A tambur battente

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A Camelot la vita era tornata normale da quando Percival regnava in attesa che Lancelot fosse grande abbastanza da salire sul trono. Tuttavia ad ovest, dal regno confinante, si percepiva una crescente tensione guerriera. Maleagant, il re più corrotto che fosse mai esistito, organizzava un esercito per conquistare Camelot e reclamare così il dominio su tutti gli altri regni. Il suo immenso esercito era composto da cinquecentomila cavalieri ma non gli bastava. Lui voleva di più. Contattò quindi la sorella di Artù, Morgana, per ottenere più potere e lei gli chiese in cambio una cosa difficile da ottenere ma che le avrebbe garantito il dominio magico: Excalibur. Maleagant si mise allora all'opera per ottenere la leggendaria spada con ogni mezzo e, dopo vari tentativi a vuoto, decise di andare lui stesso a prenderla con un manipolo di appena 500 cavalieri. Oltrepassò il confine la notte tra la Vigilia ed il Natale e si diresse verso Camelot, convinto di poter vincere senza incontrare resistenza alcuna. Giunto al castello, intimò la resa e le porte si aprirono, ma non per farli entrare. Dalla fortezza uscirono un vecchio con un bastone e un ragazzino vestito di stracci. Maleagant iniziò a ridere ed ordinò che quei due straccioni fossero uccisi e spellati, ma appena i cavalieri si mossero i cavalli collassarono e Maleagant si guardò intorno confuso. Poi il ragazzino tirò fuori Excalibur e Maleagant capì che davanti a lui si trovavano Lancelot e Merlino, volse i cavalli e ordinò la ritirata. I due rientrarono nel castello soddisfatti e assonnati, dato che era tarda notte
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ANGOLO DELL'AUTORE:
Salve, miei cari nani di Erebor! Dopo tanto, eccomi tornato con una nuova storia! Che ne pensate? Io ho tante idee in preparazione e pian piano le scoprirete! Ci vediamo presto sui Nebbiosi Monti Gelati

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