Gesso rosso

1.9K 53 139
                                    

Genere: Romantico.

_

Guardate un po' quanto è spassoso trovarsi all'ospedale il giorno del proprio compleanno.

Fantastico. Stupendo!

Una partita fa sono stato letteralmente sbattuto in aria da un bisonte durante un calcio d'angolo.

Ma io che ci faccio in area di rigore ai calci d'angolo, eh? Una volta era un problema il fatto che sia alto meno di un metro e settanta, adesso quasi li faccio, i gol di testa!

Volevo andare a crossare nell'angolo e invece l'altro socio del club Biancaneve voleva batterlo lui, rasoterra, per permettermi di segnare.

Ne avevo due attorno, ma quando poi stavo per calciare la palla mi sono sentito travolto da un treno nero che probabilmente avrà usato come scusa: "Ma come? Io non lo avevo proprio visto!".

Perciò mi faccio sciroppare dai medici che guarirò presto perché, sarò anche basso, ma faccio passi da gigante. Ho il braccio ingessato, bianco e marmoreo, e il busto dolorante; non potevo fare molto in questo stato qualche giorno fa.

Oggi però dicono che potrebbero rilasciarmi. Magari, almeno stasera torno a casa a festeggiare coi miei compagni di squadra! Dovrebbero esser disponibili i soliti quattro, sebbene non abbiamo organizzato nulla. L'incidente ha rovinato i miei piani dell'ultimo minuto.

Siete mai stati all'ospedale di Napoli? Nelle camere ci sono minimo sei letti e tanti parenti ad occupare le sedie attorno; qui in questa clinica ho una stanza tutta per me.

Non ho nemmeno uno svago! A volte vorrei chiedere un trasferimento - non si pensi male, un trasferimento in un ospedale napoletano, non in un'altra squadra del mondo!

L'uniche persone che vedo entrare dalla porta sono gli infermieri, il medico e Jorginho in un'occasione.

Mi farebbe piacere rivedere ognuno della squadra a dir la verità, ma se una persona, una sola in particolare, si prendesse a carico i saluti di tutti gli altri, io sarei ben disposto ad accettare tutti e ventisette baci che mi mandano, purché lui me li schiocchi davvero sulla faccia.

La simpatia di Lorenzo mi manca. Mi manca la sua fastidiosità, la sua parlantina, le sue battute che non fanno ridere a nessuno e sento perfino la nostalgia della sua inventiva.

In una situazione del genere, ossia in un momento di difficoltà, se fossi stato lì al campo con lui, Lorenzo avrebbe sicuramente escogitato un piano per farmi sentire meno isolato.

Mi mancano le sue qualità, ecco, tutti i tipi di qualità!

Una cosa che, invece, trovo insensata è l'atteggiamento della mia personalissima infermiera, Luisa: bussa e chiede, ad un paziente fermo in un letto e con il braccio destro ingessato, se può entrare.

Ciao! Cosa potrei mai fare da solo con il braccio buono fuori uso?

Le do il permesso di entrare anche questa volta e mi prendo la licenza di sfotterla un pochino. Tutto sommato sa stare ai giochi, è napoletana ed è molto gentile. È soltanto troppo alta!

Sarebbe bello se le infermiere fossero tutte come lei: dolci, educate e con qualche regalino in mano da recapitarmi.

Un regalo per me. Che bello!

"È stato portato da un ragazzo delle consegne, però c'è un bigliettino" mi dice lei notando il mio sguardo incuriosito. In effetti mi va di sapere da chi proviene tanto quanto aprire quel pacchetto.

Il bigliettino è nascosto in una busta da lettere bianca di media grandezza ed è caratterizzato da uno spessore parecchio insolito per un foglio di carta. Toccandolo noto che la superficie è irregolare: tasto per bene e mi rendo conto che i bordi del biglietto sono più rialzati rispetto al centro.

Il Napoletano BelgaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora