Prologo

36 3 0
                                    

2 maggio 1997
Sogno...
Era tutto bianco attorno a me,sentivo solo una voce,un uomo che mi chiamava:-"Chi sei?"-domandai,lui non disse il suo nome ma prosegui in un altro discorso:-"Non importa come mi chiamo ,tanto quando morirai non farai in tempo a dirlo"-"Cosaaaa??"-gli risposi urlando per lo spavento-"Si,esatto. Morirai ed io potrò avere la mia vendetta su i tuoi e il tuo potere. Tuo padre mi ha imprigionato per 15 anni in una roccia di lava ed ora che sono libero nessuno potrà fermarmi. Neanche tu mocciosetta"-disse incominciando a ridere ,io presi a piangere.
Realtà...
I miei corsero nella mia cameretta e mi svegliarono:-"Piccola che ti è successo?"-mi domandò papà stringendomi tra le sue braccia,gli spiegai tutto...si guardarono preoccupati e poi mamma disse:-"Piccola prendi tutte le tue cose"-" Perché?"-gli domandai:-"Andrai a stare dalla nonna per un poco"-mi rispose con un misto tra paura e dolcezza ,quella dolcezza che solo lei poteva avere. Presero tutte le mie cose e le portarono in macchina.
Dopo trenta minuti di viaggio eravamo davanti al portone di casa di nonna,lei era sulle scale con le borse:-"Piccola ti vogliamo bene e te ne vorremmo per sempre"-mi dissero abbracciandomi forte-"Anch'io vi voglio bene-"gli risposi iniziando a piangere ,mi strinsero ancora più forte e mi diedero un bacio sulla fronte. La nonna mi mise una mano sulla spalla facendo segno di entrare ,li vidi erano lì davanti a me che camminavano verso la macchina,sapevo che probabilmente era l'ultima volta che li avrei visti...
Entrai in casa,era arredata con mobili in legno antico. Nonna mi portò nella vecchia cameretta di mamma ,una grande libreria che arrivava fino al soffitto rivestiva una parete ,il letto era vicino alla porta ,l'armadio vicino al comodino e al letto al suo fianco un piccolo specchio ,lo scrittoio era accanto alla grande libreria. Mi sdraiai sul letto era morbido...
3:10 am
Non riuscivo a chiudere occhio...
In quel momento sentii un colpo al cuore ed una lacrima mi solcò il viso senza che io facessi alcuno sforzo....i miei genitori non c'erano più,si erano sacrificati per me ,per farmi vivere...
7:30am
Mi alzai dal letto ,mi guardai allo specchio,assomigliavo a loro più di quando credessi... gli occhi di papà,le sue lentiggini ,il suo stesso colorito di pelle, gli stessi capelli di mamma dove sul ciuffo c'era una piccola ciocca rossiccia...
Mi mancavano,avevo nella mente tutti i ricordi che mi legavano a loro,i compleanni,le gite,la prima volta in bici,il primo giorno di scuola...un'altra lacrima mi scappa senza sforzo,un'altra ,e ancora una....comincio a piangere senza però farmi sentire da nonna ,dovevo essere forte starle accanto,aiutarla... ero cresciuta, potevo sembrare una bambina di 10 anni ma dentro ero grande,una notte,una sola notte in cui ho perso tutto,una notte per crescere...
Guardai il palmo della mano sinistra c'era una luna nera impressa sulla pelle,probabilmente era il marchio per chi,come me,era stato salvato da morte certa da qualcuno che lo amava...
Cucina...
Uscii dalla cameretta,trovai mia nonna seduta su una sedia in cucina,aveva anche lei gli occhi lucidi,l'abbracciai:-"Ro,ti devo dire una cosa brutta ma tu devi esser forte..."-"I miei sono morti, giusto?"-dissi senza che lei avesse il tempo di continuare la frase,lei abbassò il capo ed una lacrima uscii dai suoi occhi,la strinsi più forte:-"Nonna,se avrai bisogno di aiuto io ci sarò"-le dissi,mi accarezzò la guancia-"Tuo padre si sbagliava,fisicamente assomigli a lui,ma il carattere è di tua madre. Lei era sempre buona e dolcissima,era sempre pronta ad aiutare chi era in difficoltà. Assomigli a loro più di quando credi piccola"-mi disse con un sorriso amaro in volto-"Lo so nonna,lo so"-le risposi prendendo la sua mano accennandole un piccolo sorriso amaro come il suo...

ROSE E ETHANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora