Era mattina, il sole splendeva lassù nel cielo.
Non sapevo sarebbe stato il giorno più brutto della mia vita.
Ve lo immaginate Takagi Wataru che si innamora, un ragazzo così timido e imbranato come me?
Beh, è successo. Non so come, nemmeno perché, ma so solo che forse era meglio che l'amore si fosse fatto i cavoli suoi.
Mi avevano invitato ad un ricevimento "informale" prematrimoniale.
Ci veniva anche l'agente Sato, per questo mi ero imposto di sembrare un uomo serio, almeno per quel giorno.
Ultimamente erano stati presi di mira degli ispettori e degli agenti di polizia, quindi era rischioso esporsi in tal modo.
Ma ci siamo andati.
Ero nella sala, Sato giocherellava con la sua giacchetta, mettendosi in mostra, tutta contenta.
Continuava a ripetere quanto era elegante e, beh, aveva ragione.
Era davvero bellissima, il suo vestito attillato, color beige, lasciava che l'attenzione andasse sulla giacchetta corta, un po' etnica, che andava verso le sfumature del verde pino.
Mi disse di aspettare un momento, dato che doveva andare in bagno, e così stavo facendo.
Almeno finché non mi chiamò Kogoro, mi prese dal colletto della giacca pretendendo di sapere le informazioni segrete sul caso degli omicidi dei poliziotti.
Io non potevo dire niente, quindi ho negato, finché quel piccoletto di Conan rivelò al detective "in trans" che provavo una particolare attenzione verso l'agente Sato.
A quel punto Kogoro mi ha lasciato volendo dirigersi verso l'interessata.
Che situazione ridicola. Neanche alle medie o ragazzini si comportano così.
Fortunatamente ero riuscito a fermarlo e dirgi il poco che sapevo...
L'amavo, ma non volevo che lo sapesse da qualcun'altro. Dovevo dirglielo io, al momento adatto, cioè mai...
Il problema era che non avevo il coraggio! Né di dirglielo né di creare situazioni romantiche, sono sempre stato un imbranato con le donne.
Stavo giocherellando con la cravatta, finché non avevo sentito un urlo stridulo e acuto provenire dalla toilette femminile.
Ero corso immediatamente a vedere cos'è successo.
Non l'avessi mai fatto. Subito mi ero fiondato sull'agente Sato, che era stesa a terra in una pozza di sangue.
Avevo cercato di metterla in una posizione comoda per farla avvicinare a me.
Sentivo un dolore talmente forte al petto, mi ero spinto addirittura a piangere. Subito l'ispettore ci aveva raggiunti e aveva chiamato un ambulanza per Sato.
Sarebbe riuscita a farcela?
Era la domanda che rimbombava nella mia testa. Continuavo a rispondermi "Sato è forte, ce la farà".
-
Sono passati quattro mesi da allora.
In questo momento sono inginocchiato davanti a Sato, con le lacrime agli occhi.
Le sto porgendo un anello, voglio che si accorga dei miei sentimenti.
«Agente Sato, lei è l'unica persona che io abbia mai amato davvero. Ogni giorno mi alzo per vederti in azione, per vederti ridere, per vederti felice... All'inizio questo fuoco dentro che sentivo mi era nuovo, ma poi ho realizzato. Sato, io sono follemente innamorato di te...»
Nessuna risposta.
Eppure doveva aspettarselo, le lapidi non parlano.
(Anime: Detective Conan)
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Raccolta di fanfiction -Anime-
FanfictionQuesta è una raccolta. Una raccolta di brevi fanfiction che mi piace scrivere. Questi racconti saranno su degli anime, soprattutto Detective Conan. E niente, buona lettura! (ノ^o^)ノ