La dama di Compagnia

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Hermione si svegliò tutta sudata su un divano dal colore argento. Non sapeva come fosse possibile ma, improvvisamente, ricordò tutto: l'imboscata, le torture, l'asta e Lucius Malfoy.
Troppo sconvolta per cercare di scappare e troppo debole per gridare, si mise a piangere.
Era un pianto rumoroso, i singhiozzi che spezzavano il silenzio, quasi a volerle ricordare la sua solitudine. Ma a lei non importava.

Così continuò a piangere finché non arrivò Narcissa -ciao, cara-
-S..Sa...Salve..- rispose la riccia asciugandosi gli occhi
-Ohh, non devi avere paura di me, non sono come Lucius!- e detto questo prese il braccio ferito e lo accarezzò. Poi disse alla ragazza -Io non sono come loro-
Hermione non riusciva a fidarsi della donna ma qualcosa in lei diceva che era un'anima buona. Preferì non parlare, ma le rivolse un sorriso.
-Allora, vorresti venire? Ti fai un bagno? Eh?-
-Okay.. Signora Malfoy.. -
-Chiamami pure Narcissa, Hermione-
-Okay, Narcissa-
-Bene! Ora vieni-

La donna l'accompagnò al piano superiore ed aprì una porta che celava una stanza dalle modeste dimensioni, ma confortevole: vi era un letto a baldacchino, una cassettiera, un armadio e un grande tappeto. L'arredo era tutto colorato da varie sfumature di verde così come i muri che erano verde-argento tranne uno, dipinto totalmente di argento, su cui si trovava una finestra di notevoli dimensioni che si affacciava sul giardino di Villa Malfoy.

-Ti piace, cara?-
-Se mi piace! Signora Malf... Emm.. Narcissa, è meravigliosa! Grazie, grazie mille!-
La donna si sciolse in un sorriso appena vide la giovane emozionarsi per un'umile stanza da letto -Omm... Dimenticavo!
Purtroppo in questa stanza non c'è il bagno privato. Ma se vuoi a mio figlio non dispiacerà farti usufruire del suo, dato che è quello più vicino.-
Hermione non rispose: era ancora estasiata dalla camera che avrebbe dovuto ospitarla.
-Oh, bene! Ora cara, vieni con me, andiamo a farci una doccia!-
La donna prese sottobraccio Hermione che la seguì riluttante per un breve percorso: due camere più distante dalla sua vi era il bagno.
Narcissa stava per spingere la maniglia per fare entrare la ragazza quando la porta si aprì, rivelando un Draco Malfoy avvolto solo da un asciugamano in vita. Hermione abbassò lo sguardo per non arrossire peggiorando notevolmente la situazione dato che, considerata l'altezza della ragazza e quella del Mangiamorte, stava guardando proprio lì...
-Ohh.. Granger! Ti facevo più timida! Ci siamo appena rivisto dopo più di un mese e già guardi dove non dovresti...-
Hermione arrossì notevolmente ma cercò di mantenere la calma
-Draco, essendo questo il bagno più vicino alla stanza di Hermione per ora userà questo-
-Perchè, ora alle schiave vanno date anche delle stanze confortevoli?- domandò il ragazzo, infastidito
-Non so per quanto tempo lei rimarrà qui, ma fino a quando le cose resteranno così sia tu che tuo padre dovrete trattarla non come una schiava bensì come la mia dama di compagnia, ovvero ciò che sarà da ora in poi. E questo è quanto.
Ora, cara, comincia ad entrare. Io torno tra poco con degli abiti.-

La riccia, che era rimasta zitta tutto il tempo, lanciò quasi un urlo: -Io. Con. Quel. Coso. Non. Ci. Resto.-
-Ma suvvia Hermione! Non sei più una ragazzina!-
Persuasa dalle parole di Narcissa la ragazza si accomodò in bagno: era una stanza grande almeno quanto la sua con una vasca a dir poco enorme, uno specchio che ricopriva quasi una parete intera ed un doppio lavabo in marmo.
-Bhe, mezzosangue, spero non ti dispiaccia se resto, vero?- chiese Draco ghignando.
-Malfoy, a me dispiace tantissimo quindi sei pregato di uscire ed andartene a farti fottere!-
-Era proprio quello che stavo pensando..-
-Cosa?-
-Farmi fottere- rispose il ragazzo come se fosse la cosa più ovvia.
-Oh, e sentiamo, da chi?!- domandò la ragazza spazientita
-Da te- e detto questo la spinse contro il muro e iniziò ad avvicinarsi sempre di più, fino a quando non furono a meno di cinque centimetri.
-Allora, zannuta, ci stai?-
-Mi fai schifo! Ti odio!-
-io non ho mai chiesto una relazione: voglio solo sesso!-
-Da me non avrai nulla stupido Mangiamorte!- urlò la ragazza scaraventandolo via.
-Hermioneeee!!- gridò Narcissa dal piano di sotto. Entrambi i ragazzi sobbalzarono.
-Sto venendo con i vestiti cara!-
Una volta che non si sentì più la voce, Draco riprese ad avvicinarsi alla ragazza
-per stavolta ti sei salvata, ma la prossima volta pagherai per l'offesa!-
E detto questo la lasciò lì, sola, con un vuoto terribile nel cuore che non sapeva a cosa fosse dovuto.
-Cara, ecco i tuoi vestiti!- Hermione non li volle nemmeno vedere. Chiese a Narcissa di uscire, si spogliò e si fece la doccia.

Nel frattempo nella camera di Draco il ragazzo si tormentava le unghie cercando di capire cosa ci trovasse nella mezzosangue. Era bella, ma non bellissima. E lui nella sua vita ne aveva viste di belle davvero.
Solo che loro non avevano​ una cosa che Hermione aveva: la capacità di resistere alla seduzione e la fedeltà nei confronti del suo ragazzo. Ma queste cose ben presto sarebbero cambiate.
Tornando a Draco, rimase in camera sua per un sacco di tempo fino a che non sentì un dolce canto provenire dal bagno. Allora si recò dietro la porta per ascoltare. Di Draco tutto si poteva dire tranne che avesse la forza di volontà di resistere all'istinto. E così aprì leggermente la porta e da quella piccola fessura poté intravedere la ragazza che avvolta dal seno fino alle cosce di solo un asciugamano si stava spazzolando i capelli. Dopo un po', forse a causa di una corrente d'aria sentì la ragazza avvicinarsi alla porta e così si rinchiuse nella sua stanza.

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Draco era seduto a tavola di fronte a suo padre che lo scrutava attentamente. Dopo una decina di minuti arrivò un elfo che con voce solenne annunciò: - la signora Malfoy è la sua dama di compagnia, la signorina Granger- e poco dopo dalle scale scesero una Narcissa vestita totalmente di nero, che indossava un abito senza spalline e la gonna che arrivava alle caviglie, con i capelli raccolti in un elegante chignon è un paio di tacchi neri tempestato di diamanti, ed una Hermione ancora più bella con un abito verde smeraldo aderente dal corpetto che finiva in una gonna ampia che arrivava al ginocchio. Indossava un semplice paio di ballerine nere ed aveva i capelli che le ricadevano sulle spalle leggermente boccolati.
Quando Draco la vide gli si mozzò il respiro e si chiese come potesse essere morto in maniera così indolore ed essere giunto in Paradiso con quell'angelo che si dirigeva verso di lui

Lost On You //Dramione                  [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora