Le Discussioni

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Dopo pochi minuti dalla discussione in camera di Draco, Hermione, già pronta, scese in sala da pranzo dove trovò Narcissa intenta a mangiare un croissant.
-Buongiorno, Narcissa-
-Oh, buongiorno a te, Hermione. Vieni, accomodati a tavola.-
La ragazza si sedette accanto alla donna, ma non prese nulla da mangiare.
Si sentiva in colpa. Per aver lasciato solo Ron, per non essere riuscita a trovare Harry, per non aver opposto resistenza a Lucius, per aver dormito (anche se solo dormito) con Draco, per l'affetto che non sapeva come ricambiare di Narcissa.

Draco arrivò poco tempo dopo. Nemmeno lui aveva fame, cosa che diede molto fastidio a sua madre -bene! Non avete fame? Allora cara Hermione, tu puoi cominciare a sigillare gli inviti per domani e tu, carissimo figlio, puoi recarti nello studio di tuo padre che desidera parlarti.-
-ma mamma..-
-subito!-
Così, Draco innervosito ed Hermione mortificata eseguirono gli ordini di Narcissa.-

Hermione venne condotta dalla donna in una camera molto piccola in cui erano ammassate centinaia di lettere e lo stesso numero di sigilli con lo stemma dei Malfoy.
-Grazie Narcissa e mi scusi ancora per prima-
La donna, che in un primo momento rimase in silenzio, disse -dobbiamo parlare.-
-Okay. Mi dica-
-non ora. Quando sarà il momento ti manderò a chiamare da qualche elfo.-
E così se ne andò, chiudendo con poca grazia la porta.

Draco invece, si trovava davanti l'ufficio di suo padre già da qualche minuto ma non riusciva proprio a trovare il coraggio di bussare. Non fu necessario, in effetti. Lucius Malfoy spuntó dalla porta del suo studio e con un ghigno tipico dei Malfoy si rivolse al figlio -Draco caro, accomodati pure-
-Grazie padre- un po' titubante, il ragazzo entrò.
-Oh, figurati!-
-Di cosa devi parlarmi di così urgente?-
-Oh, una sciocchezza!-
-Dimmi, allora: ho fretta, e non voglio perdere una giornata perché tu ti ostini a fare l'emblematico.-
-Suvvia, Draco, più garbato!-
Il ragazzo non rispose, si limitò ad una scrollata di spalle e si accomodó su una delle poltrone.
-Bene, vedo che non sei in vena-
-Va al sodo, padre-
-Ma mezzosangue..-
-Eh? Cosa c'entra lei?-
-Cosa avete fatto ieri?-
Draco restò un attimo zitto prima di rispondere con assoluta tranquillità -Sinceramente non mi piace parlare nemmeno con mio padre di 'affari a letto'-
-Draco, sono serio.-
-Bene. Allora ti dirò che la mezzosangue è assolutamente eccellente per quanto riguarda le cose che si fanno a letto e bhe, se t'interessa abbiamo passato la notte a fare cose poco caste. Ti soddisfa la mia risposta?-
-Draco Lucius Malfoy!- urlò il padre, furibondo.
-Okay, calmo! Ieri sera si è sentita male è l'ho trovata in bagno a vomitare e siccome era troppo debole per arrivare nella sua camera e io mi seccavo a portarla fino a lì, l'ho portata nella mia stanza. Contento?-
-Tutto qui?-
-Si. Tutto qui- sbuffò il più giovane, spazientito.
-Bene-
-Era di questo che volevi parlarmi?-
-no. Non solo.-
-e allora di cosa?-
-bhe, se ci tieni a saperlo, del tuo imminente matrimonio con Astoria Greengrass.-
-Cosa?-
-Domani annuncerete il vostro fidanzamento, le nozze saranno tra cinquantasette giorni esatti.-
-ma se lei è la sua famiglia non sono d'accordo?-
-bene abbiamo già parlato.-
-E?-
-Sono tutti d'accordissimo!-
-ma io no!-
-Draco, non importa nulla di te. A me importa del prestigio della nostra famiglia. Non so se sono stato chiaro..-
-Chiarissimo.-
E così, furente, lasciò lo studio di suo padre.
Dietro di lui, Lucius rideva di gusto.

Dopo circa sessanta buste sigillate, Narcissa tornò nella stanza.
-Salve Narcissa-
-Hermione, cara, scusami per il mio comportamento di prima.-
-non si preoccupi, posso capirla-
-Hermione, in confidenza, posso fare una domanda?-
-Certamente!-
-Tu è mio figlio...- la donna non continuò la frase, ma la ragazza capì e diventò tutta rossa in viso.
-Oh, no! Assolutamente no! O Godric! Come vi è saltato in testa? Io e suo figlio ieri sera abbiamo dormito assieme perché siccome mi ero sentita male e non avevo le forze di raggiungere la mia camera lui mi ha portata nel suo letto! Ma cosa pensava?- Hermione era così. Quando si trattava di un argomento come questo diventava improvvisamente nervosa e iniziava a parlare senza senso e velocemente.
-Bene. Ah, un'altra cosa!-
-Mi dica, Narcissa-
-Provi qualcosa per Draco?-
-Io? No! Assolutamente no! Io..-
-Okay, ho capito! Bene, ora posso andare, grazie per la tua disponibilità, Hermione.-
-Di nulla- sorrise alla donna che si stava avviando verso la porta, che ricambió -ah, Narcissa!-
-Si?!-
-come mai con tutti questi invitati di un certo rango le lettere d'invito vengono spedite ad un giorno dalla festa e non con settimane di anticipo?-
-Bé, saremo anche una delle famiglie più importanti del Mondo Magico, ma abbiamo le nostre strane abitudini!-
-non capisco..-
-mandiamo sempre gli inviti solo un giorno dalla festa perché così abbiamo la conferma che ci tengano!-
-Continuo a non capire..-
-Metti che 'Tizio' ha già un impegno ma riceve il nostro invito, ha due possibilità: la prima, rifiuta l'invito perché è arrivato con troppo poco anticipo rispetto al giorno in cui si sarebbe tenuta la festa. La seconda, posticipa i suoi impegni e viene alla festa. Così, noi Malfoy, sappiamo quali ospiti sono davvero affezionati a noi.-
-La trovo una cosa un po' banale, se posso esprimere il mio parere-
-cara, lo hai già espresso!-
-Oh, mi scusi!-
-tranquilla, so che è difficile capire i Malfoy quando non sei uno di loro!-
-mh mh-
-Bene, cara, il tuo lavoro è finito. Va pure a riposarti, qui completeranno gli elfi.-
-grazie Narcissa- la ragazza si alzò -con permesso- ed uscì dalla stanza.

Decise di andare a fare una passeggiata in giardino.
Dopo essersi persa più o meno sette volte, con l'aiuto di un elfo domestico riuscì ad arrivare ai giardini di Villa Malfoy.
Erano immensi, con moltissimi tipi di fiori e piante di cui Hermione ne riconobbe solo poche specie.
Era giunta in un roseto, quando incominciò a sentire dei singhiozzi. Cautamente, prese ad avvicinarsi al luogo da dove provenivano i singhiozzi è poco dopo riconobbe la sagoma di Draco che piangeva.
Lentamente gli si avvicinò, lui non la notó subito ma quando la vide le fece cenno di sedersi accanto a lui -non dirlo a nessuno.-
-cosa?- chiese la ragazza, confusa
-Questo.- e, dolcemente, Draco le prese il volto tra le mani e la baciò.

Angolo Meh
*Schiva un pomodoro*  Scusate se non aggiornavo da secoli ma avevo finito le idee. Spero di poter aggiornare più frequentemente da adesso.
A presto❤

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02, 2018 ⏰

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