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Ma qualcuno uscí dalla mia tenda e Steve, che era ormai a pochi centimetri dalle mie labbra indietreggió e tossí per l'imbarazzo..

D:oh scusa Marti mi sono addormentato

M: stai tranquillo -dissi in imbarazzo-
Danny sorrise e in pochi secondi entró nella sua tenda

S: beh allora..a domani

M: a domani..

Mi diede un bacio sulla guancia e entró nella sua tenda.

Entrai nella mia e mi addormentai nel giro di pochissimo tempo. La mattina seguente mi svegliai in tenda da sola, avevo caldissimo, mi sembrava di avere quasi la febbre.

Uscii super accaldata dalla tenda e andai verso la riva non curante di chi mi stava in torno. Stavo delirando, stavo davvero male

A: buongiorno Marti, finalmente sei sveglia

Io non risposi ma corsi più veloce in acqua, nuotai dove l'acqua era più alta e meno sabbiosa e mi rilassai. Mi sembrava di stare giá meglio

A: Marti!
D: Marti stai bene

Io alzai il pollice all'in sù per far capire loro che era tutto okay, ma sentii lo stesso qualcuno avvicinarsi a me, solo che non avevo le forze di guardare chi fosse

M: sto bene
Dissi.

Ma bene non stavo, infatti svenni e quando mi svegliai ero in una tenda con un ventolino puntato al petto

Mi sentivo debole ma trovai le forze per girarmi

S: Shh non ti sforzare, hai avuto un calo di pressione

M: ho caldo

S: ti avvicino il ventolino

M: ho caldissimo steve

S: okay, ho capito, vieni, andiamo

Mi prese in braccio e uscimmo dalla tenda.
Mi tolse la maglia e mi fece poggiare al suo petto. Ero ancora senza reggiseno dalla notte prima e quindi il contatto dei miei seni e del suo petto mi fece rabbrividire

S: stai bene?

M: si

Lui sospirò ed entró in acqua con me

M: ora sto molto meglio

S: calo di pressione, se stai in acqua stai bene, lo so, ma non puoi stare quí tutto il tempo, e non puoi starci nuda e sola! Perché non mi hai detto nulla ieri? Dovevi dirmelo da subito

M: Non pensavo fosse niente di grave
Mi aggrappai a lui e dissi -sono stanchissima-

S: okay, ho capito, chiamiamo l'ambulanza

M: no

Lui prese in braccio e non mi lasció dire altro che fece chiamare l'ambulanza. Questa arrivó molto velocemente e Steve prese il suo telefono e un mazzo di chiavi. Non mi accorsi di altro, se non che in ambulanza mi era seduto accanto.

Sentivo la sua voce tranquilla e questo tranquillizzò anche me. Mi fecero una puntura sul sedere e mi addormentai.
Quando mi svegliai ero dentro una grande vasca yacuzzi, circondata da cubetti di ghiaccio.

Mi guardai in torno e sentivo di aver recuperato tutte le mie energie, avevo solamente una grande fame e affacciandomi alla porta del bagno vidi un pacchetto di patatine sul letto, mi alzai dalla vasca tutta gocciolante, indossavo solo le mutandine e con il primo asciugamano che trovai mi asciugai le mani e poi la faccia.

Quando tolsi l'asciugano dal viso steve comparve sullo stipite della porta

S: cosa ci fai in piedi, fila in vasca

Hawaii Five ODove le storie prendono vita. Scoprilo ora