Jared in un primo momento mi guarda con la sua tipica faccia da pesce lesso che di solito assume durante le lezioni di Chimica,sua materia più odiata,ma poi sembra risvegliarsi e sorride imbarazzato,portandosi una mano dietro la nuca e massaggiandosi sovrappensiero un punto imprecisato sul collo.
Poi dopo quella che mi sembra un eternità,dove anche mamma sembra aver smesso di fare quello che stava facendo,con un biscotto al cioccolato tra le mani a pochi centimetri dalla bocca e gli occhi spiritati,Jared si decide a parlare.
Tossisce nervosamente come un malato di tubercolosi e poi mi guarda con quei suoi occhi azzurri che hanno fatto innamorare la maggior parte delle ragazze nella nostra scuola,ma non me e Claire,sia chiaro. Anche se credo che quest'ultima ci abbia fatto qualche pensierino su...
Immersa come sono nei miei pensieri,dove vedo una Claire che dentro la sua stanza sbaciucchia una foto di Jared in costume,non mi accorgo di quest'ultimo che mi osserva perplesso in cerca di una risposta.
-Cosa c'è?- dico ingenuamente.
Jared alza gli occhi al cielo (si,anche lui adesso) e sorride.
-Ti ho fatto una domanda Gracie,ma evidentemente chissà a cosa stavi pensando per essere così distratta da non sentirmi!- mi rimbecca canzonatorio.
Mamma sorride e nel frattempo si alza,raccogliendo tutta la sporcizia fatta dalla sottoscritta.
-Vado a preparare la cena- dice teatralmente,allungando di proposito la durata della lettera a,con le braccia piene di roba e il pacco di biscotti incastrato tra il mento e il petto,prima di scomparire dalla mia vista.
A volte mi chiedo se lei sia la figlia e io la mamma.
Ma poi mi vengono in mente dei fotogrammi di lei che mi allatta al seno,anche se avevo già tre anni.
Faccio una faccia schifata e così,con questi pensieri,torno a guardare Jared,che ha assistito divertito alla scena,e che ora ha riportato le sue iridi azzurre su di me.
-Ti stavo dicendo che c'è un mio amico ansioso di fare la tua conoscenza- e detto questo,come se fosse una cosa di poco conto,poggia con nonchalanche un braccio sul bracciolo (non trovate divertenti le rime non rime?) del divano.
Strabuzzo gli occhi. Cosa?!
-Cosa?!- rispondo accaldata.
Non che sia una novità per me,anche se non mi ritengo una ragazza di chissà quale rara bellezza ho quasi sempre avuto qualcuno interessato a me,anche se per la maggior parte dei casi ero io a non essere interessata,ironia della sorte.
-Si,dovresti conoscerlo,mi pare. È quel ragazzo basso,il più basso della squadra di football,direi,moro con gli occhi scuri. Lucas Walter.-
Purtroppo,il nome non mi dice niente,e sembra averlo capito anche Jared,che interviene.
-Oh,andiamo,si è offerto volontario insieme a te per fare l'esercizio al quadro svedese,una settimana fa durante l'ora di educazione fisica.- .
Ci penso su e,l'immagine di questo ragazzo molto pompato che aiuta una me che goffamente cerca di salire sul quadro svedese,complice la mia fobia per le altezze,occupa la mia mente.
-Oh,ho capito. Niente di speciale,troppo pompato per i miei gusti,anche se mi ha evitato una caduta dal quadro.- rido.
-Si,in effetti eri davvero buffa.- e ride anche lui. Poi però sembra riprendersi e mi guarda serio.
E ora che c'è?
-Sai,non mi è mai sembrato molto interessato da te,ma credo abbia avuto un'illuminazione. Ergo,diciamo che la visione del tuo sederino sopra la sua testa abbia risvegliato certi spiriti bollenti a sud.- e questa volta scoppia a ridere di gusto.
Lo guardo male e mi alzo dal divano, decisa a strozzarlo con le mie stesse mani.
-Sei serio,Jared? Gli spiriti bollenti? Ma fammi il piacere.- e non mi trattengo dal tirargli uno schiaffo dietro la nuca.
Mi guarda con ancora gli occhi arrossati dal troppo ridere.
Com'è che si dice? Il riso abbonda sulla bocca degli stolti. Ecco.
-Devi ammettere però che non si può dargli torto,lo sai anche tu che hai un sederino niente male..- aggiunge dando una veloce occhiata al mio didietro,che,largamente coperto dal pigiama,non credo sia un granché.
Inarco scettica un sopracciglio e inspiro l'aria dal naso violentemente,poi gli indico la porta,anche se mi ritrovo lusingata dal complimento sul mio sedere.
Recepito il mio messaggio,decide di darsi una calmata.
-Tralasciando il discorso sul tuo sedere, Lucas è veramente interessato,o almeno sembra. Mi ha costretto a venire da te per sapere se c'è interesse anche da parte tua.- e alza un sopracciglio e poi l'altro,alternativamente,cercando di fare il malizioso.
-Direi di no,tu che dici?- replico stancamente,risedendomi.
Non che sia completamente insensibile all'altro sesso,sia chiaro.
Diciamo che la mia vita sentimentale è stata un susseguirsi di poche storie di poco conto, dato che il mio lato romantico mi suggerisce di trovare quello giusto e di aspettare.
Per dirla tutta,non sono mai andata oltre con un ragazzo,limitandomi a qualche bacetto con qualcuno a un paio di feste,dati quando non ero proprio in me. Ho visto mie coetanee fidanzarsi e dichiarare di conseguenza di essere innamorate e,inevitabilmente,spingersi in territori sconosciuti con la propria 'metà',ma io non ho familiarità con tutto questo.
Ho avuto un fidanzatino (il primo) al mio primo anno,una storiella durata un mese.
Era un amico di Jared e da subito si è mostrato interessato a me in particolare. Alla fine spinta da Claire mi sono messa con lui,ma un mese dopo è partito per Boston,e non l'ho più visto,ne sentito. E non mi è neanche dispiaciuto,non ne ero innamorata. Non baciava neanche così bene,sembrava un lama.
Insomma,sono a questo punto consapevole di essere un po' sfortunata in queste cose. Claire,invece,non sembra avere tutti questi problemi,anche se ultimamente sta lasciando un po' perdere il suo spirito da predatrice esperta e si sta impegnando più a scuola. Credo sia più per fare orgogliosi i suoi genitori,e anche per ottenere finalmente una macchina,dato che anche se è al mio stesso anno ha compiuto da poco sedici anni. Una seratona fantastica. Ha osato far ubriacare la nonna che serviva da 'vigilanza' per la festa (i genitori non c'erano,ovviamente) e ha buttato il cagnolino rompiscatole della vicina nella sua piscina,poi ha nuotato insieme a lui. Era proprio fuori come un balcone. Mi viene da ridere al ricordo.
Jared si alza,poi stanco si stiracchia senza trattenere uno sbadiglio.
-Non vorrei che questo tuo rifiuto sia dovuto dal fatto che sei ancora fissata dalla tua ricerca del ragazzo perfetto. Ti rispetto,ma ricorda che nessuno è perfetto,e dovresti capire che l'essere perfetto in un ragazzo non corrisponde nell'essere necessariamente giusto per te. Non siamo tutti Channing Tatum o Ian Somerhalder. O Jared Leto..Okay,Gracie?- e detto questo si abbassa per baciarmi la fronte e se ne va,uscendo da casa così com'è entrato,inaspettatamente,salutando con un cenno seguito da un sorriso mia madre che per tutto questo tempo è stata ad osservarci a nostra insaputa appoggiata allo stipite della porta,il canovaccio poggiato sulla spalla.
-Cosa c'è?- gli chiedo irritata una volta sentita la porta sbattere,segno dell'uscita di Jared.
-Io?!..chi ha aperto bocca,ero venuta a dirti che è pronta la cena.- mi sta guardando con una punta di divertimento nello sguardo,anche se cerca di rimanere seria.
Sbuffo contrariata e apparecchio il tavolo in salotto per quattro persone.
-Oh no,togli un posto.-
Ero così occupata ad allineare perfettamente tovaglioli e posate tra loro,da brava perfettina qual'ero,che non mi ero accorta di mamma dietro di me.
-Perché,oggi papà ha il turno lungo?- chiedo ingenuamente. Mamma scuote il capo e intanto si avvicina per togliere un bicchiere e i suoi rispettivi tovagliolo e posate.
-No,non ci sarà Jamie. È a casa di zia Jane,tornerà verso le nove.- e detto ciò se ne torna tranquilla in cucina fischiettando un motivetto che mi ricorda molto una canzone sentita tempo fa alla radio,italiana.
Ad un certo punto il fischiettio si arresta,e dopo un po' mamma torna in salotto con una teglia di lasagne in mano e una terrina più piccola di patate e salsiccia.
Ma non è questa la cosa che mi lascia stupita,anche se c'è da metterci un occhio di riguardo, dato che mamma non ci mette mai questa passione nel cucinare.
Sta cantando. Cerca di spiccicare parole in italiano,ma senza successo.
-Chii Confusioned,sarà why ti amo, ì an emoscione,that grow pianno pianno...- e intanto poggia allegramente le teglie al centro del tavolo.
La guardo sbigottita e mi porto frustata una mano sulla testa.
Ma che ho fatto di male?
Quando sta per attaccare il pezzo dove ribadisce di amare chissà chi,decido di aver sentito abbastanza e corro in camera con un piattino di lasagne in una mano,decisa a volermi estraniare dalle stranezze di mia madre.
-Ehy,torna qui,signorina!- è l'ultima cosa che sento prima di sbattere la porta della mia cameretta.
Ed eccoci finalmente con il secondo (siiiiii) capitolo!
Con un Jared che cerca di dare lezioni di vita alla nostra ingenua Gracie,che cerca un'illuminazione divina,e la mamma di quest'ultima pazza come non mai.
Un bel quadretto,no?
Sono felice inoltre di annunciarvi i volti dei nostri personaggi (standing ovation prego):
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Poi non chiedermi perché ti guardo! [SOSPESA]
ChickLitAndando indietro nel tempo, Grace Sanders non saprebbe descrivere l'esatto momento in cui lui, il suo migliore amico, sia diventato una parte importante della sua vita. Dal canto suo, quando Jared O'Neil l'ha incontrata per la prima volta con gli oc...