Mi ama!

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«sì, andiamo» e insieme uscirono fuori dalla stanza. Mentre camminavano nei corridoi, TN si sentì sfiorare la mano da quella di Levi più volte, che fosse segno che ci stava provando? Forse, ma non ne era certa. Arrivarono in palestra dove tutti i cadetti li rivolsero il saluto.
«50 giri intorno alla base e 200 flessioni» disse serio Levi, prima di andare vicino al sacco per i suoi soliti esercizi mattutini. La C/C lo raggiunse, si legò i capelli in una coda alta, con qualche ciocca che ricadeva sul viso, si tolse la giacca e si alzò le maniche della camicietta. Levi si era già cambiato in precedenza e aveva indosso un pantaloncino e una maglietta a maniche corte abbastanza aderente da far vedere gli addominali scolpiti. Si legarono entrambi delle fasce bianche alle mani e iniziarono a colpire lo stesso sacco, uno da una parte e una dall'altra, un gioco che facevano ogni tanto. Uno tirava un colpo e l'altra lo parava e viceversa. Iniziarono a colpire e a parare facendo ghigni l'uno all'altra, sorrisini di sfida. Ad un certo punto Eren chiamò la C/C «TN!» e questa di girò, mentre Levi colpì il sacco. Il risultato fu che il sacco le arrivò sulla faccia, facendola cadere per terra. Levi subito andò accanto a lei «ti sei fatta male?» chiese, mentre Eren li raggiungeva
«scusa TN!» si scusò il moro, mentre Levi lo guardava con sguardo assassino
«sto bene» la C/C si alzò da terra. Il corvino, capendo che stava mentendo, le tastò la tempia, dove era arrivato il colpo, e come previsto lei si scostò dolorante.
«vieni, andiamo a prendere qualcosa da mettere sopra, scusa» disse Levi prendendola per il polso e facendola uscire dalla palestra.
«non è colpa tua» lo rassicurò lei, sorridendo. Andarono in infermeria e Levi prese del ghiaccio che poi passò a TN. «grazie» disse lei, sentendo il ghiaccio freddo premere sulla tempia. Ci fu qualche minuto di silenzio imbarazzato. «chi ti piace?» chiese ad un certo punto Levi, alzandosi per prendere una pomata. «come?» TN sbarrò gli occhi
«quello che ti ho chiesto» si mise la pomata sulle dita «lo stavi scrivendo mentre sono entrato in camera» iniziò a passare la sostanza sulla tempia della C/C, che aveva assunto un colore violaceo. «cos'altro hai letto?» chiese lei
«hai scritto "io amo" seguito da un nome breve, che iniziava con I o E o F, insomma, una lettera che inizia con una stanghetta» spiegò, alzando le spalle
«non credo ti importi» disse lei, abbassando lo sguardo
«e se mi importasse? È Eren?» chiese lui, cercando di reprimere la gelosia
«sei geloso?» chiese lei, con un sorriso beffardo
«no, voglio solo sapere» rispose il corvino
«non ti interessa» disse TN, scendendo dal lettino e iniziando a camminare verso la porta
«e se mi interessasse?» Levi aumentò il passo, per raggiungere la C/C. Lei cominciò ad andare più veloce e anche lui aumentò la velocità, iniziarono a rincorrersi senza motivo per tutto il quartier generale, superando i cadetti che li guardavano a bocca aperta. Ad un certo punto uscirono fuori e TN si sedette, senza forze, sotto un ciliegio, cercando di riprendere fiato. Levi la raggiunse e si sedette accanto a lei, cercando di riprendere fiato. Entrambi ansimavano per la corsa e ridevano guardandosi. Ad un certo punto si guardarono negli occhi, grigio tempesta nel C/O, entrambi con qualche goccia di sudore che cadeva dalla fronte, Levi con i capelli corvini scompigliati, TN con qualche ciocca che, fuoriuscendo dalla coda, ricadeva in modo disordinato sul viso. Gli occhi luccicarono ad entrambi e un calore interno li pervase, il cuore di entrambi cominciò a battere velocemente, quasi a non sentirlo più, si unirono in un unico battito potente. Si avvicinarono sempre di più, fino a quando non furono a pochi millimetri di distanza.
«TN, Levi! Dove siete?» la voce di Erwin li chiamò.
I due si allontanarono, imbarazzati, non erano riusciti a baciarsi, pensavano entrambi di avere fatto brutta figura con l'altro. Entrambi avevano un rossore evidente sulle guance, anche se cercavano di reprimerlo. Erwin spuntò da dietro l'albero «finalmente vi ho trovato!» disse «ho interrotto qualcosa?»
«niente» la C/C si alzò e se ne andò, mentre Levi rimase lì, con la testa appoggiata all'albero.
«Ci stavi riuscendo?» chiese il biondo
«a fare che cosa?»
«la stavi per baciare»
«non è vero» il corvino si alzò e se ne andò. Erwin aveva rovinato tutto, anche se non intenzionalmente. Cercò ovunque la ragazza, ma proprio non la trovava, sul tetto non c'era, in palestra neanche, in mensa no e neanche in cucina, doveva controllare solo nella camera. Appena aprì la porta trovò la C/C raggomitolata nel letto a dormire con dei vestiti diversi, forse si era fatta una doccia, e il cuscino che aveva sotto la testa era completamente bagnato da lacrime, perchè aveva pianto? Si avvicinò a lei dopo aver chiuso la porta e la guardò per un po', stava ancora piangendo nel sonno. Velocemente si fece anche lui una doccia e si mise una normale maglietta e degli altri pantaloncini. La guardò mentre lacrime di dolore continuavano a scenderle dagli occhi. Si stese accanto a lei e, facendola girare e avvicinandosi sempre di più, le disse «non piangere, non voglio» e la abbracciò più forte. Non si addormentò ovviamente, ma aspettò il risveglio di TN, che, dopo le sue parole, aveva smesso di piangere. Le stava accarezzando i capelli C/C, era così carina. Lei, senza volerlo, lo abbracciò più forte, sprofondando nel suo petto. Solo a quel punto si svegliò, ma tenne gli occhi chiusi, inebriando il profumo di tè che emanava Levi, perchè sì, Levi dava di tè secondo lei, tè alla pesca. Aveva capito che era Levi, solo a lui il cuore batteva in quel modo quando era con lei, battiti abbastanza veloci e profondi, una melodia bellissima per lei. Aprì lentamente gli occhi, mentre il corvino vicino a lei la guardava, quasi rosso.
«io... ti ho vista e... cioè» cercò di spiegare, ma fu interrotto da TN che disse, ridendo «non fa niente» per poi alzarsi e uscire, sorridendo. Quella ragazza era davvero enigmatica. Si alzò anche lui, notando che il cassetto che conteneva il quaderno rosso era aperto. Velocemente lo prese, doveva scoprire l'identità del ragazzo che le piaceva. Lesse l'ultima pagina, arrivando fino al nome, e quando lo lesse, quasi non svenì, Levi. Levi! Lei amava lui! Nella sua mente si creò una confusione assurda, il cuore cominciò a battergli all'impazzata. Vide un altro foglio nel quaderno e lo lesse... era la frase che aveva sognato quella notte, anche lei l'aveva scritta, che l'avesse sognata anche lei?
Credevo in te,
Credevo in noi,
Credevo non ci sarebbe stata una fine, e invece non c'è mai stato un inizio, Credevo di poter vivere Con il tuo amore E invece ora ti odio E ti odierò per sempre, Ti odierò all'infinito, Fino all'ultimo secondo, Fino all'ultimo respiro. Oppure chi lo sa, Potrei avere un desiderio,
Potrei abbracciarti Potrei volerti
Potrei continuare a vivere
Sapendo di avere una ragione
Per correre,
Per respirare,
Per amare,
Per immaginare,
Perchè quel motivo,
Quel motivo che mi spingerebbe a continuare,
Quel motivo per il quale lottare,
Così lontano
O così vicino,
Così vero
Così perfetto
Saresti tu.

Senza pensarci due volte, se la mise in tasca, correndo giù.

I hate you but I love you-LevixReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora