Prologue

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La notizia del suo suicidio aveva invaso le case di tutti a Rockport, in una cittadina cosi piccola i pettegolezzi giravano velocemente, forse anche troppo. Nessuno aveva mai il coraggio di parlarne apertamente, era una ferita profonda e sarebbe rimasta aperta per molto tempo.

C'era già chi parlava di omicidio, perché Zayn era troppo perfetto per potersi uccidere, aveva ancora una vita davanti. Io non commentavo, mi sentivo estraneo alla situazione. La colpa non era mia, non ero andato io da Zayn a chiedergli di uccidersi, non ero stato io a mettergli la semiautomatica in mano. La bastardata l'aveva fatta lui e mi aveva lasciato da solo, a convivere con la sua assenza.

Era già passata una settimana dal suo funerale ed era stato tutto così immensamente ridicolo. Un corteo di cento persone aveva fatto il giro della città chiedendo a tutti di pregare per la sua anima. La sua bara era stata sollevata da quattro uomini muscolosi ; quattro uomini per uno stronzo che pesava si e no 55 kg. Il prete non aveva fatto altro che elogiarlo "era un bravo ragazzo", aveva chiesto di non dimenticarlo perché Zayn era indimenticabile. Avevo dovuto partecipare perché ero il suo migliore amico, il suo fidanzato e la persona che più teneva a lui.

Avevo il compito di preparare un breve discorso e mentre ero li, difronte a tute quelle persone a leggere le due cazzate che avevo scritto, iniziai a pensare a lui. Non lo avrei più rivisto, niente sorrisi alla mattina, niente occhi caramello in grado di leggermi dentro come nessun altro. Niente più Zayn.

"Zayn Malik è stato e sarà per sempre l'amore della mia vita" non guardai nessuno e scappai. Scappai perché era l'unica cosa che ero in grado di fare, scappai da lui che non sarebbe mai tornato. Domani mattina non mi sarei svegliato con il suo corpo caldo vicino al mio, mi sarei svegliato solo con un posto freddo vicino a me.

*****

Due giorni dopo il suo funerale , davanti alla porta di casa mia era stata recapitata una scatola malandata, chiusa solo da un pezzo di nastro adesivo giallo. All'interno avevo trovato tredici cassette, un nastro ascoltatore e una vecchia foto. Non avevo ancora ascoltato nessuna delle cassette perché la paura mi aveva bloccato, la foto l'avevo nascosta sotto al mio cuscino sperando di dimenticare la sua esistenza dopo averla fissata per ore.

Quello stesso pomeriggio m'imposi di andare al cimitero. Dalla sua morte non aveva fatto altre che piovere a Rockport, tutti avevano ripreso in mano la propria vita. Il suo nome non veniva nominato cosi spesso, si stavano dimenticando di Zayn ed ero arrabbiato con tutti loro.

La terra era ancora scossa e la sua lapide era lucida e nuova, in marmo nero come gli sarebbe piaciuta. La dedica leggeva " Zayn Jawaad Malik. Amico, figlio e ragazzo devoto. 12/01/1993 -26/05/2017 "

Risi, per la prima volta dopo settimane risi. Una risata isterica e fuori dal normale. Quella stupida lapide aveva reso tutto più reale, lui era morto realmente. Mi buttai per terra e non frenai le lacrime, urlai il suo nome sperando cosi di poterlo svegliare dal sonno eterno.

"Ti prego Zayn, se ora ti svegli giuro che dimentico questa storia. Possiamo tornare a casa mia e guardare per la milionesima volta Batman. Basta che ti svegli. Zayn, per favore..." Piansi ancora e ancora volendomi svegliare da quell'incubo.

"È tutta colpa tua"

Harry

"Lo amavo, non avrei mai voluto che morisse!" Urlai nella sua direzione

"Ascolta quelle dannate cassette e ne riparleremo" Lui sapeva l'esistenza di quelle cassette. Lo guardai sorpreso, aprii la bocca per parlare ma non uscì nessun suono.

"Ascoltale e avrai la tua verità" Mi guardò un'ultima volta con tristezza e se ne andò lasciandomi sotto alla pioggia.

***

Tornai a casa ancora scosso dall'incontro con Harry ma deciso ad ascoltare quelle dannate cassette.

Tirai fuori la scatola e presi in mano la prima, c'era attaccata una piccola etichetta "1A". La inserii attentamente nel nastro ascoltatore e mi distesi sul letto.

Pioveva ancora e ormai si era fatto buio, l'unico rumore che si sentiva era quello della pioggia che batteva insistentemente sulla finestra di camera mia.

Accesi il nastro ed ascoltai :
"Liam sei stato l'amore della mia vita. E come ogni amore il nostro era destinato a finire, mi hai fatto sprofondare in un baratro desolato che mi ha portato qui. Quindi mettiti comodo, queste 13 cassette sono per te. Te che mi hai portato alla morte "

Spalancai gli occhi dal terrore, questa era la voce di Zayn.

*****
NUOVA STORIA YEAHH

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2017 ⏰

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