Il giorno dopo un suono rimbombó nella stanza di Natsumi. La ragazza, nascosta dalle coperte, portò una mano a spegnere la sveglia, che a causa dell'urto, cadde a terra.
Imprecò e togliendo le coperte si alzò, dirigendosi verso il bagno. Erano le 8.00, ed era in grandissimo ritardo! Quel giorno, si sarebbe incontrata con Vladimir perché, avrebbe iniziato a lavorare da lui. Ma c'era una cosa che doveva fare! Prima di andare da lui, doveva andare in ospedale dalla sorella.
Pensierosa si spogliò, entrò nella doccia, iniziò a lavarsi con l'acqua fredda e dopo essersi bagnata per bene, s' insapono.
Uscì dalla doccia, avvolgendosi in un telo largo e si asciugò.
Quando la pelle fu asciutta si vestì, optando per una maglietta a maniche corte e dei jeans e dopo essersi truccata con un filo di trucco, si guardò allo specchio.
Non fece colazione e prendendo la borsa con all'interno il telefono, uscì da casa.Ogni volta che si dirigeva in ospedale, sentiva crescere in lei la paura.
Varcò la porta del reparto di oncologia pediatrica, con l'ansia che cresceva in lei, si diresse verso la stanza 108.
Arrivata davanti alla porta, bussò e appena ricevette L'Avanti entrò.
"Natsumi, che bello sei qui!" esclamò una bambina, facendo ridere le infermieri e la ragazza stessa.
"Ciao Ayumi. Come stai oggi?" domandò Natsumi alla piccola.
"Insomma Natsumi.. I mal di testa peggiorano e stanotte, ho dormito male!"
"Tesoro.. Lo so, hai una malattia molto grave, ma ora sono qua!" esclamò Natsumi.
Ayumi, fin dalla nascita, era stata colpita dalla Leucemia e a Natsumi alla notizia, le si era spezzato il cuore.
Soffriva e quando era davanti alla sorella, cercava sempre di non piangere. Doveva essere lei a dare la calma alla minore, ma in realtà, era la minore a tirare su moralmente la maggiore.
Ad un tratto, un medico entrò, chiedendo di parlare con la ragazza. Lei accettò e salutò la minore, dicendole che sarebbe tornata l'indomani.
"Voleva parlarmi?" chiese Natsumi, entrando dal medico.
"Si, si sieda per favore!"
Natsumi, si sedette e il medico ritornò serio.
"Allora sua sorella sta reagendo bene sia alla chemioterapia e alle cure, ma.. Sento che si sta arrendendo"
"Dottore, quanta possibilità c'è che sopravviva?"
"Ha poche possibilità, diciamo il 20% di possibilità se si arrende. Se invece continua a lottare, ha l'80% di possibilità."
"Va bene.. Domani ci parlerò io!" esclamo sospirando Natsumi. La ragazza, si alzò e si diresse verso la porta, dirigendosi verso l'uscita.
Quando uscì, si diresse verso la casa dei fratelli Blade e una volta arrivata, bussò.
"Chi è?" rispose una voce maschile, che la viola, riconobbe subito come il fratello di Vladimir.
"Ciao Victor. Stavo cercando Vladimir. È qui?" chiese intimidita.
"Certo! Aspetta te lo vado a chiamare. Comunque, entra vieni"
La viola entrò e mentre si guardò intorno, sentì qualcuno correre per le scale.
"Nat, sei venuta! Pensavo non venisti" parlò il maggiore, guardandola negli occhi.
"Scusa il ritardo. Ho avuto un problema!"
"Spero niente di grave?" chiese Vlad.
"Non è grave... Tranquillo!"
"Okay! Dai andiamo!"
Vladimir Blade, prese per mano Natsumi e insieme si diressero verso il campo da calcio, dove il blu, avrebbe addestrato la nuova squadra.
~❤~C'era qualcosa che non quadrava quel giorno. Natsumi, si era svegliata con una brutta sensazione, che era aumentata alle parole del dottore. Guardava l'allenamento con curiosità, spostando di tanto in tanto , lo sguardo sul telefono.
Ripensò alle parole del dottore e ripensò alle parole della sorella. Voleva soffrire lei! Voleva essere lei ad avere il dolore che provava Ayumi.
Non doveva andare così! Non si accorse che le sue lacrime, avevano attirato l'attenzione di qualcuno. Vladimir la guardava e spaventato, si avvicinò alla giovane.
"Nat, che succede?" chiese il ragazzo, aspettando la risposta.
"Mia sorella è in ospedale!! Sono venuta a Tokyo per starle vicino e oggi andando a trovarla ho ritardato!"
"Tua sorella è Ayumi. Vero?"
La viola annuì e asciugandosi gli occhi, iniziò a parlare.
"Mia sorella è malata di una leucemia.. Oggi ho parlato con il medico"
Il ragazzo la strinse a se e lei si calmò. Era visibilmente provata e agitata, e la sua asma le impediva di piangere. Il pianto, era inutile, non riusciva a singhiozzare. Questo la portò allo stato d'asma, se così si poteva definire! (Nota sotto al capitolo)
Il blu era davvero preoccupato per la ragazza. Pensò che doveva essere aiutata!
L'avrebbe aiutata lui! Di questo ne era sicuro!Nota
Pianto violento con singhiozzi asmatici.
Non so il nome di questo disturbo, ma so che è causato da paura e da insicurezza.
Vi dico solo come lo so io, in quanto ho questo disturbo.
Vedrò di informarmi meglio!
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Inazuma Eleven Go-Amore, passione e Felicità
FanfictionNatsumi Nakamori 24 anni, è una giovane ragazza di origine italogiapponesi, trasferitasi a Tokyo per stare vicino alla sorella, gravemente malata. Ragazza dai lunghi capelli viola, occhi color ambra e fisico snello con curve mozzafiato. Natsumi, non...