E 22 anni sono arrivati... Tra le lacrime e i sorrisi, tra le cazzate e i litigi, tra le chiamate per qualsiasi cosa e le giornate passate assieme a casa da soli. Adoravo quando nostra madre ci chiedeva di andare a buttare via la carta. Ore passate al parco a giocare sulle altalene "Chi va più in alto vince!". Tu che mi spingevi sulle altalene e io che con i piedi toccavo le foglie dell'albero. La vecchia Uno di papà. I lunghissimi viaggi in macchina e la paura dei clown. Le ore passate a giocare a "vedo una cosa che tu non vedi" e poi le litigate. Qante litigate. I "tanto non ti sento" e i "siamo fratelli, abbiamo gli stessi geni, se sono stupido io sei stupida anche tu!" discorsi troppo complicati per me. La sbava nei computer (nono, non centro). Le discussioni per l'ultimo gelato.
Quando lavavamo le scale assieme e quando ti lamentavi della luce accesa in camera per la mia paura del buio. Ho ancora la scimmia che mi hai regalato al mio primo compleanno, quella che urlava.
Otto anni di differenza e tante, tante cazzate e avventure.
Mi ricordo quando eravamo sul letto, ci siamo mossi e tu per sbaglio mi hai tirato una ginocchiata in testa, ci siamo lamentati dal male e poi ridendo ci siamo detti: "ho solo fatto così..." rifacendo gli stessi movimenti e tu mi hai tirato una seconda ginocchiata.
Il mio primo giro in moto, dietro di te. La paura che avevo quando mi hai portata per la prima volta in macchina, che non avevi ancora la patente. I "non dirlo alla mamma, ti prego". Le ore passate a giocare con i lego, le costruzioni fatte assieme con il cartone e i palloncini. Chiwi (solo tu potrai capire). I nascondigli nella nicchia in soffitta. I giochi fatti assieme. La tua macchinina telecomandata, di cui io avevo puro terrore. Il viaggio in Grecia, quando sono caduta, spaventata da un cane grande quanto una palla da basket, o quando non riuscivamo a dormire, perciò abbiamo lasciato un messaggio con carte e monete che diceva: "siamo in piscina", la macchina dei toast, tutti quei gattini e il viaggio sui muli.
Tu sei quello che mi ha insegnato a mentire, sei quello che mi ha insegnato a non essere come te, sei il ragazzo figo che girava in mutande per casa, sei colui che mi ha fatto odiare dragonball perché mi lanciavi sul letto facendomi il solletico dopo un mega:"ooooonda e-ner-ge-ti-caaaaa". Tu sei quello che mi ha quasi rotto un braccio facendomi una mossa di karate in soggiorno, sei quello che, per non fare sapere a mamma che mi ero fatta male con te, mi ha chiesto di dire che il mignolo del piede lo avevo sbattuto sul comodino in corridoio, non sul tavolo in soffitta. Sei quello che l'anno scorso mi ha chiamata alle 3:00 di notte, completamente sbronzo, chiedendomi di aprirgli la porta. Sei quello che mi ha chiesto di distrarre la mamma mentre tu scendevi dalla soffitta e facevi finta di entrere in casa per nasconderle il fatto che non eri andato a scuola.
Tu sei il mio complice, il mio fratellone, il "non toccarlo, che vale più di te!", il mio autista incazzato e per sempre rimmarai tali. Quando crescerò avrò tantissimi bei momenti da ricordare. E ciò grazie a te. Ti voglio bene stupido❤
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A...
RandomIn ogni capitolo scriverò delle persone a cui sono molto affezionata. Se non vi frega potete anche andarvene, ma per voi che decidete di leggere questa storia: sono miei pensieri e le persone nominate esistono, perciò non fate i bambini minchia ed...