"Hey, mi chiamo Margherita e... Ho trovato il tuo numero in rubrica, non so chi diavolo tu sia perché lo avevo cancellato e... Beh, giuro, non so perché lo stia dicendo a te, ma l'anno (scolastico) scorso ero amica di un ragazzo, dolcissimo e simpatico, ma che dico, non era solamente dolcissimo e simpatico, era la persona più dolce e speciale che io avessi mai conosciuto. Adoravo passare i pomeriggi con lui per colpa dei rientri di matematica, passare il tempo seduti sulla panchina della fermata del bus, adoravo spettinarlo e adoravo i suoi abbracci, diciamo che adoravo passare il tempo con lui, anche se, quando eravamo assieme il tempo passava troppo velocemente. E pensare che tutta la nostra amicizia era partita da un libro che mi aveva imprestato: avevamo cominciato a scriverci e basta. Era davvero una persona fantastica, ci tenevo, ci tengo ancora, un casino a lui e gli voglio ancora tantissimo bene. Molti dicevano che mi piaceva, solo per come ne parlavo e... Si, forse un poco mi piaceva ma non in quel senso. Gli volevo un mondo di bene e per un po' mi sono convinta mi piacesse, ma poi ho capito che è quell'affetto che provi per il tuo migliore amico o la tua migliore amica, un affetto quasi fraterno, credo. Era davvero il mio migliore amico e credo lo sia rimasto.
Mi è rimasto vicino tutto il tempo, nei momenti belli e in quelli brutti. Quando mia nonna è venuta a mancare, in gennaio, mi ha vista piangere e mi ha consolata, mi ha abbracciata e mi ha fatto sfogare. Mi fidavo di lui e il solo fatto che gli abbia detto come mia nonna mi chiamava (cosa che non ho mai raccontato a nessuno nessuno nessuno se non lui) ne è la dimostrazione. Nei momenti "no" mi ha fatta ridere con dei semplici mesaggi, mi scriveva quando stavo male e si preoccupava che entrassi a scuola senza ritardare per aspettarlo ("se non mi vedi arrivare entra a scuola o mi arrabbio" giusto per citare), cosa che un paio di volte è successa, tipo il venerdì durante il quale la sua classe doveva andare alla sinagoga di Merano e l'avevo accompagnato fino in stazione (ho fatto 15 minuti di ritardo, ma a lui gli ho detto che ne avevo fatti solo 5, per foruna Comper non mi ha segnato il ritardo).
Gli ho dedicato anche la lettera durante l'esame di tedesco. Alla fine dell'anno scorso abbiamo litigato (leggermente per colpa mia) e mi ha chiesto di tornare sconosciuti. Ci sono rimasta malissimo, ho accettato, ma tanto so che non mi scordo di lui -come si fa a scordare una persona a cui hai voluto bene?-. Quest'estate mi è mancato un pochetto tanto e mi dispiace aver rovinato tutto quasi completamente con le mie mani. Io ci tenevo (ci tengo ancora credo) tanto a lui. Comunque, mi sa che sto dicendo ste cose solo per sfogarmi, non dirlo a nessuno mi ha un po' distrutta dentro, non so chi tu sia ma credo tu mi conosca forse (o forse ho sbagliato io a salvare il numero, era successo anche con quello di mia madre e avevo scritto a una certa Valentina), ma se mi conosci, ti prego, non giudicarmi per ciò che è successo.
Mi dispiace, mi dispiace un casino e mi manca, eccome se mi manca.
Mi manca ridere e scherzare con lui, mi mancano i suoi abbracci, mi manca spettinarlo o pestargli le scarpe per gioco, mi manca scrivere con lui e mi mancano i soliti battibecchi, mi manca la persona che mi prendeva in giro perché non so pattinare ("taci mongoloide che non sa stare in piedi sul ghiaccio"), l'analfabeta con il quale scrivevo ("ma è celo o cielo" "ti sembro ceco?"), mi manca il mio pazzo, mi mancano i nomignoli e un po' anche quando mi prendeva in giro per la mia altezza (non sono bassa, sono solo diversamente alta) e anche un pochetto quando mi salutava dicendo "ciao puzzona" (non ho ancora capito perché mi chiamasse così, diceva che puzzavo ma io non puzzo... Credo. Aiut). Mi manca tutto di quando eravamo amici.
In quest'estate sono successe tantissime cose e quanto vorrei raccontargliele: diciamo che dopo gli esami sono andata su al campo e ho conosciuto molte persone che lo conoscevano. Persone fantastiche. Cico, Loris (il mio cuscinoooo), Lisa, Lello (Leonardo), i fratelli Paolazzi, la Macor, i fratelli Brugnara... Mi sono divertita un casino con loro e gli altri e ammetto che per un po' mi è mancato un po' di meno. Ma mi sarebbe piaciuto avere il mio migliore amico con cui ridere. Mi manca parlare e ridere con lui.
Mi sa che ti sto dicendo queste cose per un semplice motivo: se le avessi dette a qualcun'altro quello mi avrebbe giudicata, mentre se le dico a uno sconosciuto (quasi, dato che credo tu mi conosca)... Beh, forse non mi giudicherai (FORSE).
Mi dispiace. Scusa ancora per il poema, del quale probabilmente non ti fregherà nulla e ora sparisco. Ora sta a te decidere se dirmi come ti chiami e se poi continuare a scrivermi. Scusa ancora per il messaggio, ma ti prego, comprendimi."
È questo il messaggio che ho scritto al mio ex migliore amico per chiedergli scusa. Ci ho messo dentro anima e corpo, l'ho scritto piangendo e lui ha risposto con "ok" e "non c'ho voglia di leggerlo tutto". Immaginate come mi sono sentita.
Sono le 22:22, uno dei nostri orari preferiti, come tutti gli orari doppi d'altronde. Sono le 22:22 e io sto piangendo. Piangendo per un fratello perso, per un amico che non teneva a me quanto io tenevo a lui. Sto piangendo per rabbia e frustrazione, perché da una parte sento di aver sprecato tempo con lui e dall'altra sento che, se potessi tornare indietro, rifarei tutto da capo. TUTTO. Non cambierei una virgola di ciò che è successo tra di noi.
Con lui ho tantissimi bei ricordi ma non sto qui a raccontarli. Mi farebbero solo soffrire.
Sono le 22:31 e sto ascoltando ancora una delle canzoni che piaceva ad entrambi: Master of puppets dei Metallica. Mi manca così tanto.
Mi è capitato di vederlo a scuola uno di sti giorni e l'unica cosa che siamo riusciti a fare è stato discutere, di nuovo. Lui proprio non vuole avere a che fare con me e io non so che altro fare.
Penso che al momento la cosa giusta da fare sia voltare pagina e scordarmi di lui, anzi, voltare pagina e lasciare che i nostri momenti assieme siano solo alcuni dei miei più bei ricordi.
In parte ci sto riuscendo perché è passato ormai quasi un mese da quando gli ho scritto e sinceramente mi manca molto meno, ma ci sono momenti in cui proprio mi viene da piangere e altri in cui mi viene da saltargli addosso e staccargli la testa a morsi.
Sto riuscendo a girare pagina però e vorrei dire a tutte le ragazze e i ragazzi che leggono che girare pagina è possibile. Magari ci metterete un po' ma grazie all'aiuto degli amici ci riuscirete. Io ce l'ho fatta grazie a un mio amico che citerò un po' più avanti e ciò mi sta rendendo molto felice.
Ormai sono le 22:50 e io sono ancora qui a scrivere e a pensare a lui, ma non sto più piangendo. Mi sto alzando piano piano e sto facendo andare avanti la mia vita, perché alla fine, la vita è mia e lui resta solo un bellissimo ricordo e un amaro rimpianto.
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A...
RandomIn ogni capitolo scriverò delle persone a cui sono molto affezionata. Se non vi frega potete anche andarvene, ma per voi che decidete di leggere questa storia: sono miei pensieri e le persone nominate esistono, perciò non fate i bambini minchia ed...