Cammino,
il calpestio dei miei piedi
risuona
sordo,
come un muro scrostato,
come la carne
del petto.
Tutto rimane intrappolato,
tutto è qui negletto.
Una puttana, un vecchio
e una bambina:
qui
persiste perfino l'odore
di Cina.
Ai vetri delle finestre,
alle mura di queste due case,
si intrecciano
gli sguardi
come fili di un velo,
come le strade
turchesi
dai solai tracciate nel cielo.
Dialetti marini,
se non penetra il sole
d'Italia
e il sale
essi rimangono impressi,
indelebili,
nella pelle dei bambini.
Essa è già aspra
e rugosa:
si soffoca qui nel carruggio.
Nonostante il buio
di tomba,
si sente il respiro
di vita:
nessun inganno,
nessun indugio.
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Canti Giovanili
PoetryE temo che di tale vita, in questo tempo perso e vacuo, il mio favellar risulti vago. Ma così sento e ragiono meco e non mi curo del vostro mormorar, ma di quel grido forte e antico, di cui sento ancor le fiamme e l'eco.