Era tornato.
Le ali che avevo visto prima erano svanite.
Nella mano portava un sacchetto dal cui interno sbucava fuori qualcosa di nero.
Sembravano...penne?
penne d'uccello?"Dopo parliamo" mi sussurrò Giorgio all'orecchio.
Si alzò e andò verso Giampiero.
Tutto d'un tratto la sua espressione cambiò:da calma e gentile come prima,a dura e fredda come quando lo vidi la prima volta.Giampiero e Giorgio andarono in cucina e chiusero la porta.Li sentii parlare e,spinta dalla curiosità,mi alzai anch'io e mi avvicinai per origliare la loro conversazione.
La porta era socchiusa,probabilmente non si chiuse bene per via della sua "antichità" e del fatto che ci mancava poco che mi cadesse addosso.
Mi avvicinai in modo da riuscire a sentire le loro voci e a vedere quello che succedeva,senza farmi vedere dai due."Oggi non c'era tanta roba" disse Giampiero.Sul tavolo vidi poggiata la busta che prima aveva in mano.
Aveva fatto spesa?Cosa?
Giorgio infilò una mano al suo interno e vi tirò fuori una palla di piume nere imbrattata di sangue:erano corvi morti.
A quella vista feci un'espressione di disgusto.
Sentii i conati di vomito salire su dallo stomaco.
A cosa gli servivano?Li aveva ucciso lui?
Da quando sono qui non faccio altro che pormi delle domande e non ricevere risposta."Ho visto che ci hai messo tanto,non sarà stato facile trovarne a sufficienza"rispose Giorgio.
"Che facciamo con lei?"Giorgio cambiò discorso.
"Rimane con noi,é deciso.
É quella giusta.
Non avrei mai pensato che ne avremmo trovata un'altra così in fretta,e non avrei neanche immaginato che sarebbe stata proprio lei a darci una mano.Sento che questa volta la fortuna é dalla nostra parte e riusciremo finalmente a terminare quello che aspettiamo da anni.Non sei contento?"chiese Giampiero.
"Si ovvio,ma ne sei proprio sicuro?"
"Sicurissimo.É lei quella che ci serve.
Basta che non rovini tutto come é successo con..."Giampiero abbassò la voce.
Non riuscii a sentire il continuo della frase così mi avvicinai silenziosamente ma sbattei contro la porta che scricchiolò.
Non l'avessi mai fatto.
Calò il silenzio.
Si erano accorti della mia presenza.
—
spazio autrice♡
di solito non faccio mai uno spazio autrice ma questa volta ci tenevo a farlo per ringraziarvi delle +200 letture♡
forse vi sembreranno poche ma é la mia prima storia e ci tengo tantissimo.
Scusate per il capitolo corto,cercherò di scrivere di più nel prossimo
ciauuu🌸

STAI LEGGENDO
Dark Lies ||Giampytek
Hayran Kurgu- «Aveva uno sguardo freddo,oscuro. Si stava avvicinando. Era a pochi passi da me. Il suo viso si trovava a pochi centimetri dal mio. Fece un ghigno e con due dita alzò il mio viso e mi fissava. I suoi occhi erano penetranti,privi di emozioni,come l...