Five

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La polizia si presentò. Noi gli raccontammo che era stato un incidente e che lui non aveva bisogno di essere portato all'ospedale.

Rimasero in silenzio e, infine, se ne andarono.

Quando lo fecero, presi il lavoro di pulire e Harry legò Parker a una delle mie sedie. Spazzai in silenzio; il vetro era l'unico rumore, mentre lo raccoglievo con una paletta.

Stavo ancora raccogliendo i frammenti di vetro quando Harry iniziò a raccogliere i pezzi di legno che erano sparsi intorno alla mia casa. Per un momento, mi fermai e guardai.

Mi sentivo rotta. Piangere non era quello che volevo fare. Al contrario, tutto quello che potevo provare era la fatica delle emozioni. Era opprimente per essere messo in una posizione simile.

"Va tutto bene, sì?" Chiese Harry, guardandomi mentre stava pulendo. Annuii prima di guardare in basso verso il vetro. Non ce n'erano più così tanti. "Mi dispiace che questo sia successo."

"È quello che è." Borbottai. Il mio appartamento era un caos. Il pavimento di legno duro era ricoperto da cocci di vetro rotto e legno rotto. Il mio tappetino era a metà piegato su se stesso e i miei mobili erano spostati intorno. Tutto sembrava essere ridotto in macerie. Molte cose erano state rotte; i libri erano caduti dal loro ripiano di fianco alla porta, come molti soprammobili.

E il punto  era che; non mi sentivo come se volessi aggiustare. I miei desideri non erano di restare e riparare la mia casa. Al contrario, erano di andarmene. Volevo trovare una nuova casa.

Erano passate quasi due ore da quando l'avevo sentito bussare quando Parker arrivò. Da quel punto, il materiale fatto a pezzi era stato raccolto quasi tutto; Harry e io, insieme, passammo gran parte del tempo spazzando e aspirando.

Parker era confuso; le sue sopracciglia erano aggrottate e i suoi occhi si guardavano intorno.

"Co-cosa... Dove-"

"Chiudi il becco." Scattò Harry, andando indietro dove Parker era intrappolato. Harry strinse gli occhi. La rabbia emanata su di lui.

Impaurita, feci qualche passo indietro. Era intimidatorio.

Parker iniziò a muoversi nel suo imprigionamento. Quando realizzò che era intrappolato, la furia sembrava portarlo in rilievo. "Che cazzo."

"Ti ho detto di stare zitto." Disse Harry. "Ho intenzione di spiegarti qualcosa, bambino, e tu fottuttamente ascolterai." Il corpo di Harry si inclinò in avanti per chiudere Parker e lui iniziò a sussurrare al suo orecchio.

Mentre Harry diceva parole che erano a me inaudibili, gli occhi di Parker si allargarono. La sua pelle sbiancò di poco e la sua faccia era piena di preoccupazione.

"Sono stato chiaro?" Harry stava ancora sussurrando, ma questa volta lo potei sentire.

"Cristallino." Rispose Parker. Harry iniziò a tagliare il suo imprigionamento.

Le mie labbra si separano alla scena davanti a me. Parker si alzò immediatamente e iniziò a precipitarsi verso di me. Andai subito sulla difensiva e feci qualche passo indietro, i miei occhi si restrinsero.

"Mi dispiace così tanto." Disse a bassa voce. Non risposi, ma lui sembrava non aspettarsi una risposta da me. In un istante, se ne andò; mi aveva lasciata. Il mio sguardo rimase fisso momentaneamente sulla porta prima di tornare a Harry.

"Non sarà più un problema." Harry disse mentre la sua mano corse tra i suoi capelli disordinati. La mia testa si piegò di lato.

"Promesso?" Chiesi con voce piccola.

Baby (Italian Traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora