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Dopo una bella doccia ricostituente, mi vesto con una maglietta floreale e un jeans con le sneakers; i miei capelli non vogliono stare sù!

Vabbè li lascio sciolti.

<<Un pò di gloss, e via>>
Mi incammino e penso oddio sono a Los Angeles, guardo estasiata le persone che camminano e poi corro verso il bus; dopo 5 secondi sento il bip del

messaggio sul mio cellulare.

<<Ah, si è ricordata la mia best friend>>

Anna: Buongiorno, straniera!
Come stai? Come va li, a L.A.?

Riri:Straniera per niente, comunque buongiorno! Mi manchi tanto!
Sei invitata la prossima settimana da me, eh?Ora vado all'università, a presto. Baci.

Anna: Grazie vita mia! Ci divertiremo un sacco.Io sono con te. Mi manchi anche tu cucciolotta. Non ti abbattere Principessa.Baci.

Arrivata a destinazione, il cuore mi è salito in gola, mi avvicino all'entrata e leggo una locandina esposta fuori, tipo quelle che si vedono nei grandi musei:

"E' una struttura imponente, risalente dal 1850, composta dalla hall, dieci aule di cui si suddividono: tre aule di canto, tre aule di strumentazione, due aule di recupero e due sale d'incisione.
L'Istituto Music University (I.M.U.) dispone di servizi come biblioteca e sala computer.

<<Mmmh>>, penso tra me e me.
Una persona distoglie il mio sguardo,

<<Ciao, sei nuova?>>, mi giro pesando che stesse parlando con un'altra persona,
<<Io...cosa?>>
<<Mi chiedevo se eri quella nuova?>>
<<Si sono nuova, perchè?>>
<<No, niente, ti ho visto fuori..., io mi chiamo Brittany Worf e lavoro in segreteria, ti va se ti faccio vedere l'UNIVERSITA'?>>
<<Si grazie, comunque piacere Robyn Satta , questo è il mio primo giorno!>>
<<Benvenuta allora!>> mi dice sorridendo.

<<Vieni, seguimi!>>

La seguo. Mi porta direttamente nell'ufficio del Preside.

TOC TOC. <<Avanti, signorina Worf!>>

<<Buongiorno signor Manard, Le ho portato Robyn Satta, ricorda?>>

<<Ah si, ricordo, signorina Satta che piacere rivederti, le auguro una buona permanenza.>>

<<La ringrazio signor Preside>>, gli rispondo intimidita.

<<Vieni Robyn che ti porto nella tua classe>>.

Entro nella 1-B e vedo che anche qui il lusso non manca, le pareti sono verniciate perfettamente di un color panna tenue e delicato, ci sono microfoni di tanti colori e un pianoforte d'accompagnamento.

Ritornando a noi, i ragazzi mi guardano come se fossi un extraterrestre comunque mi faccio coraggio, <<Buongiorno>>

<<Buongiorno signorina Satta, accomodati>>.

<<Come stavo dicendo poc'anzi io sono il Professor Micheal Nite e mi occupo di insegnarvi tutte le posizioni vocali che ci sono dal lirico al pop, e anche tutti i segreti del canto. Beh, avete compreso?

Tutta la classe disse <<Si!>> e con loro anch'io.

<<Allora, allora chi vuole provare a cantare, così per vedere la vostra tonalità di voce, d'altronde oggi è il primo giorno, faremo teoria fin quando non comprerete i libri. E spero il più presto possibile. Beh? Nessuno che si offre?>>

<<Su non fate i timidi!>>, siccome nessuno alzava la mano <<Io...provo io!>>,

<<Benissimo, qual è il tuo nome?>>

<<Robyn Satta, ma lei mi può chiamare Riri>>,

<<Tranquilla Riri rilassati. Fai quello che ti senti di fare>>,

<< Posso prendere il microfono rosa?>>

<<Sono li apposta per essere presi signorina!>>

<<Wao>>, gli dico sorridendo, corro verso i microfoni osservandoli in tutta la loro bellezza e ovviamente prendo quello rosa.

<<Ora l'ho provo professore!>>

<<uuuUUUUU, YEahhhh feel betteeeeerrrrrr>>

<<Wao Riri ma hai studiato in qualche altra scuola?>>

<<Assolutamente no professore, io ho una passione per il canto, infatti canto da quando ero una bambina.>>

<<Bene, se ti applicherai nello studio andrai lontano.>>

<<E' quello che voglio professore, mi sono iscritta qui apposta, se no restavo nel mio amato Brasile>>.

Finite le lezioni, mentre mi reco di nuovo alla fermata del bus, sento una voce <<Riri, ROOOOBYYYN aspetta!>>, mi giro ed è una ragazza della mia classe.

<<Ehi, Ciao Carlotta, dimmi tutto.>>, la vedo sfinita con la bocca spalancata per prendere aria.

<<Oddio,ho corso tanto per raggiungerti, prendo  anche io il bus>>

<<E' fantastico Carlotta, così ci facciamo compagnia!>>

Durante il tragitto scuola-casa Carlotta mi ha tempestato di domande e credo che io e lei diventeremo grandi amiche.

<<Carlotta datti una calmata, mi hai stonata!>>

<<Riri scusami, non volevo>>, dice con il muso che quasi gli arriva a terra,

<<Ahhahhahaahha ma dai sorridi che sto scherzando, ahahahah mi fai ridere...>>

<<Ahahahahaah>>, e fu così che insieme, scoppiammo in una mega risata.

<<Carlotta alla prossima scendo>>,

<<Io invece fra due fermate>>

<<Ci vediamo domani bella>>, scendo salutandola con la mano.

<<Siiiiii a domani>>, anche lei mi saluta con la mano accennandomi un sorriso.

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