1.QUEI DUE

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QUEI DUE

Il cielo è limpido, non ci sono nuvole, ma l'aria è fredda, la neve sul prato rende tutto ovattato.
I vialetti sono stati perfettamente ripuliti come le panchine, è l'ora di pranzo, in giro non c'è quasi nessuno, giusto qualche persona a spasso col cane e qualche irriducibile della corsa.
Tra i pochi personaggi che popolano questo ovattato e candido spazio di mondo c'è una figura che colpisce l'occhio di chi osserva, si tratta di un uomo alto e biondo, con i capelli  corti e sistemati in modo impeccabile, indossa dei pantaloni neri con eleganti scarpe del medesimo colore, un cappotto anch'esso nero e una sciarpa grigia come i suoi occhi.
Cammina con le mani in tasca e si guarda in giro, sembra che aspetti qualcuno, si siede su una panchina accavallando le gambe, dalla tasca del cappotto estrae un pacchetto di sigarette e ne accende una mentre continua a guardarsi in giro, i suoi occhi cercano incessantemente qualcuno che non arriva, guarda l'ora e sospira.
Ad osservarlo bene il suo sguardo è stanco, le rughe intorno agli occhi ne appesantiscono lo sguardo, si passa stancamente una mano sul volto, curva leggermente le spalle come se dovessero sostenere un peso più grande di lui.

Passa solo qualche minuto quando una donna compare dietro di lui, una figura slanciata e magra, ha i capelli neri e indossa un paio di occhiali da sole, ha un cappotto grigio avvitato a risaltarne la siluette.
Poggia delicatamente una mano sulla spalla dell' uomo che non si gira semplicemente prende la mano della donna nella sua  e la stringe .
Rimangono così, fermi immobili, senza parlare, poi la donna toglie la mano della sua  spalla e si siede vicino a lui, questa volta è lei a prendere la mano di lui nella sua, il silenzio si protae per qualche minuto fino a che a spezzarlo non è l'uomo

-Domani torno a Roma

-Di già?

-Il dovere mi chiama

-Quando tornerai?

-Non lo so Annie

-Ci sentiremo?

-Ogni volta che avrai bisogno io ci sarò per te

-Jeremy quello che hai fatto è....

-Non è niente Annie, come sta lui?

-Bene, le analisi sono tornate normali e lui sta così bene...è davvero un miracolo

-No Annie in questo caso i miracoli non centrano nulla, è merito della scienza

-Il miracolo sei tu...tu e la tua generosità e il tuo altruismo

-Non credo che esista un essere vivente che potesse rimanere indifferente

-Non è così Jeremy e tu lo sai bene...a proposito  tu come stai?

-Ho ancora mal di schiena ma va decisamente meglio

-Non fare sforzi mi raccomando, sarebbe pericoloso

-Beh non che io svolga un lavoro fisico

-No ma stai attento ti prego...quando ti sei sottoposto al prelievo ed è successo quello che è successo io...io non...se

Calde lacrime cominciarono a scendere sul viso della donna, l'uomo la strinse a se baciandole i capelli

-È andato tutto bene, io sto bene, lui sta bene e questa è la cosa più importante

-Grazie...sei sempre stato speciale, eri un bambino speciale, ti ricordi mi difendevi? Sei sempre stato al mio fianco...Jeremy potrai mai perdonarmi?

-Non ho nulla da perdonarti Annie, nulla davvero...tu lo sai quanto sei importante per me? L'hai mai capito?

-Jeremy mi mancherai tanto lo sai?

-Anche te, mi mancheranno le nostre passeggiate, le nostre chiacchierate...

-Non sai quanto mancheranno a me, potrò chiamarti anche solo per chiederti come stai?

-Si certo...mi piacerebbe sapere anche di loro...insomma della loro vita

-Loro vorrebbero tanto conoscerti

-Annie

-Non voglio forzarti, loro ti ammirano, ti stimano...credono in te...

-Magari quando tornerò la prossima volta...anche se sarà imbarazzante...

-E perché?

-Non lo so...immagino sia imbarazzante

-Non lo sarà

I due rimasero in silenzio abbracciati su quella panchina per almeno 10 minuti, non c'erano parole da dire, non c'era tra loro il bisogno di riempire quel momento di silenzio..

-Jeremy hai trovato quello che cercavi?

-In che senso

-Quando hai deciso di farti prete mi hai detto che volevi trovare delle risposte, le hai trovate?

-In parte

-Che vuoi dire?

-Ho trovato la serenità, ho scoperto cosa sia l'amore verso il prossimo, ho capito che la felicità è diversa per ognuno di noi, che dobbiamo accettare e capire chi non la pensa come noi, ho capito e compreso molte cose, ma non tutte

-Cos'è l'amore verso il prossimo?

-È accettare, è arrivare a comprendere cosa sia l'amore nella sua forma più pura, non sto parlando dell'amore tra uomo e donna

-E cos'è per te l'amore?

-Non posso dirti cosa sia per me, perché per ognuno di noi è diverso ma posso dirti che è la cosa che mi da la forza di alzarmi la mattina e andare a compiere la mia missione verso il prossimo

-E  come posso scoprire io cos'è l'amore? Dove posso trovare la forza che hai te per alzarti la mattina?

-Chiudi gli occhi Annie e respira, respira profondamente, senti questo vento fresco che ti accarezza il volto, senti la neve che si abbassa sotto i passi delle persone che la calpestano, senti questo tiepido sole che prova a scaldarti la pelle, senti il tuo cuore che batte, senti il tuo respiro ed ora la prima cosa che vedi è per te l'amore quello puro, quello vero, quello che ci da coraggio, che forse in un certo senso ci fa soffrire ma che ci ha reso giorno dopo giorno più forti. Quello è l'amore Annie, quello è il nostro personale contatto con Dio. Ma non dirmi cosa vedi, tienilo nel tuo cuore, devi esserne gelosa perché è un dono prezioso.

La donna ascoltò le parole dell'uomo che la teneva ancora tra le sue braccia e una sola, singola lacrima scappò via dal suo occhio sinistro, respiro' a fondo

-Non devo dirtelo perché farebbe male?

-No Annie non per questo ma perché potrebbe essere qualcosa che ora in questo momento in questo luogo non si può affrontare

L'uomo le accarezzo' i capelli con dolcezza, quella dolcezza che aveva sempre riservato solo e soltanto a lei. La donna si scanso' da lui e si alzò

-È meglio che vada ora, devo tornare in ufficio

Anche l'uomo si alzò, la donna gli dava le spalle e lui sapeva che lei non si sarebbe girata, la abbraccio' da dietro

-Ciao avvocato

-Ciao eminenza

Lei si allontanò con il cuore stretto in una morsa di dolore, si strinse nelle braccia come a non voler lasciare andare quella sensazione di calore che derivava da quell'abbraccio dolce e protettivo, lui la osservava allontanarsi, sentiva il suo cuore lacerato pieno di perché e di domande sulla sua scelta, su quello che poteva essere. Abbassò il capo e si incammino' dalla parte opposta della donna a capo chino per proteggere quell'unica lacrima che aveva lasciato i suoi occhi stanchi, di nuovo stanchi.

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