Terzo capitolo: L'apparizione...

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Si sentiva solo il vento......solo il silenzio.....solo la notte..
Era mezza notte e io mi svegliai di colpo per aver fatto un incubo...a dire il vero non era un incubo era solo una persona che si muoveva nel buio.
Quella persona era strana, una figura lunga,magra, si può dire paurosa, ad un certo punto del sogno lui..o lei non so se fosse un maschio o una femmina mi ha guardata, mi ha guardata con uno sguardo senza anima, uno sguardo familiare si ecco, mi era familiare.
Quando quella figura si rigirò sentii una risatina come maligna come amichevole, sembrava che mi volesse dire qualcosa poi la risata scomparve e io sentii delle voci, ma non voci normali voci demoniache come spiriti,come morti.
A quel punto proprio mentre le voci stavano scomparendo io mi svegliai, il campanile suonò io balzai fuori dal letto come se venissi spinta e poi silenzio.....silenzio assoluto,in quel momento mi sentivo come bloccata.
Provai ad andare verso la cucina per bere un bicchiere d'acqua ma sentivo dei passi, dei passi pesanti che però avevo già sentito, ad accompagnare quei passi c'era il clic clock di un pendolo, ma da quanto io ne sappia in casa non avevamo pendoli, o almeno ne avevamo uno ma completamente rotto, infatti non suonava da 30 anni.
Arrivata nel corridoio davanti alla cucina notai che la luce della cucina era accesa, allora mi feci coraggio ed entrai ma appena feci un passo in avanti la luce si spense,no non si spense ma si fulminò di colpo,quando feci un piccolo urlo si aprirono le ante degli armadi, i piatti incominciarono a volare giù, il frigo si aprì e tutta la roba cadde, e per concludere si rovesciò per terra la brocca che avevo preparato la mattina.
Decisi di andare in sala a guardare la TV per tranquillizzarmi ma appena seduta il telecomando scomparve e mentre i passi e il pendolo continuavano all'impazzata tutti i libri delle mensole caddero a terra.
Io scappai corsi in camera ma appena entrata notai subito che la mia merenda quella di lunedì era aperta, e dentro il pacchettino non c'era niente, a parte delle briciole.
Così guardai il soffitto e appena tornai alla mia posizione iniziale i passi si fermarono, i piatti smisero di cadere, i libri non fecero più rumore,le ante si fermarono e a quel punto la vidi in casa mia c'era quell'ombra del sogno che camminava zoppa e curva.
Come nel sogno si girò e mi guardò ma a differenza del sogno non rimase lì ferma a guardarmi ma...si lanciò contro di me.
Io non feci neanche io tempo ad urlare che mi ritrovai in un bosco, io non ero più in pigiama ma ero vestita con un delizioso abito fatto di foglie di palma,cosa piuttosto strana visto che eravamo in un bosco.
Comunque appena mossi un muscolo mi riteletrasportai a casa.
Ero nel letto e tutti i rumori erano finiti,decisi di andare a vedere in cucina, e vidi che era tutto a posto non c'era neanche un frammento, andai in sala e tutti i libri erano a posto con il segnalibro alla pagina giusta.Tornai in camera,e la merenda era chiusa proprio come l'avevo lasciata.
Dopo questa avventura vidi che erano ancora le 12:00 spaccate, avevo paura il tempo non andava avanti e c'era silenzio assoluto, mi dissi:<sarà solo un sogno meglio che mi metta a dormire...>
Però a me non bastava pensare, così decisi di mollarmi uno schiaffo e subito dopo un pizzicotto,questo mi fece molto male perciò mi rimisi nel letto a dormire avendo il terrore di essere osservata.

La ragazza dalle orecchie a puntaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora