-Oh Paul,dimmi che mi amerai per sempre! Dimmi che non ti dimenticherai di me,neanche quando sarai partito,amore mio..-
la ragazza lo guardava con gli occhi azzurri arrossati dal pianto, tenendo un fazzoletto in mano con la quale,di tanto in tanto,si asciugava teatralmente ai lati degli occhi.
-Oh,Brittany,ti prometto che ti amerò per sempre,anche quando il mio cuore smetterà di battere.-
il ragazzo portò la mano tremolante della sua ragazza all'altezza del petto coperto da una divisa tipica di chi sta per partire per la guerra.
-Oh,tesoro!- lei gli gettò le braccia al collo e lo baciò con trasporto.-Schiocchezze,mi fate schifo!- lanciai un biscotto contro la tv.
-Tanto lui muore!- e lanciai anche un fazzoletto che avevo usato per pulire la bocca dai residui di biscotto al cioccolato.
Non capisco perché accidenti si ostinano a trasmettere questi film mediocri di pomeriggio.
Non che non mi piacessero i film romantici,ma c'è n'erano di gran lunga migliori. Non queste buffonate,accidenti!
Finii inevitabilmente a pensare a Channing Tatum in Dear John,lui e i suoi addominali. Quello sì che era un bel film!
Da aggiungere che lo pensai quasi con la bava ai lati della bocca.
Svogliatamente cambiai canale e dopo un po' di zapping mi imbattei in Grease.
Ora sì che si ragiona!
Mi misi più comoda e mi accoccolai alla mia coperta pelosa,compagna inseparabile di vita.
Poi presi la mia tazzona di Ikea,ne avevo una per ogni stato emotivo,era una delle mie tante fissazioni. Non sapeva quasi nessuno di questa fissa delle tazze con l'umore,ad eccezione della mia famiglia e di Claire e Jared,i miei due migliori amici. Gli unici degni di questo titolo,in effetti.
Oggi la mia tazza recava la scritta 'Blue'
Eh già,oggi ero decisamente triste.
La cosa che mi faceva più rabbia era che non mi trovavo così per un motivo in particolare,ad eccezione dell'insufficienza nell'ultimo compito di matematica,che sia maledetta,ma avevo il giusto sospetto fosse per la sindrome premestruale,che in me si faceva sentire particolarmente,che sia maledetta anche lei!
Vengo scossa dai miei pensieri dal rumore di chiavi inserite nella toppa del portone,e poi dall'apertura di quest'ultimo.
-Honey,sono a casa!-
Ecco,ci mancava solo mia madre.
-Sono sul divano!- urlo di rimando,con mezzo biscotto in bocca.
Poco dopo sento i passi frettolosi di mia madre. Come non riconoscere il ticchettio delle sue preziose Manolo Blanik (di seconda mano,sia chiaro),sul parquet?
-Ma tesoro,cos'è questo porcile?-
Come al solito,buongiorno anche a te,mamma.
Alzo gli occhi al cielo ma cerco di contenermi salutandola calorosamente,ignorando la sua esclamazione di poco prima.
-Ciao,Mamma.-
Mi alzo per abbracciarla e inevitabilmente faccio cadere a terra il sacchetto di biscotti al cioccolato che avevo in bilico sulle gambe.
Stavolta è il turno di mamma di alzare gli occhi al cielo, ma sorride divertita e ricambia lo stesso il mio abbraccio.
Si guarda intorno circospetta,poi torna a rivolgersi a me.
-Vediamo un po'..biscotti al cioccolato,pigiama oversize e coperta pelosa..- incomincia lei.
-Non dimenticarti della tazza dell'umore!- la rimbecco.
-Ah,anche la tazza. Cos'è,sindrome premestruale o delusione d'amore?- accompagna la sua esclamazione muovendo allusivamente su e giù le sopracciglia fine,che invidio,dato che mi ritrovo con delle sopracciglia foltissime e intrattabili.
Alzo un altra volta gli occhi al cielo (cos'è,la giornata di chi alza di più gli occhi al cielo?!) e rispondo svogliatamente
-Premestruo,mamma.- e mi risiedo, a altrettanto svogliatamente,sul divano.
Mamma scuote la testa e poi gira il capo verso la tv ancora accesa.
-Oh,Grease!- esclama sognante.
Poi si toglie i tacchi,la giacca di Zara e si butta accanto a me sopra il divano.
Diciamo che Grease è una nostra passione in comune,che condividiamo anche con mia sorella Jamie,di dieci anni,che in questo momento,per mia immensa gioia,non è in casa.
Siamo arrivate alla scena dopo la gara tra macchine dove Sandy decide di cambiare look Danny ( la mia scena preferita) quando uno scampanellio ci distrae. Così dopo aver poggiato la tazza con ancora un po' di latte tiepido dentro,mi alzo e mi dirigo alla porta.
Guardo allo spioncino.
Capelli scuri e occhi azzurro cielo guardano la porta aspettando qualche segnale di vita al di là dello spesso strato di legno.
Sorrido e apro la porta di fretta.
-Jared!- non fa in tempo a fare un passo avanti che gli butto le braccia al collo.
-Ciao,Gracie.- mi stringe di rimando.
Ha cominciato a chiamarmi così più o meno dalla prima volta che ci siamo incontrati,nove anni fa.
Mi stacco da quel groviglio di braccia e gli faccio segno di seguirmi in salotto,dove mamma,ignara di chi sia il misterioso ospite,sta guardando l'ultima scena di Grease,che ovviamente mi sono persa.
-Salve,signora Sanders- la saluta Jared.
L'interpellata si gira e sorride calorosamente.
-Jared,Jared,quante volte ti ho detto di chiamarmi Katie?! Ti conosco da quando non avevi ancora tutti i denti buoni!- e gli fa l'occhiolino.
Io rido per il tentativo di sembrare divertente di mia madre,poi mi butto di nuovo sul divano accanto a lei,e faccio cenno a Jared di fare lo stesso.
Prima di sedersi si guarda intorno e poi con gli occhi si fissa sul tavolino davanti il divano,poi mi rivolge un sorriso sghembo.
-Davvero,Gracie? Biscotti al cioccolato,Grease e tazza dell'umore che oggi dice che sei depressa. Cos'è,delusione d'amore o sei in quello strano periodo di voi donnine?- e sghignazza.
Mi fa ridere il modo in cui abbia detto ciò,così simile a mamma poco fa.
-E da cosa deduci che sono o con il cuore spezzato o che tra poco diventerò indisposta?- gli rispondo ridendo.
-Oh,sai,conosco i miei polli!.- e comincia a ridere sommessamente,seguito a ruota da mia madre.
Faccio la finta imbronciata a poi lo spingo il più lontano possibile da me,cosa impossibile dato che non è un ramoscello,io non sono forte e lui ha più muscoli di me,dato che gioca a Football nella squadra della scuola e ne è capitano.
Lui smette di ridere e si accascia,letteralmente,su di me,schiacciandomi.
Non mi sfugge un verso contrariato,soffocato da un risolino di mia madre che assiste alla scena divertita. Lei si che ne ha viste delle belle,tra me e Jared.
Poi mi volto verso di lui,ancora schiacciato con la schiena sopra la mia,e gli dico quello che forse avrei dovuto dirgli appena entrato in casa.
-Approposito,qual buon vento ti porta qui?-Bene bene. Finalmente anche il primo capitolo è fatto e pubblicato.
Non ho impiegato molto a scriverlo,dato che mi è uscito di getto,come spero sarà per i prossimi capitoli.
Detto questo,sono ancora aperte le iscrizioni per consigliarmi un volto per il nostro Jared,dato che non ne trovo uno adatto.
Deve essere alto,abbastanza muscoloso,moro e occhi chiari,possibilmente azzurri.
Diciamo che è una difficile ricerca,non trovate?Vi lascio,e ci rivediamo nel prossimo capitolo.
Un bacio,
G
STAI LEGGENDO
Poi non chiedermi perché ti guardo! [SOSPESA]
ChickLitAndando indietro nel tempo, Grace Sanders non saprebbe descrivere l'esatto momento in cui lui, il suo migliore amico, sia diventato una parte importante della sua vita. Dal canto suo, quando Jared O'Neil l'ha incontrata per la prima volta con gli oc...