Vidi entrare il dottore con una cartelletta sotto il braccio. Dalla sua faccia non traspariva niente non riuscii a leggere niente dal suo sguardo ne tristezza ne felicità.
Il dottore si sedette e io incrociai la mia mano con quella di Riki, la strinsi più forte che potevo ma questo non bastava a calmarmi. Avevo paura. Paura che questo minuscolo fagottino potesse non nascere. Il dolore era misto a altri sentimenti che non avevo mai provato.
Il dottor si sedette sul letto mi guardo a lungo poi apri la cartelletta. Il momento era arrivato.
D:" dalle analisi non emerge niente"
R:" vuol dire che sta bene?! Giusto dottore?"
D:" non avete capito niente sta per"
S:" nessun battito cardiaco vero dottore?" Dissi con una lacrima che mi rigava il viso che si posò sulla mano di Riki. Io e lui ci guardammo a lungo poi Riki mi tocco la pancia la bacio e disse:" puoi andare" a quella frase piansi, piansi e piansi dopo essermi rannicchiata tra le braccia di Riki guardai il dottore:"non si può fare più niente vero dottore"
D:" No purtroppo no, dopo vi vengo a dire le pratiche che si usano in questi casi"
S:" le voglio sapere subito"
R:" ma Shady..."
S:" no, voglio sapere subito cosa fare per poi piangere dopo"
D:" in questo caso il corpo aveva un mese, quindi era un pochino sviluppato. Per questo caso o si può espellere il corpo attraverso una specie di parto, oppure lasciare che l organismo lo metabolizzi da solo"
S:" voglio partorirlo voglio vederlo"
D:" va bene signorina se il padre e d'accordo procederemmo domani"
R:" certo quello che vuole Sbady va bene a me infondo è il suo corpo."
D:" ora vi lascio da soli per abituarvi all idea, condoglianze"
Lo guardai con un sorriso di ringraziamento poi mi immersi nelle braccia di Riki e mi persi in un pianto profondo per mio figlio. Non potevo
ancora credere che mio figlio fosse morto l unica cosa che mi confortava era Riki che nonostante tutto mi rimaneva accanto. Li amavo e questo non sarebbe mai cambiato
