The last time i saw him

Ora inizi a capire

Mi svegliai di colpo, sempre lo stesso sogno:corro, corro e continuo a farlo come fossi inseguita da qualcosa, fino ad arrivare alla fine di un precipizio e incapace di frenare cado giù nell' abisso assoluto.
È strana la vita qua e lo sono pure i pazienti, ma che ci posso fare... Sono una di loro, mi incamminai verso la porta del bagno:una bella doccia calda sarebbe riuscita a risolvere i miei problemi.

10:20
Arrivata l'ora del "discorsetto mattutino". Siamo in pochi ad andarci, sono sopratutto gli autolesionisti ad essere chiamati al "rapporto", le avvertenze (se così possiamo chiamarle) sono sempre le stesse: "non bisogna ricorrere a questo!" Oppure:"i problemi si possono affrontare!" Nessuno ascolta mai, solitamente rimaniamo lì impalati a girarci i pollici, notai che fra il pubblico c'era anche Archie, il ragazzo dell'altra sera ma non diedi importanza a questo fatto.
Finita la chiacchierata con gli psicologi rimasi seduta sulla sedia a finire gli scarabocchi che stavo facendo sovrappensiero sul mio taccuino ma furono interrotti da qualcuno che mi si sedette accanto, non persi tempo a girarmi ma quella anonima figura inizio a parlare:"hey.." riconobbi la voce:"bel disegno" era Archie, "grazie" dissi io continuando nel mio intento, "sei brava" disse lui, io annuii con la testa e mi alzai, lui si alzò con me e spavalda dissi:"intendi seguirmi come un cagnolino?" "sai, sei l'unica che conosco qui"rispose lui,"tu non mi conosci" affermai "si, ma sei l'unica che fin ora mi ha rivolto la parola..""ah.. se è per questo.." dissi con un tono ironico, non so per certo perché fui così ACIDA quindi mi presi un momento per formulare una frase e mi riproposi con un tono decisamente migliore:"senti, pure io non conosco nessuno ma sono sopravvissuta fino ad ora, se vuoi seguirmi ok, ma non sperare di diventare mio amico." Lui non disse niente, sorrise e aspettò che io mi incamminai per poi accodarsi a me.