /Amici16- RikadyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora