Sono davanti al cancello di scuola, ci sono tanti ragazzi uniti in gruppi. Ci sono le ragazze del primo che chiacchierano tranquillamente, quelli che copiano frettolosamente i compiti degli altri, i "musicisti" che trovano sempre qualcosa per fare musica. Ovviamente non mancano le ochette della scuola che sfortunatamente frequentano la mia stessa classe e lì c'è anche Elena che per un attimo mi guarda e poi si gira evitandomi. Non me lo sarei mai aspettata da lei quello che ha fatto.
E infine c'è il gruppo dei ragazzi più fighi ovvero quelli tutti finti muscolosi, alti e con la faccia da brutti stronzi e come infatti c'è anche Simone perciò tanto torto non ne avevo riguardo sul suo conto. Ah... c'è anche quel famoso ragazzo gelataio... Stefano...Cammino veloce diretta verso la classe, non voglio farmi vedere da nessuno, sono sempre stata riservata e non mi sono mai sentita a mio agio nella folla. Preferisco stare a casa ad ascoltare buona musica e leggere un libro piuttosto che uscire la sera in discoteca come fanno la maggior parte dei ragazzi della mia età. La confusione mi mette a disagio.
《Signorina Graziosa! Signorina Graziosa!》mi segue la preside con l'affanno dato che mi ha rinseguita. Eh che sarà mai una corsetta.
《Si... ditemi》rispondo cortesemente
《Mi segua nel mio ufficio》mi indica la bionda affannata con un dito la stanza del suo ufficio. Sto in ansia, io non ho mai fatto qualcosa che non dovrei e quindi non capisco il motivo per cui m'abbia chiamata. Ho il cuore che batte forte dalla paura, e se ho fatto qualcosa che non dovevo senza saperlo? Ho l'ansia alle stelle, non l'ho mai saputa gestire, non so gli altri come fanno ma io non ci riesco proprio.Appena che entro trovo mia madre seduta là, che ci fa lì? Adesso ho capito perché stamattina non c'era a casa però non capisco che cosa ci faccia lì.
《Signorina si accomodi pure.》mi indica la sedia la bionda con i suoi occhi azzurri che mi stanno facendo morire d'ansia osservandomi. Mi siedo e guardo strano mia madre che ovviamente non apre bocca.
《Allora, sua madre ha chiesto un trasferimento》Che cosa?!
Ce ne andiamo da questa città? E in quale ci trasferiamo? E poi me ne avrebbe parlato prima a casa se ci saremmo dovuto trasferire.
《Mamma! E dove ci trasferiamo? Perché non me ne hai parlato prima a casa?》
《No tesoro, non andiamo da nessuna parte. Ho chiesto il trasferimento di classe, cambierai sezione》Che cosa?! Rimango nuovamente scioccata e non capisco ancora il perché devo cambiare classe.
《E perché mai dovrei cambiare?》la guardo confusa
《Perché non ti voglio vedere più triste per colpa dei tuoi compagni perciò ho deciso che sia giusto cambiare》ecco, sono arrivati i miei cinque minuti di rabbia
《Mamma! Ma come ti sei permessa?! Io non mi sono mai lamentata e poi mi trovavo bene là e poi...》
《Trovarsi bene non significa tornare tutti i giorni a casa piangendo!》m'interrompe subito arrabbiata, si vede assai che è furiosa dalla faccia rossa e dagli occhi verdi che mi fulminano.
《Non significa nulla, non è per la classe che...》
《Tu cambi classe e basta》 m'interrompe di nuovo, che fastidio quando fa così. Sbuffo e guardo la preside che si era messa comoda sulla sua poltrona assistendo la nostra piccola litigata. Le mancava solamente i pop-corn ed era apposto.Affianco a me c'è la preside che mi sta accompagnando alla nuova classe e ancora non mi ha detto quale sezione è ma lo scoprirò fra poco.
Appena arrivate, vedo il cartellino blu affianco la porta...
4C RAGIONERIA.Quando entriamo trovo la classe al completo e un professore che aveva appena smesso di spiegare dato il nostro arrivo.
《Buongiorno, questa è la nuova alunna dell'altra sezione che si è trasferita qua. Buona giornata e buon lavoro.》 Mi lascia li sola davanti a tutti.
《Ehm... sono Angelica Graziosa della 4A ma adesso sono qua.》mi presento imbarazzata. Però, mi meraviglio dì me stessa che mi sono presentata davanti a tutti senza che il professore me lo chiedesse.
《Ok signorina Graziosa, c'è un posto libero là accanto alla signorina Bertoni. Si accomodi pure che continuamo la lezione, a fine ora venga da me così vediamo a che punto stai con il programma》mi sorride cordialmente il professore e io ricambio. In fondo non è male, è stato educato e molto gentile. Mi sta già simpatico.
《Ah, un ultima cosa...
Benvenuta in questa nuova classe》esclama il professore sorridendomi
《La ringrazio》esclamo intimidita e anche imbarazzata perché tutti quanti hanno gli occhi fissi su di me, si staranno facendo due domande su di me.Cammino diretta al terzo banco della prima fila e mi siedo accanto a una ragazza che a quanto ne so, il suo cognome è Bertoni. Appena mi siedo lei mi guarda e mi sorride e ricambio cortesemente, ha un sorriso splendente, proprio come quelle ragazze della pubblicità della Mentadent o di qualsiasi altra marca di dentifricio. È una bionda riccia con gli occhi castani sfumati con il verde e ha il naso all'insù piccolino e ha la carnagione chiara tempestata di lentiggini. Lei si che è bella veramente, altro che io.
《Piacere Vanessa》mi sussurra la ragazza porgendomi la mano sotto il banco.
《Piacere Angelica》le sussurro anche io cercando di non farmi sentire dal professore che in questo momento sta spiegando.
《Lo so》mi sorride e sorrido anche io. Ha un sorriso parecchio contagioso.Cerco di seguire la lezione e a quanto vedo ciò che sta scritto sulla lavagna, dovrebbe insegnare matematica. Sono molto avanti rispetto alla mia ex classe ma per come sta spiegando bene riesco a capire ugualmente nonostante io sia arretrata. Non ho mai avuto problemi con la matematica, anzi l'adoro fin quando gli esercizi mi danno, se poi non danno comincio ad odiarla. Lo so, sono strana.
È appena suonata la campanella e lo si nota dal fatto che tutti quanti sono in piedi a parlare tra di loro.
《Prof. prima mi ha detto di venire qua per il programma...》
《Oh sì, ecco qua una copia di tutte le cose che abbiamo fatto, se c'è qualcosa che non ha fatto o non ha capito bene come fare, non esitare a chiedere》lo ascolto attentamente.Dopo averlo ringraziato, me ne torno al mio posto e nel frattempo lui se ne va e attendiamo l'arrivo dell'altro professore/professoressa.
《Come ti è sembrato il Bonaparte?》mi chiede Vanessa giusto per iniziare a scambiarci quattro parole.
《Mh... È abbastanza bravo per quanto ne so io e poi, non so a te, ma assomiglia parecchio a Babbo Natale sia per la sia voce e sia per il fisico》Ha gli occhiali rotondi, capelli corti e barba abbastanza lunga entrambi bianchi, ha le guance rosse ed è alto con un bel pancione. La copia esatta di Babbo Natale.
《Ti giuro che non ci avevo mai pensato》dice dopo essere scoppiata a ridere e rido anche io assieme a lei.
《Sei veramente simpatica, pensavo che tu fossi una ochetta dato il tuo fisico da mozzafiato però mi sbagliavo di grosso》
《Quale fisico mozzafiato intendevi? Ti sarai confusa con un'altra ragazza》
《Nono, per fortuna ancora ci vedo bene》
《A me pare di no》 esclamo ridendo unendosi a me anche lei.
《Uh, è arrivata la prof. Di economia aziendale, preparati all'inferno!》esclama facendomi l'occhiolino.Dopo due ore infernali di economia aziendale, finalmente è ricreazione e ne approfitto per parlare un po con Vanessa del più e del meno.
《Pomeriggio sei impegnata?》mi chiede con quel suo sorriso smagliante.
《Credo di no, perché?》
《Vogliamo andare al centro commerciale che nel mio negozio preferito ci sono mega sconti? Sempre se a te va bene sennò potremmo andare da qualche altra parte》
《Nono, va bene. È da un po di tempo che non facciamo shopping e ora che mi hai detto che ci sono gli sconti ne approfitto》
Mi mancano diverse cose perciò un'uscita con farebbe male, pure per conoscerci meglio dato che a primo impatto sembra davvero simpatica e gentile. Spero solamente che non sia come Elena...
《Perfetto, allora pomeriggio ci divertiremo un mondo!》 Mi abbraccia forte e all'inizio sono rimasta immobile ma poi ho ricambiato per non sembrare troppo fredda. È abbastanza euforica dopo averle detto che avrei fatto volentieri shopping con lei questo pomeriggio.A un certo punto i miei occhi vengono coperti da due mani e non so chi sia questo scemo. Però sento il suo profumo fantastico, l'ho sentito da qualche parte...
Caccio delicatamente queste manoni dal mio viso e mi giro e trovo Simone che mi sorride. Un attimo!
Lui mi aveva detto che frequentava la 4C e ora che mi sono trasferita sono insieme a lui in classe! Madonna mia, chi lo sopporterà questo con la faccia da brutto stronzo?
《Wow, morivi così tanto dalla voglia di vedermi che ti sei trasferita nella mia classe》disse con un sorrisino abbastanza malizioso
《Caro mio, mi dispiace deluderti ma io sono stata costretta a trasferirmi qua per ovvi motivi che non ti interessano e non sono stata io a decidere la classe ma bensì la preside. Se fosse stato per me, avrei scelto un'altra classe》Wow! E questo da dove è uscito? L'ho detto in una sicurezza paurosa!
In quel momento mi da la maglia di mio fratello e se ne va, tutti quanti ci stanno fissando e io non capisco perché se n'è andato e sembrava piuttosto arrabbiato, stavo solamente scherzando come d'altronde lo stava facendo lui.
《Lascia stare, è sempre stato così, non farci caso》mi mette una mano sulla spalla e io ancora sto cercando di capire dove ho sbagliato.
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Never Say Never
RomanceAngelica Graziosa, 17 anni, rimane sola quando l'unica amica che aveva, l'ha preso in giro. La vita cambia quando è costretta a cambiare classe, e da lì cominciano le sue avventure...