Me ne vado insieme a due sconosciuti

19 4 7
                                    

<<E di che cosa dovremmo parlare?>> chiesi io ancora irritata.

<<Abby...>> cominciò lui, ma io mi intromisi.

<<Aspetta un attimo: ti ho forse autorizzato a chiamarmi Abby?>>

<<No ma cosa c'entra? È così importante?>>

<<Sì>> risposi decisa.

<<Certo che hai proprio un bel caratterino>> continuò lui ironico.

<<Beh non dovevi intrometterti in affari che non ti riguardavano se volevi guadagnarti la mia simpatia>> replicai io.

<<Temo che questo non sia esatto Abby e se mi lasciassi parlare forse scopriresti qualcosa di più>>

<<Non ascolterò oltre>> dissi andando verso la porta.

<<Anche se ti dirò qualcosa che riguarda i tuoi veri genitori?>> disse lui per cercare di fermarmi e di farmi stare zitta. Ovviamente ci riuscì con successo: mi bloccai a pochi centimetri dalla porta e pochi secondi dopo, mi girai verso di lui.

<<Che cosa ne sai tu?>>

<<Beh ecco... quattordici anni fa i tuoi veri genitori ti hanno abbandonato all'orfanotrofio Sant'Anna per proteggerti>>

<<Ma va? Non mi dire... e da cosa mi avrebbero protetta? Da uno come te?>>

<<No, da mostri come quelli che hai affrontato oggi. Coloro che hanno ucciso i tuoi genitori mentre  loro cercavano di sfuggirgli.>>

<<E perché mai quei mostri sarebbero interessati a me?>>

<<Perché lui sa che un giorno potrai salvarci tutti dal suo dominio>>

<<Lui chi?>>

<<Questo ancora non lo so, quello che importa ora è che tu sappia la verità>>

<<Continua>> dissi incuriosita.

<<Pochi mesi dopo, mio padre, il signor Brown, è passato di li per donare dei soldi a quell'orfanotrofio e li ti ha trovata. Ha visto che eri molto fragile e malata così, anche se non aveva molto tempo per dedicarsi a te, decise di adottarti. Lui però non sapeva che eri l'eletta>>

<<L'eletta?>> chiesi con  un crescente desiderio di sapere. Lui mi guardò come se avesse detto la cosa più naturale del mondo. Ci fu qualche secondo di silenzio, poi lui alzò gli occhi al cielo esasperato. 

<<Ok ti spiego tutto dal principio: vengo da Astarat, il mondo da cui provengono tutte le creature magiche. Da molti secoli, Astarat è in pericolo perché una creatura misteriosa ha fatto un incantesimo che impedisce a tutte le creature magiche, eccetto lui, di utilizzare i nostri poteri. Da allora gli unici poteri che siamo in grado di usare, sono quelli legati alla natura. Ovviamente quell'incantesimo è stato l'inizio di una guerra che ha ucciso molti di noi. Poi quattordici anni fa, sono stato incaricato di cercarti e di prendermi cura di te.>> cominciò a spiegare Edward.

<<Quindi Astarat è sotto il dominio di questa creatura da quando lui ha pronunciato quell'incantesimo?>> chiesi io.

<<Sì, e se continuerà così, presto il nostro mondo finirà. Per questo sono qui in veste di CMEP>> continuò Edward. 

<<Sei... cosa?>>

<<È un Cercatore delle Creature Magiche Elette e Prescelte>> disse un altro ragazzo che entrò nella stanza in quel momento. Dimostrava più o meno vent'anni. Aveva un giubbotto beige con le tasche, maglia bianca di cotone, dei jeans e degli stivali neri da cow boy. Aveva i capelli abbastanza lunghi e neri. Gli occhi erano dello stesso colore.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 22, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Magic Il dominio dell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora