LA CASETTA DI LEGNO

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La mattina seguente mi svegliai in un letto,una camera che non era la mia...c'erano diverse ampolle e libri sugli scaffali,dentro alle ampolle liquidi colorati. La casa era tutta in legno,dalle finestre si vedeva il mare. Aprii la finestra la brezza mi fece ricordare cosa era successo la sera prima...la cicatrice che aveva preso a sanguinare,quel vortice, quel sogno e poi quegli occhi ...quegli occhi neri che avevo visto prima di svenire. Il rumore della porta che si apriva mi fece risvegliare dai pensieri,mi voltai e vidi un ragazzo della mia stessa età,capelli ricci neri,occhi neri e pelle candida come la neve,era alto ,indossava una felpa nera con un lupo con di sfondo la luna piena e un paio di jeans :-"Buongiorno ,credevo non ti svegliassi più"-mi disse con tono dolce e amichevole-"Giorno...sei stato tu a salvarmi ieri sera? E a portarmi qui?"-gli dissi con un filo di imbarazzo-"Si,dopo aver tagliato quel buius ,quindi dopo averlo eliminato, ti ho portata qui,eri svenuta..era il minimo che potevo fare..."-mi disse passandosi la mano tra i capelli ricci -"Oh...grazie. Non mi sono ancora presentata ,piacere Rose Calen"-gli dissi porgendogli la mano dove era la cicatrice,lui la guardò e sgranò gli occhi-"Che succede ? Non ti senti bene?"-gli chiesi preoccupata-"No,solo che hai la mia stessa cicatrice però sulla mano opposta...ieri sera mi è sanguinata prima dell'attacco di quel buius"-"Ah...comunque piacere Ethan Marel "-mi disse tutto ad un fiato-"Anche a me ieri sera è sanguinata prima dell'attacco"-gli dissi sedendomi sul letto,dopo poco anche lui si sedette,di fronte a me-"Questa cicatrice risale a quando sono morti i miei genitori,io sono scampato grazie a loro che mi portarono dai miei zii inseguito ad un sogno"-mi disse guardandosi il palmo della mano-"Anch'io,i miei sono morti... mi portarono da mia nonna dopo un sogno...c'era un uomo che diceva mi voleva uccidere"-gli dissi guardandolo-"È lo stesso che è accaduto a me...era per caso la notte del 2 maggio del 1997? Cioè 10 anni fa?"-mi chiese-"Si ,perché?"-gli risposi-"Perché i miei sono morti quella notte"- mi disse abbassando la testa-"Anche i miei"-ci fissammo per un poco poi dissi:-"Mentre ero svenuta ho fatto un sogno,c'era un uomo disteso a terra che sanguinava dal petto e accanto a lui un ragazzo...se non sbaglio si chiamava Frank, ha tirato fuori dalla tasca del padre,ormai morto due foto con i genitori di entrambi segnati con una x rossa e i due bambini con un cerchio dello stesso colore e c'era scritto "Per raggiungere il potere".Poi lo scenario è cambiato ,in una vecchia villa abbandonata, dentro c'era un laboratorio ed ho visto che delle anime entravano in una bottiglia e dopo uno sciocca di dita ne usciva uno di quei vortici"-gli dissi spiegando l'intero sogno-"Allora ricapitolando,quell'uomo morto era quello che ci voleva uccidere,il ragazzo affianco a lui è il figlio che ci vuole trovare per ucciderci per vendicarsi del padre?"-disse cercando di mettere in ordine tutte le idee-"Così sembrerebbe"-dissi guardandolo gesticolare mentre metteva in ordine i pensieri nella testa...
01:00pm
:-"Ti va qualcosa da mangiare? Stamattina non hai fatto colazione visto che eri svenuta"-mi disse mentre apriva il frigo-"Non ho molta fame ...e poi dovrei tornare a casa,non vorrei disturbare"-dissi con un filo di voce-"Prima cosa tu non disturbi affatto anzi sei la prima persona che mi sta simpatica dopo tanto tempo . Seconda cosa non puoi correre il rischio che un buius ti trovi"-mi disse sfoderando un sorriso dolce...
Era molto carino come ragazzo,dolce,gentile,premuroso,come il mio papà..quanto mi mancava...
Tornai alla realtà chiamata da Ethan:-"Oi ci sei?"-"Si,stavo solo pensando"-"Ti vanno due patatine?"-mi chiese dolcemente-"Si,però solo due"-gli risposi -"Va bene...comunque tu sai che sia i miei che i tuoi avevano dei poteri,no?"-mi chiese mentre cucinava-"Si ,lo sapevo...i miei mi dicevano che il mio è molto speciale...ogni cosa che tocco diventa cristallino come i diamanti,ma non sono veri diamanti cambia solo il colore e in più riesco a creare oggetti dal nulla"-gli risposi guardandolo venire verso il divano con due piatti di patatine-"Wow,anche i miei mi dicevano che il mio è molto speciale...è quello della musica...so oggi melodia,ogni canzone e quando voglio anch'io riesco a formare oggetti dal nulla ma non mi vengono molto bene"-mi disse guardandomi-"Wow,ma come hai fatto ad eliminare quel vortice?"-gli chiesi curiosa-"bhe ,l' ho avvolto con una sinfonia e l' ho tagliato in due parti... quando si taglia la materia di cui è composto si disperde e quindi si autodistrugge "-mi disse con un pizzico di vanto,ma non troppo ,-"Wow,ma oltre a saper tutte le melodie, sai suonare?"-gli chiesi-"Bhe ,non molto so strimpellare un poco la chitarra"-disse con imbarazzo-"E invece tu? Oltre a quel potere che sai fare?"-mi chiese-"Bhe...amo molto scrivere e leggere anch'io amo la musica,sono molto curiosa,ambiziosa ...questo e nient'altro...anche se mi sono diplomata alla ragioneria,dove i miei si sono conosciuti ma al momento non ho un lavoro"-gli dissi -"Wow,io invece ho fatto il liceo sono diplomato ma neanche io riesco a trovare lavoro"-mi rispose...
8:30pm
Ero sul divano ,Ethan era sul terrazzo,ero stanca morta presi due cuscini e mi addormentai li,poco dopo mi svegliò Ethan che si era appoggiato con la testa sulla mia spalla...era un bel ragazzo anche mentre dormiva sembrava quasi un angelo...sorrisi,non lo volevo svegliare così presi un cuscino l'appoggiai dove era la mia spalla e lo feci stendere ,mentre mi alzavo mi sentii chiamare:-"Che hai qualche problema?"-mi chiese assonnato-"No,nulla solo che non ti volevo svegliare"-dissi sorridendogli -"Non c'è problema,se vuoi vai in camera mia"-mi disse ancora assonnato-"No,come potrei è casa tua non mia"-dissi in imbarazzo-"Ma no,questa è come se fosse anche casa tua dai vieni con me ti do una mia felpa per la notte"-mi disse alzandosi-"No,non c'è ne è bisogno tranquillo"-dissi ancora di più in imbarazzo ,non mi ascoltò e mi porse una felpa-"Penso che possa essere giusta per te,no?"-disse-"Grazie non c'è ne era bisogno"-dissi abbassando la testa dall'imbarazzo -"E di che-"disse uscendo dalla camera per farmi cambiare,indossai la felpa che mi arrivava fin sotto le ginocchia,sentii la porta aprirsi-"Posso entrare?"-mi chiese-"Si,entra"-gli dissi cercando di non far notare il mio imbarazzo appena entrò rimase immobile -"Wow sei stupenda"-disse diventando rosso-"Ehm ...grazie"-gli risposi con poca voce-"È meglio che io vada ...notte"-disse ricomponendosi-"Ethan..."-"Si?"-"Se vuoi puoi restare,se ti va..."dissi facendomi coraggio ,non era giusto che lui dormisse sul divano in pieno inverno-"Oh..se non ti imbarazza va bene"-disse passandosi una mano tra i capelli,ormai avevo capito che questo gesto lo faceva quando o era nervoso o era in imbarazzo. Mi misi sotto le coperte e poco dopo anche lui, il letto era morbido ed io così stanca-"Notte Ethan "-gli dissi chiudendo gli occhi-"Notte Rose"...

ROSE E ETHANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora