Capitolo 3

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"Quella giusta?Di cosa parla?"
Dopo quella frase caddi a terra e non ricordai più nulla.
Mi risvegliai su uno dei divano impolverati del salotto di quella casa.
Mi alzai di scatto e vidi di nuovo quei due ragazzi.
Non riuscivo a muovermi.
Ero immobile davanti a quelle due figure che mi guardavano.
Quel silenzio mi inquietava ma non riuscii ad aprire bocca nonostante avessi tante cose da dire.
Ero spaventata.
Ad un tratto il ragazzo alto sussurrò all'altro qualcosa all'orecchio.Non capii nulla,sentii solo un nome:
"Giampiero"
Quel nome.
Mi sembrava familiare.
Intuii che fosse il nome del ragazzo basso.
Quel Giampiero,dopo aver ascoltato l'altro ragazzo,fece una faccia stupita e subito dopo sorrise.
I due ragazzi si avvicinarono a me e Giampiero continuava ad avere il suo solito sorrisetto.
Dio quanto mi irritava.
"Finalmente ci rivediamo Rebecca,ne é passato di tempo"
Come conosceva il mio nome?Chi é questo ragazzo?
"Non ti sono mancato?"
Continuai a non capire e ancora spaventata non dissi una parola.
Dopo pochi secondi finalmente presi coraggio.

"Io non ti conosco."dissi
"Ma come?Non ti ricordi di me?"
"No."risposi fredda,fredda come quella stanza in cui ci trovavamo.
"Che peccato" sorrise.
Si allontanò da me e tornò dal suo amico.

"Giorgio presentati alla nostra nuova amichetta"disse rivolto all'altro ragazzo.
"Piacere,Giorgio" sorrise anche lui.
"Ma cosa hanno da sorridere questi due?Mi stanno dando sui nervi"pensai.

Non ero più spaventata ma semplicemente infastidita dai loro comportamenti.
I loro sorrisi,tutto quel mistero,i sussurri...tutto di loro mi infastidiva.
Volevo andare via da quel posto,volevo correre via,sperare che tutto quello che stava accadendo fosse solo un incubo dal quale mi sarei risvegliata molto presto.
Non era così.
Il mio incubo stava solo cominciando.

"Perché non mi lasciate andare via?Dove sono i miei amici?Cosa gli avete fatto?"chiesi,ormai non avevo più paura.
Giampiero si avvicinò a me.
Il suo sguardo duro e gelido mi inquietava ma riuscii a resistere.
Volevo delle risposte,non sopportavo più quella situazione.

"Ehi vacci piano con le domande ragazzina,mi dai fastidio."mi disse guardandomi negli occhi.
"Voglio delle risposte."
"Giorgio pensaci tu,io vado a farmi un giro"disse Giampiero allontanandosi.
Prima di sparire per magia,spuntarono delle ali nere dalla sua schiena e sparì.
Ero confusa e stupita allo stesso momento,non credevo ai miei occhi.

"Cosa volete da me?"chiesi a Giorgio.
"Non posso dirtelo mi dispiace."mi rispose con un tono quasi dolce.
Sembrava cambiato tutto d'un botto,non era lo stesso ragazzo duro di prima.
Che sia la presenza di Giampiero a fargli assumere quegli atteggiamenti?

"Dovrai restare quì con noi per un po' "mi disse Giorgio.
"Cos é uno scherzo o cosa?!"
"Mi dispiace é cosi."

Ero infuriata e anche tanto.
Così dal nulla pensavano di potermi rapire senza neanche spiegarmi il motivo?!
No non era possibile.

Nonostante fossi ancora in un momento di rabbia continuai a parlare con Giorgio,tanto sapevo che era inutile cercare di scappare.

"Cosa avete fatto a Matteo e Giovanni?" sentivo che con lui potevo parlare adesso,lui non é come Giampiero.
"Sono tornati a casa,non ricordano nulla di ciò che é successo."
Di solito non mi preoccupo per nessuno ma in quella situazione ero molto preoccupata,dopotutto sono miei colleghi,con loro vado d'accordo.
Stavo temendo il peggio ma quella notizia mi ritirò sù il morale.

"Non si ricordano più neanche di te".

Dark Lies ||GiampytekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora